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Petrolio e gas alle stelle spingono più clienti verso le auto elettriche. Boom di ordini
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 10 Marzo 2022, alle 14:43 nel canale Auto Elettriche
Le tensioni geopolitiche globali, che stanno spingendo in alto il prezzo del petrolio e del gas, e di conseguenza dei carburanti, stanno convincendo sempre più utenti a scegliere le auto elettriche.
76 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLe pile andrebbero rese obbligatorie per ridurre costi e rogne della rete nazionale e non per i soldi i del privato che già ha le detrazioni..
Va ricordato che l’Italia non è una persona ma l’unione dei 60 milioni di italiani, le fabbriche, le strutture pubbliche etc..
Sarebbe ora di pensare all’Italia intera prima che alle tasche del singolo perchè il problema attuale deriva dalla solita scarsa lungimiranza..
Anche oggi, di fronte ad un problema enorme, si evitano le soluzioni più corrette per non toccare i portafogli di alcuni gruppi e così facendo si accetta che la gente abbia danni enormi quando basterebbe un facile cambiamento per tagliare i costi senza far perdere soldi ma eliminando le speculazioni che stanno arricchendo alcuni a danno di tutti..
Per le pile basterebbe dire che se vuoi il 50% o il 110% (che è ridicolo) devi metter le pile
Non si può vedere un dispacciamento a 24 €/MWh sapendo di chi è la colpa è fare finta di niente.. ma al governo così fanno.. piuttosto aumentano i costi per la collettività .. mai evitare il problema se ci si può far spendere sopra dei soldi..
Va ricordato che l’Italia non è una persona ma l’unione dei 60 milioni di italiani, le fabbriche, le strutture pubbliche etc..
Sarebbe ora di pensare all’Italia intera prima che alle tasche del singolo perchè il problema attuale deriva dalla solita scarsa lungimiranza..
Anche oggi, di fronte ad un problema enorme, si evitano le soluzioni più corrette per non toccare i portafogli di alcuni gruppi e così facendo si accetta che la gente abbia danni enormi quando basterebbe un facile cambiamento per tagliare i costi senza far perdere soldi ma eliminando le speculazioni che stanno arricchendo alcuni a danno di tutti..
Per le pile basterebbe dire che se vuoi il 50% o il 110% (che è ridicolo) devi metter le pile
Non si può vedere un dispacciamento a 24 €/MWh sapendo di chi è la colpa è fare finta di niente.. ma al governo così fanno.. piuttosto aumentano i costi per la collettività .. mai evitare il problema se ci si può far spendere sopra dei soldi..
E allora spero le mettano obbligatorie si.
Poi volevo chiederti che ne pensi dello scambio sul posto, mi sembra si stia parlando di toglierlo dopo il 2024, tu lo terresti o no? In Germania se non sbaglio non cel'hanno
Dal punto di vista degli accumuli, assieme alle BEV dovrebbero diventare operative tecnologie come il V2G o V2H
https://energiaoltre.it/rinnovabili...dal-poco-vento/
in realtà capitano intere settimane o mesi con produzione eolica in forte calo.
anche la crisi energetica in inghilterra di Novembre è stata dovuta proprio a questo.
i dati di terna che citi riguardano la produzione e non il consumo, ciò significa che viene considerata tutta l'energia prodotta anche se non è stata consumata. questo comporta che non si consideri i casi in cui tali fonti energetiche producono ma i consumi sono inferiori e quindi tale energia viene scartata.
in questo video un professore del CRN propone degli scenari 100% rinnovabili per l'Italia basati su simulazioni accurate da dati forniti proprio da terna e cita anche la situazione tedesca come raffronto.
https://youtu.be/dX0_FDxcNlA
il video è molto lungo ma lo trovo molto interessante. riassumendo occorrerebbe circa 180% di fonti rinnovabili e contemporaneamente una quantità enorme di accumuli elettrici, perché in estate la produzione grazie al fotovoltaico sarebbe abbondante, ma in inverno sarebbe fortemente ridotta.
ogni paese a situazioni climatiche e geografiche diverse, L'Italia è abbastanza sfortunata riguardo al vento perché ci troviamo nel bacino mediterraneo che è chiuso e non presenta grandi zone ventose.
