Microlino Pioneer Series: in arrivo 999 esemplari per la microcar elettrica dal design incredibile
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 15 Maggio 2022, alle 11:31 nel canale Auto Elettriche
Una piccola auto elettrica dalle fattezze ''tenere'' che ha fatto il suo debutto al Salone di Monaco lo scorso anno e che verrà prodotta in edizione limitata in 999 esemplari. Una minicar per la città che fa del design e non solo un'arma vincente per i pochi fortunati che potranno averla.
57 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopersonalmente penso sia questa la direzione da prendere
Ma vuoi mettere girare in città con l'X3 M nuovo di pacca?
Cioè, ne esci morto, e ok, ma per estrarre la salma devono per forza tagliare tutto immagino
personalmente penso sia questa la direzione da prendere
io, che vivo a Milano, uso per quanto possibile i mezzi pubblici e limito al minimo l'utilizzo della mia auto (che è in un box, non in strada).
Temo però che persone come Sala (attuale sindaco) pensino che sia sufficiente mettere nero su bianco certi obblighi (o divieti) per far diventare Milano la nuova Amsterdam, o Copenhagen.
Di questo passo si cercherà di rendere la vita impossibile a chi usa l'auto. Ti faccio pagare le tasse per il possesso, ti ammazzo coi costi del carburante, poi non ti faccio circolare in mezza città se non a pagamento e se hai una macchina con più di 5 anni ti impedisco proprio di circolare. Ti impedisco inoltre di parcheggiare, e dove si può ti faccio spendere un botto.
A mio parere invece andrebbero resi più convenienti i mezzi pubblici, così da rendere ovvio (per quanto possibile) il fatto di sceglierli al posto dell'auto.
Poi ci sarà sempre qualcuno che usa il SUV per andare a prendere il pane a 200 metri da casa, ma per quelli ci sarà tempo per intervenire...
Cioè, ne esci morto, e ok, ma per estrarre la salma devono per forza tagliare tutto immagino
è di plastica, è sufficiente tirare forte il tettuccio per aprirla
Temo però che persone come Sala (attuale sindaco) pensino che sia sufficiente mettere nero su bianco certi obblighi (o divieti) per far diventare Milano la nuova Amsterdam, o Copenhagen.
Di questo passo si cercherà di rendere la vita impossibile a chi usa l'auto. Ti faccio pagare le tasse per il possesso, ti ammazzo coi costi del carburante, poi non ti faccio circolare in mezza città se non a pagamento e se hai una macchina con più di 5 anni ti impedisco proprio di circolare. Ti impedisco inoltre di parcheggiare, e dove si può ti faccio spendere un botto.
A mio parere invece andrebbero resi più convenienti i mezzi pubblici, così da rendere ovvio (per quanto possibile) il fatto di sceglierli al posto dell'auto.
Poi ci sarà sempre qualcuno che usa il SUV per andare a prendere il pane a 200 metri da casa, ma per quelli ci sarà tempo per intervenire...
Concordo al 100%, dipende anche dove si vive dove sto io non ci sono molti mezzi ma parliamo di una provincia, è tutto in piano e ci si può tranquillamente muovere in ebike o con una AMI, per esempio.
chiaro che tra città, provincia e paeselli l'approccio deve essere diverso.
A Milano (ma anche Roma, Torino, Bari ecc.) vale il discorso della mobilità condivisa, mentre nel paesello probabilmente non c'è il problema del sovraffollamento delle auto e la necessità di muoversi in autonomia supera i limiti imposti alla viabilità.
Per esempio, la mia compagna non ha la patente: quando abbiamo cercato casa, abbiamo escluso la possibilità di vivere fuori Milano perché altrimenti sarebbe stata vincolata alla mia disponibilità di portarla in giro (o sarebbe stata "ostaggio" di Trenord, ancora peggio). Fermo restando che per lavoro le capitava di andare a conferenze di sera, e quando esci i mezzi sono pochi e un taxi Milano su Milano è un conto, mentre Milano verso un comune a 30 km nell'interland è una spesa eccessiva.
A Milano (ma anche Roma, Torino, Bari ecc.) vale il discorso della mobilità condivisa, mentre nel paesello probabilmente non c'è il problema del sovraffollamento delle auto e la necessità di muoversi in autonomia supera i limiti imposti alla viabilità.
Per esempio, la mia compagna non ha la patente: quando abbiamo cercato casa, abbiamo escluso la possibilità di vivere fuori Milano perché altrimenti sarebbe stata vincolata alla mia disponibilità di portarla in giro (o sarebbe stata "ostaggio" di Trenord, ancora peggio). Fermo restando che per lavoro le capitava di andare a conferenze di sera, e quando esci i mezzi sono pochi e un taxi Milano su Milano è un conto, mentre Milano verso un comune a 30 km nell'interland è una spesa eccessiva.
Assolutamente d'accordo, mettiamoci poi il pressappochismo italiano e viene fuori un bel casino.
La mobilità cittadina beneficerebbe molto di questo tipo di auto al netto del fatto che serve un'infrastruttura all'altezza.
Sia la AMI che la microlino non sono male ma per le mie esigenze cmq andrei sulla spring, mi servono almeno 3 posti.
La cosa positiva è che c'è interesse e ricirca, vedrai che dai e dai una soluzione buona a un prezzo decente verrà fuori.
Questa è una frase ricorrente che, mi dispiace, è pura e semplice utopia.
E' una fantasia, una cosa irrealizzabile.
Il mezzo PUBBLICO in quanto tale ha percorsi predeterminati e degli orari, è lento, è sporco, è pieno di gente.
Per contro l'auto privata è sempre pronta, sempre disponibile, è solo tua e ci metti tutti i caxxi tuoi, ti porta ovunque senza cambi e senza orari.
L'auto provata batte mezzo pubblico cento a uno. Sarà sempre così.
L'unica svolta la avremo quando il mezzo pubblico di superficie verrà rimpiazzato dall'auto pubblica a guida autonoma che come un taxi ti porta ovunque a qualsiasi ora.
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