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Petrolio e gas alle stelle spingono più clienti verso le auto elettriche. Boom di ordini
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 10 Marzo 2022, alle 14:43 nel canale Auto Elettriche
Le tensioni geopolitiche globali, che stanno spingendo in alto il prezzo del petrolio e del gas, e di conseguenza dei carburanti, stanno convincendo sempre più utenti a scegliere le auto elettriche.
76 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infola rete si compensa da sola perchè ci sono metano, carbone etc che compensano tutte le mancanze delle rinnovabili.. se le elimini la rete casca .. per quante pile si possano mettere.. ed è impossibile.. non fattibile..
in inverno come pensi di supplire alla mancanza del 40% della produzione da Idro/fotovoltaico ? .. montando eolico all'infinito e aumentando i costi a dismisura ?.. perchè devi garantire anche le settimane brutte.. e la germania ci ha fatto capire che vuol dire quest'estate.. l'aumento dei prezzi del 2021 è stato solo colpa dell'eolico tedesco.. (prima della crisi ucraina..)
ed è stato il metano a compensare il crollo della produzione nonostante l'aumento del parco installato.
con un 70% di rinnovabili ci sarà da ridere con la gestione dei blackout..
anche perchè il 2030 è domani
p.s. usare paroloni come rete smart etc non rende le cose più facili perchè il sistema di terna è smart dalla notte dei tempi e avere più informazioni non rende più bella l'energia elettrica ma solo più costosa, come ha dimostrato l'ex art. 48 adesso convertito in Capacity market con un costo spaventosamente più elevato.. ed è solo l'inizio.. e questo durante una crisi che avrebbe dovuto mettere in pausa certi deliri (cosa che altre parti del mondo hanno fatto.. effettivamente..)
non sono sicuro di aver ben capito il tuo discorso, quindi ti chiedi di scusarmi se mi sbagliassi.
ma se per renderle convenienti è necessario un forte incentivo statale non mi paiono molto sostenibili nel lungo periodo.
tieni conto che qualsiasi incentivo che viene concesso dallo stato viene finanziato dalle nostre tasse o , molto spesso purtroppo, da nuovo debito pubblico.
ma se per renderle convenienti è necessario un forte incentivo statale non mi paiono molto sostenibili nel lungo periodo.
tieni conto che qualsiasi incentivo che viene concesso dallo stato viene finanziato dalle nostre tasse o , molto spesso purtroppo, da nuovo debito pubblico.
appunto..
tu pensa che lo stato facesse gli investimenti in FV e dintorni agli italiani costerebbe di meno e si potrebbe fare, stile Cina, in tempi molto più veloci.. ma visto che si vuole far fare ai privati con i soldi statali ecco il risultato
in inverno come pensi di supplire alla mancanza del 40% della produzione da Idro/fotovoltaico ? .. montando eolico all'infinito e aumentando i costi a dismisura ?.. perchè devi garantire anche le settimane brutte.. e la germania ci ha fatto capire che vuol dire quest'estate.. l'aumento dei prezzi del 2021 è stato solo colpa dell'eolico tedesco.. (prima della crisi ucraina..)
ed è stato il metano a compensare il crollo della produzione nonostante l'aumento del parco installato.
con un 70% di rinnovabili ci sarà da ridere con la gestione dei blackout..
anche perchè il 2030 è domani
p.s. usare paroloni come rete smart etc non rende le cose più facili perchè il sistema di terna è smart dalla notte dei tempi e avere più informazioni non rende più bella l'energia elettrica ma solo più costosa, come ha dimostrato l'ex art. 48 adesso convertito in Capacity market con un costo spaventosamente più elevato.. ed è solo l'inizio.. e questo durante una crisi che avrebbe dovuto mettere in pausa certi deliri (cosa che altre parti del mondo hanno fatto.. effettivamente..)
concordo in gran parte. la situazione tedesca, che ha investito più di tutti in rinnovabili (mi risultano più di 600 miliardi di euro, mentre l'intero parco reattori Francese ne è costati circa 200 a cui se ne dovrebbero aggiungere circa 100 per la gestione scorie e "combustibile"
adesso possiedono un enorme potenza eolica installata, pagano le bollette più care d'Europa e del mondo intero e ciò nonostante emettono molta più CO2 per Mwh dei francesi dovendo continuamente far ricorso al Carbone.
