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Tesla in crisi. Secondo Bloomberg non arriverà ad agosto
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 28 Novembre 2017, alle 11:41 nel canale Auto Elettriche
Dai calcoli realizzati dalla testata giornalistica, Tesla, perderebbe ogni minuto circa 8.000 dollari e questo potrebbe portare alla bancarotta l'azienda entro l'estate prossima a meno di un grosso investimento.
127 Commenti
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Il prossimo passo dell'umanità (se non si autodistruggerà
Si, il vero problema sono le batterie, ovvero il sistema di immagazzinamento dell'energia elettrica.
I fattori negativi sono sostenzialmente tre: peso, autonomia, tempo di ricarica.
A parte il fatto che io pongo ancora fiducia nei supercondensatori realizzati con nanotecnologie (per ottenere altissima capacità a relativamente basso voltaggio e minima dispersione), nell'attesa che qualche metodo alternativo di immagazzinamento energia faccia capolino (ovviamente non più basato su processi chimici tradizionali), una soluzione ai tre inconvenienti suddetti, palliativa ma immediatalmente realizzabile, io l'avrei: batterie sostituibili...
Inutile portarsi dietro quintali di batterie mezza scariche: il vano batterie, accessibile comodamente, contiene una serie di abbastanza piccole batterie estraibili (con connessione simili a quelle degli HardDisk dei PC). Ognuno ne installa quante preferisce in base alle sue esigenze (e se avanza spazio è sfruttabile per bagagli). L'elettronica del sistema provvede a prelevare energia in modo da scaricare preferenzialmente solo una parte del pacco batterie, e solo queste saranno soggette a rapida sostituzione con batterie cariche presso appositi distributori ovvero punti di ricarica (realizzabili a costo minimo e con elevata diffusione logistica), che ovviamente si ricaricheranno con calma quelle esauste ritirate. Se uno ha bisogno di maggior autonomia perchè conta di percorrere lunghi tratti non serviti da punti di ricarica, si premonisce con quante batterie vuole, non solo con quelle previste nell'apposito vano.
[I]Inutile portarsi dietro quintali di batterie scariche![/I]
I fattori negativi sono sostenzialmente tre: peso, autonomia, tempo di ricarica.
A parte il fatto che io pongo ancora fiducia nei supercondensatori realizzati con nanotecnologie (per ottenere altissima capacità a relativamente basso voltaggio e minima dispersione), nell'attesa che qualche metodo alternativo di immagazzinamento energia faccia capolino (ovviamente non più basato su processi chimici tradizionali), una soluzione ai tre inconvenienti suddetti, palliativa ma immediatalmente realizzabile, io l'avrei: batterie sostituibili...
Inutile portarsi dietro quintali di batterie mezza scariche: il vano batterie, accessibile comodamente, contiene una serie di abbastanza piccole batterie estraibili (con connessione simili a quelle degli HardDisk dei PC). Ognuno ne installa quante preferisce in base alle sue esigenze (e se avanza spazio è sfruttabile per bagagli). L'elettronica del sistema provvede a prelevare energia in modo da scaricare preferenzialmente solo una parte del pacco batterie, e solo queste saranno soggette a rapida sostituzione con batterie cariche presso appositi distributori ovvero punti di ricarica (realizzabili a costo minimo e con elevata diffusione logistica), che ovviamente si ricaricheranno con calma quelle esauste ritirate. Se uno ha bisogno di maggior autonomia perchè conta di percorrere lunghi tratti non serviti da punti di ricarica, si premonisce con quante batterie vuole, non solo con quelle previste nell'apposito vano.
[I]Inutile portarsi dietro quintali di batterie scariche![/I]
Non so come sia la gestione delle batterie in un'auto elettrica, tuttavia dubito che un'unica cella del pacco batterie possa fornire da sola tutta la corrente necessaria a far funzionare il motore elettrico, credo che l'energia debba essere prelevata da tutte le celle contemporaneamente.
