Toyota
Terremoto Toyota: Akio Toyoda lascia la carica di CEO. Paga l'opposizione all'elettrico
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 26 Gennaio 2023, alle 19:18 nel canale Auto ElettricheSenza alcun preavviso il CEO Akio Toyoda si è dimesso, lasciando la carica a Koji Sato, finora impegnato con il brand Lexus. Il nipote del fondatore paga la resistenza a oltranza al passaggio all'elettrico
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Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer me vincola di più cosa si può fare nel quotidiano, quindi casa e lavoro e condizioni annesse e connesse.
Per l'uso quotidiano per me l'elettrica sarebbe perfetta. Ma sinceramente mi romperebbero molto le scatole per quei 2-3-4 viaggi di una certa lunghezza annui che faccio (tralasciano eventuali viaggi a Roma che ogni tanto mi capitano... son 300 Km circa, forse fattibili con una carica piena, almeno con alcune vetture).
Un anno e mezzo fa, per dire, mi son fatto Falconara - Lucca, poi Lucca - Aosta, poi Aosta - Milano, poi Milano - Falconara. Il tutto con tempi contingentati: partenza il "Giorno 1" alle 17:00 e arrivo alle 00:00 (non vi sto a raccontare del traffico trovato sull'autostrada), Giorno 2 a Lucca, Giorno 3 partenza al mattino per arrivare ad Aosta per poco prima dell'ora di pranzo, partenza per Milano verso sera, ritorno a casa il Giorno 4.
Fare una cosa del genere con un'elettrica è decisamente più complicato al momento: soste più numerose e più lunghe, in una situazione in cui le tempistiche erano quelle che erano.
In Italia abito alla periferia di un capoluogo di provincia, una zona tranquilla, e faccio 30km al giorno per andare al lavoro per cui con un pieno farei dai 7 ai 15 giorni in base alla stagione e al "piede", e potrei caricare in alcune colonnine messe nei centri commerciali e vicino a concessionari, non sono molte ma ci sono.
il mio discorso era più relativo al fatto che usando l'auto nel quotidiano, che siano pochi o tanti i km da fare (ovviamente senza sforare nell'esagero di dover fare 200km al giorno solo per andare e tornare da lavoro), finchè si è in "media", il problema colonnine è relativo se si può ricaricare a casa o a lavoro, che sono comunque i due luoghi dove l'auto passa la maggior parte della sua esistenza completamente ferma e "abbandonata".
nel momento in cui non hai nessuna chance di ricarica o a lavoro, o a casa, allora si che attualmente l'auto elettrica è un problema in più, piuttosto che uno in meno. ovviamente si parla sempre dei tempi di ricarica.
perchè?
perchè sono d'accordo che sia sufficientemente probabile che una persona abbia, nelle sue abitudini settimanali, almeno un luogo dove si reca ciclicamente per qualche motivo laddove siano presenti anche parcheggi con colonnine (luogo con parcheggio con colonnine, un centro commerciale, un posto dove non troppo distante ci siano colonnine o un distributore con colonnine etc).
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MA, ed è una ma grosso come Saturno, se il giorno che ti serve l'auto extra spostamenti quotidiani è quello PRIMA della tua "visita" settimanale al luogo abitudinario dove ricarichi, ti ritrovi magari con l'auto in garage al 10-20% e, prima di poterla usare "worry-free" per la tua necessità extra pendolare, ti devi anche metter sia il tempo di ricarica sia il tempo per andare a caricarla.
Due parametri interconnessi anche in base a quanto distante devi andare per caricare, e se questo quanto distante ti porta vicino ad una colonnina rapida o non rapida, oltre ovviamente a metter in conto la capacità di ricarica dell'auto stessa (tu parli di Tesla, ma non ci sono solo loro, ovviamente).
Quanto sopra per spiegare perchè, nel mio modo di vedere le cose, è ancora davvero importante oggi poter lasciare l'auto a ricaricare nei luoghi in cui oggi sta ferma la maggiorparte della sua vita.
Domani, quando si parlerà di caricare il tempo eguale a fare il pieno alla pompa quando sei al 10% con l'auto ferma sotto casa, allora anche questa necessità decadrà.