e purtroppo la crisi generata dalla guerra in Ucraina a stoppato i loro piani per l'uso del gas russo in sostituzione delle centrali a carbone molto più inquinanti in ogni senso.
purtroppo non esiste un unica soluzione ai problemi energetici, occorre applicare tutta una vasta serie d'interventi, politiche e tecnologie.
tutte le tecnologie rinnovabili possono dare una mano a renderci indipendenti e ridurre le emissioni di CO2, ma non si può pensare di fare tutto con quelle. ogni fonte di energia ha pregi e difetti e tutte vanno sfruttate in modo da dare il giusto contributo.
trovo ad esempio assurdo che si rinunci ad installare i parchi eolici OFF-shore in Sicilia e Sardegna per proteggere il panorama e l'ambiente, purtroppo qualche sacrificio è richiesto anche dalle rinnovabili, ma di contro sarebbero fra i pochi posti dove ha veramente senso installare Eolico in grande quantità in Italia, in altre zone la ventilazione è insufficiente ed installare pale eoliche servirebbe solo a garantire incentivi alle aziende che le installano.
bisogna però essere pragmatici e guardare ai numeri nel loro complesso senza sperare nei miracoli tecnologici, dobbiamo affiancare qualcosa a queste fonti energetiche aleatorie che riesca a sopperire ai loro momenti di calo. e quel qualcosa deve essere in parte anche una fonte di produzione energetica, gli accumuli possono aiutare ma non sopperire in toto.
tu pensa che lo stato facesse gli investimenti in FV e dintorni agli italiani costerebbe di meno e si potrebbe fare, stile Cina, in tempi molto più veloci.. ma visto che si vuole far fare ai privati con i soldi statali ecco il risultato
quindi suggeriresti che sia direttamente lo stato ad investire in campi fotovoltaici di grandi dimensioni per ottimizzare i costi e rendere più sostenibili la produzione energetica in tal modo?
penso possa aiutare senza dubbio a ridurre i costi per Mw di produzione installato, ma da solo il fotovoltaico penso non possa bastare, soprattutto in certe aree d'italia ed in certi mesi dell'anno.
per molto tempo ancora ci servirà anche il gas purtroppo. i tempi poi per questi cambiamenti sistemici sono sempre molto lunghi, 1-2 anni in questi settori sono tempi brevissimi.
Abbiamo sempre "condiviso" le spese per altri (FV e varie), per una volta, [U]forse[/U], possiamo approfittare anche noi
L'errore della Germania secondo me è stato dismettere le centrali nucleari senza aver installato abbastanza rinnovabili (anche loro leggevo per le varie sindromi nimby ecc..) ritrovandosi a bruciare carbone x compensare ..bella roba..
Poi a proposito del 2030 dietro l'angolo, ricordo che elettricità futura ha proposto al governo di installare 60 gw di rinnovabili in 3 anni definendola una pianificazione anche "conservativa" ..e Legambiente parlava di 110 gw di rinnovabili in attesa di autorizzazioni, quindi intanto queste rinnovabili installiamole anziché comprare gas a prezzi folli.
Poi la penso come Notturna sullo scambio sul posto e sarebbe ottimo a sto punto togliere la valorizzazione in € e scambiare kwh sulla base delle ore e delle necessità del gestore.
Poi volevo chiedere a Notturnia che novità ci saranno a giugno: dacci delle anticipazioni
Un piccolo appuno:
Pannelli, inverter, batterie ed anche auto elettriche, tutto costruito all'estero e tutto venduto con incentivi statali.Alias: diamo soldi a società straniere e contemporaneamente impoveriamo lo stato.
Alias: diamo soldi a società straniere e contemporaneamente impoveriamo lo stato.
1. Se grazie a quel materiale riesci a produrre tanta di quella energia da compensare e surclassare la spesa sostenuta non hai impoverito, ma arricchito.
2. Forse è il caso che l'italia inizi a svegliarsi e a produrre da se non dico tutto ma almeno una parte di quello che acquista all'estero
Alias: diamo soldi a società straniere e contemporaneamente impoveriamo lo stato.
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