la condivisione delle batterie delle auto può dare un aiuto, ma tali batterie sono abbastanza piccole e soprattutto si presenterebbero due problemi. la necessità di ripensare e ristrutturare la rete elettrica nazionale perché possa reggere carichi distribuiti più pesanti ( e questo avrebbe un grande costo ambientale oltre che economico) e la necessità di non lasciare le macchine scariche alla mattina quando sarebbe necessario riprenderle per muoversi.
oltre a questo le batterie aiutano a stabilizzare i flussi nel breve periodo, si parla di poche ore anche nel caso degli enormi accumuli energetici prodotti da TESLA, ma quando il vento cala per una settimana cosa fai?
in queste settimane la Germania sta riaccendendo tutte le sue centrali a carbone perché non ha abbastanza GAS per sopperire alla mancanza di vento, eppure ha già più del 100% del suo fabbisogno teorico di Eolico installato.
però se il vento non tira per una settimana puoi avere anche il 300% del tuo fabbisogno di Eolico installato, comunque non produrrai niente e ci saranno poi momenti in cui produrrai troppo trovandoti costretto a buttare tale energia. poi magari facendo la media risulterà che hai prodotto stabilmente con le rinnovabili, ma comunque avrai avuto molti momenti in cui avrai dovuto riaccendere le centrali termoelettriche per sopperire ai cali.
Mi pare di capire che vendere alla rete sia una opzione che danneggia la rete mentre nella mia logica (da ignorante sia chiaro) avrei detto il contrario e cioè che per la rete era meglio avere chi vende energia piuttosto che chi se la accumula per se.
Va ricordato che l’Italia non è una persona ma l’unione dei 60 milioni di italiani, le fabbriche, le strutture pubbliche etc..
Sarebbe ora di pensare all’Italia intera prima che alle tasche del singolo perchè il problema attuale deriva dalla solita scarsa lungimiranza..
Anche oggi, di fronte ad un problema enorme, si evitano le soluzioni più corrette per non toccare i portafogli di alcuni gruppi e così facendo si accetta che la gente abbia danni enormi quando basterebbe un facile cambiamento per tagliare i costi senza far perdere soldi ma eliminando le speculazioni che stanno arricchendo alcuni a danno di tutti..
Per le pile basterebbe dire che se vuoi il 50% o il 110% (che è ridicolo) devi metter le pile
Non si può vedere un dispacciamento a 24 €/MWh sapendo di chi è la colpa è fare finta di niente.. ma al governo così fanno.. piuttosto aumentano i costi per la collettività .. mai evitare il problema se ci si può far spendere sopra dei soldi..
non ti offendere, ma non ho capito il senso del tuo discorso. sono d'accordo che in italia ci sia poca lungimiranza in campo energetico, ma quale sarebbe la soluzione che proponi?
obbligare chi fa ristrutturazioni ad avere un power wall in casa?
credo che aiuterebbe a stabilizzare i consumi della casa in oggetto, ma quale sarebbe l'effetto complessivo sulla rete? (posto che poi dovresti costruire batterie per milioni di abitazioni che non è proprio ad impatto zero come politica, e magari per averne un beneficio a livello di rete occorrerebbe effettuare delle pesanti modifiche infrastrutturali).
difatti non mi risulta che in nessun paese al mondo si stia percorrendo questa strada, correggimi se sbaglio.
quello che potrebbe essere fatto con gli accumuli chimici è più o meno quello che si fa già con i grandi accumuli che si affiancano alle centrali o ai grandi centri di produzione rinnovabile.
quel tipo di grande impianto è più semplice da integrare nella rete e può effettivamente portare vantaggi ed aiutare a stabilizzare il carico riducendo le piccole accensioni delle centrali termoelettriche dovute a rapide fluttuazioni.
ma neppure questi grandi accumuli possono garantire uno storage di più di qualche ora.
