LeapmotorStellantis
Leapmotor, è partita la prima nave con le auto cinesi vendute in Europa da Stellantis
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 31 Luglio 2024, alle 08:57 nel canale Auto ElettricheInizia così in modo concreto l'operatività della joint venture tra Leapmotor e Stellantis. In arrivo una nave con i primi due modelli per l'Europa
21 Commenti
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Ma io sono d'accordo con ciò che affermi e che è anche scritto nell'articolo. Sicuramente Comau è piccola e ci vogliono tanti soldi. Però invece Stellantis non è piccola. Bisognerebbe capire perché FCA pre-Stellantis (che quindi era ben più piccola di oggi) l'ha tenuta per anni invece di venderla già da tempo. Forse ha anche bisogno di monetizzare per avere capitali freschi. O forse con Stellantis, la Comau non serviva più. Comunque difficile dare giudizi certi non sapendo le cifre in gioco, la loro situazione finanziaria e i loro piani a lungo termine.
Conosco la storia del common-rail. Un mio prof all'università ci raccontò che aveva parlato anni addietro con un dirigente Fiat che gli confermò che il brevetto common-rail fu venduto perché industrializzarlo sarebbe stato troppo costoso. Ovviamente quando si prendono tali decisioni si fanno delle analisi costi-benefici. Difficile stimare stimare entrambi ma probabilmente i benefici furono largamente sottostimati perché credo che a metà anni novanta nessuno si immaginasse che 15-20 anni dopo, oltre metà delle auto in Europa sarebbero state diesel. Certo, mi rendo conto che con il senno di poi è tutto facile. Ma la Fiat veramente non aveva altra scelta o forse non credeva abbastanza nel common-rail? (un po' come Marchionne, sbagliando, non credeva alle ibride e alle elettriche). Non lo sapremo mai.
Quando però vedo che la famiglia Agnelli nel giro di 1-2 anni ha investito almeno (forse anche più 3,6 miliardi in aziende del settore medico, allora penso che manchi anche la volontà (e non solo la capacità di investire nell'industria auto.
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