LeapmotorStellantis
Leapmotor, è partita la prima nave con le auto cinesi vendute in Europa da Stellantis
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 31 Luglio 2024, alle 08:57 nel canale Auto ElettricheInizia così in modo concreto l'operatività della joint venture tra Leapmotor e Stellantis. In arrivo una nave con i primi due modelli per l'Europa
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAffondate quella nave!
Basterebbe che un marinaio a bordo cambiasse la bandiera cinese con una occidentale in modo da suscitare le ire locali degli houthi o yemenity muniti di missili... e munire il marinaio di un motocanotto per fuggire facendo affondare il bastimento carico di novità cinesi
Almeno il doppio (cit)
ps: proprio mentre cercavo aggiornamenti ho letto che la cessione è stata fatta, a un Fondo...avrei preferito un partner industriale.
Sicuramente Stellantis l'ha venduta a un fondo per garantire migliori investimenti futuri all'azienda, non per staccare un maggior dividendo agli azionisti no no 😂 Comunque Stellantis poteva rendere tranquillamente COMAU indipendente conservandone le quote e facendo sì che si autosostenesse, invece hanno preferito fare cassa subito, come quando hanno venduto la Marelli e poi vanno a farsi produrre le cose dai fornitori terzi e se le fanno progettare da Bosch. Io ormai sono senza parole.
Per rimanere competitivi ci sono miliardi di investimenti da fare, da sola non si autososterrebbe nemmeno se il cda si mettesse a starnutire biglietti da 500.
Evidentemente costa meno far fare un progetto a Bosch, che ha una struttura coi controcoioni, piuttosto che mantenere un ufficio apposta e spendere poi nell'industrializzazione del progetto (ad esempio il common rail).
Poi nel mentre vendono la Comau, che bella presa in giro.
La vendita di COMAU è un vero e proprio delitto... Vediamo se finalmente l'Italia saprà proteggere i suoi pochi gioielli rimasti.
Ricordiamo le scomparse eccellenti: Olivetti, Montedison, TIM ( infrastruttura di rete TIM NetCo, ex Telecom Italia, ceduta a KKR che immediatamente l'ha affitta a 2 MLD di Euro all'anno ), Breda Costruzioni Ferroviarie ( acquistata da Alstom ), TIBB ( diventata Bombardier ), Magneti Marelli....
Ricordiamo le scomparse eccellenti: Olivetti, Montedison, TIM ( infrastruttura di rete TIM NetCo, ex Telecom Italia, ceduta a KKR che immediatamente l'ha affitta a 2 MLD di Euro all'anno ), Breda Costruzioni Ferroviarie ( acquistata da Alstom ), TIBB ( diventata Bombardier ), Magneti Marelli....
Sarebbe un grandissimo peccato. COMAU è una bella realtà che produce robot anche competitivi. Quando vidi in anteprima Aura qualche anno fa era impressionante...
Evidentemente costa meno far fare un progetto a Bosch, che ha una struttura coi controcoioni, piuttosto che mantenere un ufficio apposta e spendere poi nell'industrializzazione del progetto (ad esempio il common rail).
Entrambi i vostri scenari sono possibili. Non sapendo quanti miliardi da investire siano necessari e non conoscendo i miliardi a disposizione di FCA (per la questione Magneti Marelli) e di Stellantis (per la questione COMAU) è difficile dare giudizi.
Però una delle poche certezze è che gli Agnelli nel 2022-2023 hanno comprato il 15% di Philips per 2,6 miliardi (attiva soprattutto nell'elettronica medicale) e hanno investito un altro miliardo in altre 2 aziende nel settore medico. Più probabilmente altri investimenti miliardari che io non conosco. Ovviamente non c'entrano un tubo con il settore auto e questo mi fa credere che gli Agnelli di oggi siano soprattutto degli investitori finanziari e non più degli imprenditori come le passate generazioni degli Agnelli (nel bene e nel male perché fecero anche parecchi errori). Oggi con la finanza e qualche miliardo da investire si possono fare tanti soldi, con meno fatica e con meno rischi perché si può diversificare facilmente.
Per il common-rail degli anni novanta, forse Fiat non aveva la capacità di industrializzazione o forse non aveva capito che tesoro aveva tra le mani. Se avesse saputo che 15-20 anni dopo oltre metà delle auto in Europa avrebbero avuto un motore diesel, avrebbe fatto la stessa scelta? Secondo me anni dopo si è mangiata le palle...
Però una delle poche certezze è che gli Agnelli nel 2022-2023 hanno comprato il 15% di Philips per 2,6 miliardi (attiva soprattutto nell'elettronica medicale) e hanno investito un altro miliardo in altre 2 aziende nel settore medico. Più probabilmente altri investimenti miliardari che io non conosco. Ovviamente non c'entrano un tubo con il settore auto e questo mi fa credere che gli Agnelli di oggi siano soprattutto degli investitori finanziari e non più degli imprenditori come le passate generazioni degli Agnelli (nel bene e nel male perché fecero anche parecchi errori). Oggi con la finanza e qualche miliardo da investire si possono fare tanti soldi, con meno fatica e con meno rischi perché si può diversificare facilmente.
Per il common-rail degli anni novanta, forse Fiat non aveva la capacità di industrializzazione o forse non aveva capito che tesoro aveva tra le mani. Se avesse saputo che 15-20 anni dopo oltre metà delle auto in Europa avrebbero avuto un motore diesel, avrebbe fatto la stessa scelta? Secondo me anni dopo si è mangiata le palle...
C'è un problema di dimensioni, di economie di scala, di ricerca sempre più costosa, qui lo spiega abbastanza bene e c'è anche l'esempio del common rail.
https://www.economyup.it/automotive...ssere-italiano/
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".