Tesla
Tesla denunciata dalla famiglia di un motociclista ucciso da una Model 3 in Autopilot
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 05 Agosto 2024, alle 14:42 nel canale Auto ElettricheLa famiglia sostiene che il sistema di Tesla fosse non sufficientemente accurato, dato che non ha riconosciuto una moto che precedeva la vettura
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPartendo dal presupposto che c’è stato un morto.. direi che è ovvio che finirà come dici tu perchè tesla ha avvocati migliori e quindi verrà sicuramente dimostrato che non è colpa dell’acerbo software e della mancanza dei più stupidi sistemi di sicurezza ma del proprietario che doveva fare lui quello che la macchina è incapace di fare.
Un banale radar avrebbe evitato l’incidente ma tesla preferisce risparmiare sulla sicurezza e quindi ha tolto tutto.. tanto la telecamera.. tanto … no perchè ha dimostrato più volte di non vedere molte cose purtroppo..
Sul colpaccio non saprei ma avendo perso qualcuno di importante per la propria vita è normale fare causa sia alla persona che non guidava in modo attivo che alla società che permette a vetture immature di andare a spasso
Ma avrei fatto causa anche ad audi o Porsche se mi avessero accoppato una persona di famiglia sperando che da qualche parte il dolore della perdita trovi almeno un supporto economico.. giusto per dire, se muore chi porta a casa lo stipendio gli altri sono rovinati per cui chi ha causato il danno dovrebbe cacciare fuori qualche milione per risarcire e non per il colpo grosso..
40-50 mila dollari anno -> 40 anni > 1.6-2 milioni di dollari solo per pareggiare il danno.. che poi sia il pirla che ha comprato la tesla pensando che guidasse da sola o tesla che vende fumo negli occhi interessa molto poco sia al morto che alla sua famiglia
Perché indipendentemente se il guidatore (umano) abbia le mani sul volante o no, la responsabilità sarà sempre la sua, le compagnie automobilistiche non accetterano mai di prendersi la responsabilità per eventuali incidenti provocati dal pilota automatico, non gli converebbe sia economicamente sia come pubblicità / immagine (perché basta 1 incidente su milioni di macchine con pilota automatico per danneggiarne l'immagine).
Quindi a mio avviso succederanno due cose:
- O verrà stabilito che la responsabilità sarà sempre e comunque di chi è seguto sul lato guida
- O non produrranno più macchine con guida autonoma
Non vedo come la guida autonoma di un auto sia diversa dal pilota automatico di un aereo o il SW di un dispositivo medico life support . In tutti i casi abbiamo una vita umana in mano a degli algoritmi e dei sensori.
Ed il problema di chi si prende la responsabilità (== "paga per primo" è già bello che risolto: paga un'assicurazione; e perché l'assicurazione dovrebbe accollarsi il rischio ? Semplice, se il premio dell'assicurazione copre il rischio ed il prezzo è basso ovvero una cifra in grado di attrarre clienti, significa che c'è un business; e difronte al business nessuna assicurazione si tira indietro.
Ovviamente "coprire il rischio" e "prezzo basso" è legato all'affidabilità del sistema di guida autonoma; ma mi riesce difficile pensare che non si possa creare una guida autonoma più affidabile del "guidatore medio che guarda lo smartphone e la strada" (in quest'ordine). Mi aspetto che alla fine si scoprirà che il costo di un'assicurazione di una guida autonoma è addirittura inferiore al costo di una convenzionale.
Infine la domanda più importante : chi "paga alla fine" ? Beh, ovviamente il consumatore finale; se questo avviene attraverso una fee annuale verso la casa costruttrice o direttamente verso l'assicurazione o attraverso una tassa per cui lo stato farà da intermediatore... è solo un dettaglio di implementazione.
Il tutto sarà basato su un impianto legislativo in cui (così come avviene per l’aeronautica o per il medicale), ad una azienda che sviluppa una guida autonoma verrà richiesto la vigilanza sull'efficacia dei propri algoritmi e un processo di continuo miglioramento.
Ma sono cose che già abbiamo in altri ambiti industriali.
Nulla di nuovo, come accade in migliaia di altri incidenti ogni giorno.
ma nooo che dici? non facciamo supposizioni così inverosimili
Non so i dettagli, ma immagino che le assicurazioni che coprono i dispositivi medici siano ben più alte di quelle delle macchine, visti i rischi che comportano.
...ed ovviamente questo prezzo maggiorato si riverserebbe sull'utente finale
puo' essere, basta a giudicare ci sia un giudice orientato verso certe idee (mcdonald con i suoi caffe' ne sa qualcosa) e le borse si aprono.
Quello sicuro, ma devi avere anche tanti bei soldini per fare causa a Tesla, senza la certezza di vincere.
Ed il problema di chi si prende la responsabilità (== "paga per primo" è già bello che risolto: paga un'assicurazione; e perché l'assicurazione dovrebbe accollarsi il rischio ? Semplice, se il premio dell'assicurazione copre il rischio ed il prezzo è basso ovvero una cifra in grado di attrarre clienti, significa che c'è un business; e difronte al business nessuna assicurazione si tira indietro.
Ovviamente "coprire il rischio" e "prezzo basso" è legato all'affidabilità del sistema di guida autonoma; ma mi riesce difficile pensare che non si possa creare una guida autonoma più affidabile del "guidatore medio che guarda lo smartphone e la strada" (in quest'ordine). Mi aspetto che alla fine si scoprirà che il costo di un'assicurazione di una guida autonoma è addirittura inferiore al costo di una convenzionale.