Sarebbe come dire che se ho 10 persone a mia disposizione per spostare un blocco di pietra da 500kg, è inutile che faccia stancare pian piano tutte le 10 persone contemporaneamente, le faccio sfinire completamente una alla volta. Il fatto è che una singola persona i 500kg non riesce a spostarmeli.
Sarebbe come dire che se ho 10 persone a mia disposizione per spostare un blocco di pietra da 500kg, è inutile che faccia stancare pian piano tutte le 10 persone contemporaneamente, le faccio sfinire completamente una alla volta. Il fatto è che una singola persona i 500kg non riesce a spostarmeli.
I pacchi batteria sono contemporaneamente in serie ed in parallelo, la serie ti garantisce la differenza di potenziale necessaria, il parallelismo la quantità di ampere erogabili.
Si potrebbero progettare affinché la parte in parallelo sia sostituibile, ma sono congetture inutili, il peso (e quasi il volume) sulle auto elettriche è irrilevante già adesso, tra 10 anni nessuno si porrà più il problema di sostituire o altro. Ecco perchè tutti i progetti pilota di sostituzione a caldo sono morti, non serviranno a nulla quando l'elettrificazione raggiungerà quote significative.
Si potrebbero progettare affinché la parte in serie sia sostituibile, ma sono congetture inutili, il peso (e quasi il volume) sulle auto elettriche è irrilevante già adesso, tra 10 anni nessuno si porrà più il problema di sostituire o altro. Ecco perchè tutti i progetti pilota di sostituzione a caldo sono morti, non serviranno a nulla quando l'elettrificazione raggiungerà quote significative.
E' senz'altro il contrario.
Un area a deposito di 1 MWh di pacchi batterie, cariche o scariche che siano, non è uno scherzetto, anche solo ai fini della sicurezza antincendio.
Aggiungiamo che devi trovare un consorzio di produttori disposti a produrre batterie in standard unico ed investire nelle stazioni.
Già un miracolo trovare un accordo su un "benedetto" connettore di ricarica alle colonnine.
hai ragione, correggo subito, ho scritto il contrario.
invece le polveri emesse da un inceneritore fanno bene? e quelle dei benzina? e quelle dei freni?
articolo poco chiaro. al 99% il problema sono le polveri in genere, prodotte anche da 1000 altre fonti.
E poi perchè si parla sempre della filiera dell'energia elettrica ma mai di quella del petrolio o pensate che basta fare un buco per terra ed esce benzina?
https://www.tomshw.it/auto-elettric...bruxelles-89206
Perchè la benzina si trova in comode bottiglie nei supermercati, le sabbie bituminose non esistono, invece il litio finirà, la corrente ci folgorerà e moriremo tutti.
articolo poco chiaro. al 99% il problema sono le polveri in genere, prodotte anche da 1000 altre fonti.
Sono prodotte da altre fonti ma il problema principale sono i diesel.
E sì, c'è una forte correlazione con patologie asmatiche ed allergiche.
E poi perchè si parla sempre della filiera dell'energia elettrica ma mai di quella del petrolio o pensate che basta fare un buco per terra ed esce benzina?
https://www.tomshw.it/auto-elettric...bruxelles-89206
no, no, ok, lo so che il petrolio è un casino già di suo anche senza considerare i casini geopolitici che causa.
ma anche dell'elettrico parlare solo delal centrale, senza ricordare l'efficienza (scarsa) delle batterie, della ricarica, del trasposto/trasformazione ecc. è sbagliato.
e tieni presente che valutare l'emissione di CO2 delle filiere energetiche è una cosa molto delicata e "politicizzata"... il nucleare passa x essere CO2-free, ma viene considerata solo la centrale (che ovviamente non emette co2 non avendo combustione) e non il prima ed il dopo, che hanno ENORMI emissioni di CO2 (ed altre sostanze altamente nocive, ANCHE [B][U]senza [/U][/B]considerare quelle radioattive)
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