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ho omesso l'ovvia osservazione che l'abitudine settimanale di sosta nei pressi di luoghi dotati di colonnina, non è nemmeno detto sia sufficientemente lunga per permettere all'auto la ricarica completa. ad esempio la spesa al centro commerciale è soggettivamente legata al tempo che uno impiega a sbrigarla (e se altri sono come me, ci vogliono stare il meno possibile a bighellonare tra i corridoi dei supermercati), idem tutte quelle altre attività che uno può o non può dover/voler fare settimanalmente che prevedano una ricarica comoda.
questo per dire che, ovviamente, mancando le condizioni sopracitate, le persone dovranno "inventarsi" la ruotine settimanale di andare a ricaricare l'auto [U]apposta[/U], e non mentre si fa dell'altro (se uno non ha altro da fare mentre l'auto si ricarica).
- Costano troppo, per me è costata già tanto la s-cross a 22.000 €
- sostanzialmente non uso l'auto in città.
- L'uso principale è per fare trek in montagna con gli amici quindi....
- Tanti km autostradali
- Km a pieno carico in montagna ed in autostrada
- D'inverno temperature rigide, anche -20, dove parcheggio l'auto.
- Per il trekking non parcheggiamo dove ci sono colonnine ma magari dopo
un passo di montagna.....
A queste condizioni mi serve un'auto con almeno 400 km reali di
autonomia nel caso di utilizzo peggiore (durante il viaggio di ritorno poi
posso fermarmi per ricaricare volendo)
- Non voglio spendere più di 25.000€ per una segmento 'C'.
(semplicemente odio i finanziamenti e di più non me lo posso permettere, a meno di non vincere al super-enalotto)
Con queste condizione l'elettrico ancora non conviene
Ci sta, le tue esigenze e considerazioni sono più che legittime
Si ma anche no, nel senso che è vero che ci si interessa ma alcune scelte sono discutibili e a volte dettate dal guadagno piuttosto che da un sentimento ambientalista.
Ma perlomeno si sta andando nella direzione giusta il che è buono.
Per l'uso quotidiano per me l'elettrica sarebbe perfetta. Ma sinceramente mi romperebbero molto le scatole per quei 2-3-4 viaggi di una certa lunghezza annui che faccio (tralasciano eventuali viaggi a Roma che ogni tanto mi capitano... son 300 Km circa, forse fattibili con una carica piena, almeno con alcune vetture).
Un anno e mezzo fa, per dire, mi son fatto Falconara - Lucca, poi Lucca - Aosta, poi Aosta - Milano, poi Milano - Falconara. Il tutto con tempi contingentati: partenza il "Giorno 1" alle 17:00 e arrivo alle 00:00 (non vi sto a raccontare del traffico trovato sull'autostrada), Giorno 2 a Lucca, Giorno 3 partenza al mattino per arrivare ad Aosta per poco prima dell'ora di pranzo, partenza per Milano verso sera, ritorno a casa il Giorno 4.
Fare una cosa del genere con un'elettrica è decisamente più complicato al momento: soste più numerose e più lunghe, in una situazione in cui le tempistiche erano quelle che erano.
Indubbiamente con una EV serve più pianificazione.
nel momento in cui non hai nessuna chance di ricarica o a lavoro, o a casa, allora si che attualmente l'auto elettrica è un problema in più, piuttosto che uno in meno. ovviamente si parla sempre dei tempi di ricarica.
perchè?
perchè sono d'accordo che sia sufficientemente probabile che una persona abbia, nelle sue abitudini settimanali, almeno un luogo dove si reca ciclicamente per qualche motivo laddove siano presenti anche parcheggi con colonnine (luogo con parcheggio con colonnine, un centro commerciale, un posto dove non troppo distante ci siano colonnine o un distributore con colonnine etc).
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MA, ed è una ma grosso come Saturno, se il giorno che ti serve l'auto extra spostamenti quotidiani è quello PRIMA della tua "visita" settimanale al luogo abitudinario dove ricarichi, ti ritrovi magari con l'auto in garage al 10-20% e, prima di poterla usare "worry-free" per la tua necessità extra pendolare, ti devi anche metter sia il tempo di ricarica sia il tempo per andare a caricarla.