Infine la domanda più importante : chi "paga alla fine" ? Beh, ovviamente il consumatore finale; se questo avviene attraverso una fee annuale verso la casa costruttrice o direttamente verso l'assicurazione o attraverso una tassa per cui lo stato farà da intermediatore... è solo un dettaglio di implementazione.
Il tutto sarà basato su un impianto legislativo in cui (così come avviene per l’aeronautica o per il medicale), ad una azienda che sviluppa una guida autonoma verrà richiesto la vigilanza sull'efficacia dei propri algoritmi e un processo di continuo miglioramento.
Ma sono cose che già abbiamo in altri ambiti industriali.
non proprio
in un caso la vita degli occupanti è data in mano ad un mezzo la cui manutenzione non è normata, i sensori primari del sistema sono in single point of failure, il codice di controllo non è controllabile in maniera esaustiva (NN) ed il processo di revisione non è normato e gira su un unico computer.
dall'altra parte in un aereo i sensori sono ridondati e utilizzano principi fisici diversi, il codice viene controllato e revisionato da 3 team indipendenti come per l'equivalente SIL per l'aereospace tutti gli attuatori sono ridondati e la logica gira su hardware a ridondanza tripla con logica 2 su 3 per i sistemi full Full Authority
prova solo a cambiare una riga di codice in una centralina abs e vedi che casino di carte che ti viene fuori
in un caso la vita degli occupanti è data in mano ad un mezzo la cui manutenzione non è normata, i sensori primari del sistema sono in single point of failure, il codice di controllo non è controllabile in maniera esaustiva (NN) ed il processo di revisione non è normato e gira su un unico computer.
dall'altra parte in un aereo i sensori sono ridondati e utilizzano principi fisici diversi, il codice viene controllato e revisionato da 3 team indipendenti come per l'equivalente SIL per l'aereospace tutti gli attuatori sono ridondati e la logica gira su hardware a ridondanza tripla con logica 2 su 3 per i sistemi full Full Authority
prova solo a cambiare una riga di codice in una centralina abs e vedi che casino di carte che ti viene fuori
Paragonare il FSD al sistema di autopilota di un aereo mi aveva fatto ridere ma non avevo voluto rispondere perchè pensavo che fosse ironico..
Se era serio allora è preoccupante visto che gli aerei hanno 3 sistemi ridondanti oltre a due piloti per cui non so come si faccia a confrontarli con il sistema di carta straccia della tesla (per confronto..)
Inoltre se un aereo cade è la compagnia e non il pilota che paga o la ditta che lo ha costruito e non il pilota per cui le analogie sono tutte sbagliate
in un caso la vita degli occupanti è data in mano ad un mezzo la cui manutenzione non è normata, i sensori primari del sistema sono in single point of failure, il codice di controllo non è controllabile in maniera esaustiva (NN) ed il processo di revisione non è normato e gira su un unico computer.
dall'altra parte in un aereo i sensori sono ridondati e utilizzano principi fisici diversi, il codice viene controllato e revisionato da 3 team indipendenti come per l'equivalente SIL per l'aereospace tutti gli attuatori sono ridondati e la logica gira su hardware a ridondanza tripla con logica 2 su 3 per i sistemi full Full Authority
tutto vero, ma se poi la Boeing si perde i portelloni in volo forse la metodologia non è proprio così fault proof
Il commento originale a cui replicavo era che non si potesse fare in assoluto perché le compagnie non si sarebbero prese mai le responsabilità.
La mia risposta è stata: in alcuni campi si fa, perché nell'auto non sarebbe possibile ?
Non ho mai inteso confrontare l'attuale situazione del FSD rispetto ad altri standard. Ho semplicemente detto che non vedo perché non si possa fare. Se adesso siano allineati o meno non lo so. Ma se emergesse la domanda da parte del mercato, sono convinto che potrebbero allinearsi.
Nel merito non mi è chiaro cosa intendi con "single point of failure". Io mi aspetto che un auto sia almeno "single fault proof"; il che significa che in caso di problemi (nei termini del single fault) l’automobilista è in sicurezza ed al massimo deve gestire un rallentamento controllato (sicurezza != indisponibilità
Se era serio allora è preoccupante visto che gli aerei hanno 3 sistemi ridondanti oltre a due piloti per cui non so come si faccia a confrontarli con il sistema di carta straccia della tesla (per confronto..)
Potrei rispondersi che nonostante tutto la Boeing si perde i pezzi in volo. Ma concordo con il fatto che l’aeronautico sia uno dei settori più sicuri a cui va aggiunto anche lo scotto della complessità di un aereo.
Comunque non ho mai paragonato i due mondi; ho solo detto che se ci si riesce con un aereo, non ci si può non riuscire con un auto.
E' impossibile paragonare i due mondi, visto che uno ha più di un secolo di esperienza e l'altro è nato qualche anno fa.
Qua ti sbagli: è sempre il consumatore finale che paga, in questo caso il passeggero (pensa ad un tassì, il proprietario del tassi paga l'assicurazione con i soldi del passeggero....) Se gli aerei fossero molto meno affidabili, volare sarebbe più rischioso; quindi le compagnie alzerebbero il premio e di conseguenza i biglietti sarebbero più cari...
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