Mi pare di capire che vendere alla rete sia una opzione che danneggia la rete mentre nella mia logica (da ignorante sia chiaro) avrei detto il contrario e cioè che per la rete era meglio avere chi vende energia piuttosto che chi se la accumula per se.
non saprei dirtelo, perché molto immagino dipenda dai valori di scala complessivi. in sostanza se siamo in tanti a vendere energia alla "rete" oppure in pochi.
sarebbe comunque uno scenario abbastanza nuovo e da valutare bene in futuro.
che io sappia al momento attuale non viene fatto su larga scala in nessun paese.
Poi volevo chiederti che ne pensi dello scambio sul posto, mi sembra si stia parlando di toglierlo dopo il 2024, tu lo terresti o no? In Germania se non sbaglio non cel'hanno
lo scambio sul posto andrebbe mantenuto ma cambiato..
andrebbe ritrasformato con il vecchio sistema.
una volta era un vero "scambio" .. a seconda dell'ora in cui immettevi e dell'ora in cui richiedevi indietro l'energia aveva una valorizzazione in kWh e non in euro.. io toglierei la valorizzazione in euro..
se ti do un kWh in un ora in cui non mi serve te lo valorizzo 0,5 e lo mettiamo in un salvadanaio virtuale.. poi quando te lo do te lo restituisco a 0,5 .. ma se mi da un kWh in un ora importante te lo valorizzo 1,2 etc..
in questo modo si premia chi immette energia in ore piene e si penalizza chi immette energia in ore in cui c'è già un surplus incentivando le pile ma permettendo a chi non ha le pile di avere un tampone esterno (che però va remunerato)..
adesso da giugno cambi qualcosa (se le mie voci sono giuste) e forse qualcosa si apre.. novità dal lontano '90 .. che però erano state tolte da un ebete che fece la liberalizzazione nel 2000 e che adesso hanno scoperto che erano utili all'ora come lo sono oggi.. ma di più non posso dire..
Mi pare di capire che vendere alla rete sia una opzione che danneggia la rete mentre nella mia logica (da ignorante sia chiaro) avrei detto il contrario e cioè che per la rete era meglio avere chi vende energia piuttosto che chi se la accumula per se.
il problema non è che vendere danneggia o non danneggia.. è che vendere in certi momenti crea problemi.. vendere alla rete senza che la rete sappia quando e quanto danneggia.. etc.
per quello che uno accumula le proprie eccedenze e si toglie dall'equazione aiuta di più che se immette e preleva a seconda delle nuvole o del giorno/notte.
il problema è la programmabilità della curva.. più è difficile più è costoso.. e se non so se tu fra 2 minuti immetti o prelevi e come te altri 100 mila ecco che ho un problema.. ma se una nuvola non crea un calo nella produzione perchè è compensato dalle batterie allora certi transienti non sono più un problema etc.
è complicato..
obbligare chi fa ristrutturazioni ad avere un power wall in casa?
credo che aiuterebbe a stabilizzare i consumi della casa in oggetto, ma quale sarebbe l'effetto complessivo sulla rete? (posto che poi dovresti costruire batterie per milioni di abitazioni che non è proprio ad impatto zero come politica, e magari per averne un beneficio a livello di rete occorrerebbe effettuare delle pesanti modifiche infrastrutturali).
difatti non mi risulta che in nessun paese al mondo si stia percorrendo questa strada, correggimi se sbaglio.
quello che potrebbe essere fatto con gli accumuli chimici è più o meno quello che si fa già con i grandi accumuli che si affiancano alle centrali o ai grandi centri di produzione rinnovabile.
quel tipo di grande impianto è più semplice da integrare nella rete e può effettivamente portare vantaggi ed aiutare a stabilizzare il carico riducendo le piccole accensioni delle centrali termoelettriche dovute a rapide fluttuazioni.
ma neppure questi grandi accumuli possono garantire uno storage di più di qualche ora.
riduci il peso delle tue fluttuazioni prelievo/immissione sulla rete e quindi eviti problemi di dispacciamento se hai le pile.
il lavoro intelligente lo si fa sulle utenze distribuite e non sulle centrali perchè altrimenti la rete resta carica lo stesso..