Due parametri interconnessi anche in base a quanto distante devi andare per caricare, e se questo quanto distante ti porta vicino ad una colonnina rapida o non rapida, oltre ovviamente a metter in conto la capacità di ricarica dell'auto stessa (tu parli di Tesla, ma non ci sono solo loro, ovviamente).
Quanto sopra per spiegare perchè, nel mio modo di vedere le cose, è ancora davvero importante oggi poter lasciare l'auto a ricaricare nei luoghi in cui oggi sta ferma la maggiorparte della sua vita.
Domani, quando si parlerà di caricare il tempo eguale a fare il pieno alla pompa quando sei al 10% con l'auto ferma sotto casa, allora anche questa necessità decadrà.
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ho omesso l'ovvia osservazione che l'abitudine settimanale di sosta nei pressi di luoghi dotati di colonnina, non è nemmeno detto sia sufficientemente lunga per permettere all'auto la ricarica completa. ad esempio la spesa al centro commerciale è soggettivamente legata al tempo che uno impiega a sbrigarla (e se altri sono come me, ci vogliono stare il meno possibile a bighellonare tra i corridoi dei supermercati), idem tutte quelle altre attività che uno può o non può dover/voler fare settimanalmente che prevedano una ricarica comoda.
questo per dire che, ovviamente, mancando le condizioni sopracitate, le persone dovranno "inventarsi" la ruotine settimanale di andare a ricaricare l'auto [U]apposta[/U], e non mentre si fa dell'altro (se uno non ha altro da fare mentre l'auto si ricarica).
Tutto assolutamente giusto, concordo.
Un collega si è preso una model 3, non ha possibilità alcuna di caricare a casa, quando l'ha presa c'era solo un supercharger a 30 km da casa e tutte le volte doveva andare li, secondo me è stato folle ma tant'è, ora ha svariate colonnine più vicine per cui la cosa è più facile: ma non ha famiglia, è da solo per cui ha un grado di "libertà" diverso, per me che ho moglie e belve sarebbe impossibile dovrei incastrare la ricarica nei settordicimila cazzi paduli giornalieri che puntualmente mi piovono addosso
Per l'uso quotidiano per me l'elettrica sarebbe perfetta. Ma sinceramente mi romperebbero molto le scatole per quei 2-3-4 viaggi di una certa lunghezza annui che faccio (tralasciano eventuali viaggi a Roma che ogni tanto mi capitano... son 300 Km circa, forse fattibili con una carica piena, almeno con alcune vetture).
Un anno e mezzo fa, per dire, mi son fatto Falconara - Lucca, poi Lucca - Aosta, poi Aosta - Milano, poi Milano - Falconara. Il tutto con tempi contingentati: partenza il "Giorno 1" alle 17:00 e arrivo alle 00:00 (non vi sto a raccontare del traffico trovato sull'autostrada), Giorno 2 a Lucca, Giorno 3 partenza al mattino per arrivare ad Aosta per poco prima dell'ora di pranzo, partenza per Milano verso sera, ritorno a casa il Giorno 4.
Fare una cosa del genere con un'elettrica è decisamente più complicato al momento: soste più numerose e più lunghe, in una situazione in cui le tempistiche erano quelle che erano.
Certamente capisco l'osservazione, dipende anche nel soggettivo a quale sia la destinazione d'uso più importante dell'auto che uno andrà ad usare.
Un altro potrebbe dirti che gli sporadici viaggi lunghi nell'anno sono meno "impattanti" rispetto all'uso quotidiano, e quindi l'eventuale disagio da ricarica è ridimensionato. Ma appunto sono questioni puramente soggettive.
Io ad esempio avrei enormi fastidi nonostante l'auto elettrica sarebbe totalmente perfetta per me, semplicemente perchè ne a casa ne a lavoro posso nemmeno fare rabbocchi, e nel tragitto abituale o nei luoghi in cui ciclicamente mi reco, ho copertura di colonnine da usare, salvo recarmi apposta e per un tempo congruo ad un supercharger poco distante dall'uscita autostradale.
Tra qualche anno punto ad acquistare un box auto privato (ora è comune), e allora potrò avere un punto di ricarica a casa, rendendomi del fatto del tutto elettrocompatibile.
Spero di riuscire ancora a comprarmi la mia prossima auto (se non diventano costose come jet privati, visto l'andazzo del mercato) in futuro quando quella che ho ora sarà troppo vecchia.
addirittura cambiare le abitudini. non hai il garage dove ricaricare, non hai le colonnine vicino casa, non hai colonnine vicino a lavoro, fai la spesa in 1 minuto e quindi non puoi ricaricarci l'auto.
se sono queste le casistiche di cui preoccuparci stiamo parlando del nulla e ad ogni modo è meglio sottolineare per ma la miliardesima volta come il numero di colonnine aumenterà con l'aumentare del parco auto elettriche
Per quello dico che ad oggi l'elettrico ha i suoi limiti: per quanto se ne può dire, una vettura a combustione ad oggi ha una flessibilità che l'elettrico non ha. Per cui in diverse situazioni ha sicuramente la sua ragion d'essere: ma su 100 casistiche, se su 70 l'elettrico si adatta bene, una macchina a diesel/benzina/quel che è si adatta a 99 situazioni (numeri a caso per far capire il concetto).
Nelle restanti 30 si hanno problematiche che risultano poco gestibili, o non gestibili affatto. E accumulare stress e perdere tempo per questo tipo di cose per me non ha senso.
Chiaro che al tempo stesso, all'opposto, non ha senso chi dice che oggi l'elettrico è un problema per chiunque o quasi. Qui la gente generalizza troppo, o non fa altro che applicare la propria esperienza personale, quando ogni singolo caso fa storia a se.
se sono queste le casistiche di cui preoccuparci stiamo parlando del nulla e ad ogni modo è meglio sottolineare per ma la miliardesima volta come il numero di colonnine aumenterà con l'aumentare del parco auto elettriche
Piantala per favore i tuoi interventi anche a oneste e esemplari osservazioni sono semplici trollaggini atte a stizzire l'intercolutore, modificando di sana pianta quanto scritto.
Non sei simpatico e non apporti nulla alla discussione.
Ho parlato del presente e ho portato esempi plausibili e ricreabili da innumervoli persone. Se tu pensi che sia il "nulla" è un problema solo tuo.
Mettimi in ignore list, grazie.
Buon proseguimento.
Non sei simpatico e non apporti nulla alla discussione.
Ho parlato del presente e ho portato esempi plausibili e ricreabili da innumervoli persone. Se tu pensi che sia il "nulla" è un problema solo tuo.
Mettimi in ignore list, grazie.
Buon proseguimento.
meno male ci sei te a dare spunti di riflessione interessanti "come faremo a ricaricare? dovrò rivoluzionare la mia vita!!!". mettimi tu in ignore list
Per quello dico che ad oggi l'elettrico ha i suoi limiti: per quanto se ne può dire, una vettura a combustione ad oggi ha una flessibilità che l'elettrico non ha. Per cui in diverse situazioni ha sicuramente la sua ragion d'essere: ma su 100 casistiche, se su 70 l'elettrico si adatta bene, una macchina a diesel/benzina/quel che è si adatta a 99 situazioni (numeri a caso per far capire il concetto).
Nelle restanti 30 si hanno problematiche che risultano poco gestibili, o non gestibili affatto. E accumulare stress e perdere tempo per questo tipo di cose per me non ha senso.
Chiaro che al tempo stesso, all'opposto, non ha senso chi dice che oggi l'elettrico è un problema per chiunque o quasi. Qui la gente generalizza troppo, o non fa altro che applicare la propria esperienza personale, quando ogni singolo caso fa storia a se.
Aggiungici anche il costo -perchè non tutti hanno una macchina da rottamare- maggiore di accesso all' elettrico e il quadro [B][SIZE="5"]ODIERNO[/SIZE][/B] (in futuro si spera sarà migliore) delle casistiche é completo.
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