è la centrale di produzione (l'impianto a tetto) il problema e quindi è li che va risolto anche perchè è li che c'è il reddito
è sbagliato dire io mi faccio l'impianto a tetto e ci guadagno soldi e tu mi risolvi il problema che ho creato alla rete.. è da ipocriti (italiani) ..
il problema non sono gli storage di qualche ora ma la nuvola che porta un condominio da immettere 5 kW in rete a prelevarne 20 kW con un delta di -25kW per un minuto e poi via di nuovo a immettere e poi altra nuvola etc.. questo lo deve risolvere il condominio non Terna .. è il condominio che ha peggiorato il dispacciamento e non capisco perchè io devo pagare il danno causato sotto forma di dispacciamento che passa da 5 €/MWh a 24 €/MWh in pochi anni..
suvvia.. cerchiamo di far sistemare il problema a chi 1. lo ha causato 2. ci guadagna anche soldi 3. ottiene pure una sovvenzione (110% o 50%) per avere un tornaconto..
in realtà capitano intere settimane o mesi con produzione eolica in forte calo.
anche la crisi energetica in inghilterra di Novembre è stata dovuta proprio a questo.
i dati di terna che citi riguardano la produzione e non il consumo, ciò significa che viene considerata tutta l'energia prodotta anche se non è stata consumata. questo comporta che non si consideri i casi in cui tali fonti energetiche producono ma i consumi sono inferiori e quindi tale energia viene scartata.
in questo video un professore del CRN propone degli scenari 100% rinnovabili per l'Italia basati su simulazioni accurate da dati forniti proprio da terna e cita anche la situazione tedesca come raffronto.
https://youtu.be/dX0_FDxcNlA
il video è molto lungo ma lo trovo molto interessante. riassumendo occorrerebbe circa 180% di fonti rinnovabili e contemporaneamente una quantità enorme di accumuli elettrici, perché in estate la produzione grazie al fotovoltaico sarebbe abbondante, ma in inverno sarebbe fortemente ridotta.
ogni paese a situazioni climatiche e geografiche diverse, L'Italia è abbastanza sfortunata riguardo al vento perché ci troviamo nel bacino mediterraneo che è chiuso e non presenta grandi zone ventose.
la condivisione delle batterie delle auto può dare un aiuto, ma tali batterie sono abbastanza piccole e soprattutto si presenterebbero due problemi. la necessità di ripensare e ristrutturare la rete elettrica nazionale perché possa reggere carichi distribuiti più pesanti ( e questo avrebbe un grande costo ambientale oltre che economico) e la necessità di non lasciare le macchine scariche alla mattina quando sarebbe necessario riprenderle per muoversi.
oltre a questo le batterie aiutano a stabilizzare i flussi nel breve periodo, si parla di poche ore anche nel caso degli enormi accumuli energetici prodotti da TESLA, ma quando il vento cala per una settimana cosa fai?
in queste settimane la Germania sta riaccendendo tutte le sue centrali a carbone perché non ha abbastanza GAS per sopperire alla mancanza di vento, eppure ha già più del 100% del suo fabbisogno teorico di Eolico installato.
però se il vento non tira per una settimana puoi avere anche il 300% del tuo fabbisogno di Eolico installato, comunque non produrrai niente e ci saranno poi momenti in cui produrrai troppo trovandoti costretto a buttare tale energia. poi magari facendo la media risulterà che hai prodotto stabilmente con le rinnovabili, ma comunque avrai avuto molti momenti in cui avrai dovuto riaccendere le centrali termoelettriche per sopperire ai cali.
Ma xké dobbiamo sforzarci di interpretare dati che vanno solo letti? Ribadisco che sono su base annua quindi dentro ci sono tutte le nuvolette o le settimane senza vento e i saldi mensili sono quelli che vedi. Se ti scarichi il mese di dicembre dell'anno precedente vedrai lo stesso andamento annuale e gli stessi saldi: la verità evidentemente è che il mix di produzione si compensa da solo. Ovvio che la rete va adeguata all'utilizzo delle batterie delle EV d cmq serviranno accumuli x stabilizzare ed in generale la rete dovrà diventare più smart x bilanciare al meglio la produzione variabile e il carico ma è fattibile ..se si iniziasse ad installarle ste rinnovabili. Poi ti ricordo che non si parla di 100% rinnovabile, x il 2030 mi sembra che la soglia sia 70%. Quindi c'è tempo e modo per introdurre i cambiamenti necessari..
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