Le auto elettriche in Germania superano il milione, un aumento del 63%
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 03 Marzo 2023, alle 12:36 nel canale Auto ElettricheI numeri ufficiali delle immatricolazioni parlano di più di un milione di auto elettriche nel Paese, una crescita che continua senza sosta
97 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnche perche i veri ecologisti sanno che il litio non è ecologico . Ma per niente.
Basta vedere quanta CO2 produce l'EU derivante dalle auto rispetto alle emissioni totali di Co2 resto del mondo per capire che questo provvedimento ha poco a che vedere con l'ecologia.
Il trasporto in Europa ha emesso il 0,825 gt (miliardi di tonnellate) di CO2 nel 2019.
Secondo il parlamento Europeo le auto pesano da sole il 60,7% ovvero 0,501 gt.
Ma quanta CO2 si produce nel mondo? Il Parlamento Europeo non lo dice tocca prendere i dati IEA sono 33 gt. Vuol dire che le emissioni degli autoveicoli europei se azzerati magicamente pesano solo il 2,5% del totale e anche senza fare NULLA scenderebbero comunque con la sostituzione degli attuali veicoli vecchi con ICE più moderni.
Valore che viene compensato dalla crescita delle emissioni degli altri paesi...
Change in energy related CO2 emissions by region, 2018-2019
Link ad immagine (click per visualizzarla)
https://www.iea.org/data-and-statis...egion-2018-2019
Ma di che parliamo...
Devi vedere però quanti anni saranno necessari a superare questi limiti e a quale costo, perché il problema è tutto lì, se tra 5 anni (tempo a caso) questi "problemi" saranno solo un ricordo lontano è un conto, se invece sei in stallo, nel senso che stai ancora facendo ricerche su più fronti per trovare qualcosa per superare questi limiti, ne è un altro.
Poi vabbè, con tempo infinito tutto si risolve, ma se metti paletti devi anche forzare i tempi, e forzare i tempi vuol dire investire molto denaro...denaro che mi sembra di capire né gli stati europei, né tantomeno le case automobilistiche, hanno intenzione di tirare fuori...ovvio che ora a 12 anni dalla scadenza, con niente di realmente pronto e con l'industria automobilistica europea in affanno, è impensabile mettere paletti...o almeno non così stringenti.
Verissimo ma non è questo quello su cui volevo porre l'attenzione.
La chiave è la pianificazione a lungo termine, non come la si realizza. La Cina ha sfruttato le "falle" del sistema e si è mossa come hai descritto. L'Europa potrebbe scegliere una strada differente, che potrebbe rivelarsi più e meno efficace, l'importante è che lo si faccia e non si pensi che le cose si sistemeranno da sole, errore come tu stesso scrivi già fatto in passato.
A poco ti serve l'eccellenza in un ambito destinato a tramontare.
Parli di chiusura artificiale, ma non sono d'accordo. La chiusura di quel mercato avverrà in modo molto naturale, forse persino in anticipo rispetto al 2035. Ma porre una data di riferimento serve per far muovere gli investimenti nella direzione giusta, la storia è piena di aziende che primeggiavano in una tecnologia vecchia e sono fallite perchè hanno cercato di mantenere quella posizione di rendita anziché innovare per tempo, lasciando ai nuovi concorrenti gli spazi di mercato che avrebbero potuto occupare loro.
Il provvedimento del 2035 non impone a nessun cittadino di cambiare auto, questo invece lo farebbe, creando al contempo in un attimo una marea di "spazzatura" (ci vorrebbe una filiera del riciclo come si deve, ma ha senso metterla in piedi per una tecnologia morente?).
Se facessero una cosa del genere, allora si ci sarebbe la rivolta popolare.
Il tempo necessario è anche legato agli investimenti su queste tecnologie: se il denaro si sposta verso di esse, questi traguardi verranno raggiunti prima. La scadenza del 2035 serve anche a questo.
E, bada bene, anche questa è una gara. I primi che arriveranno si copriranno d'oro e da loro dipenderanno gli altri.
Certo, per il 2035 voglio ben sperare che questi problemi siano in buona parte ridimensionati, perché se tutti dovranno comprare auto elettriche allora queste dovranno essere adatte a tutti gli utilizzi, cosa che oggi sono ben lontane dall'essere. Se così non dovesse essere potrebbero decidere di rimandare, ma a quel punto poco importa, avranno già raggiunto lo scopo.
Certo, per il 2035 voglio ben sperare che questi problemi siano in buona parte ridimensionati, perché se tutti dovranno comprare auto elettriche allora queste dovranno essere adatte a tutti gli utilizzi, cosa che oggi sono ben lontane dall'essere. Se così non dovesse essere potrebbero decidere di rimandare, ma a quel punto poco importa, avranno già raggiunto lo scopo.
Sicuramente saranno migliorate , avremo cariche rapide nei distributori , e colonnine a portata di tutti.
Ma rimane cmq un mezzo che deve essere caricato giornalmente , è come se tu mettessi benzina ogni giorno , e fossi costretto a spendere 10000 euro per cambiare la cinghia di distribuzione dopo 8 anni ( paragone alla batteria) .
Non saresti scoglionato?
E cmq anche se passasse la normativa ci saranno propoghe su proroghe per cause tecniche un po come su tante cose.
E, bada bene, anche questa è una gara. I primi che arriveranno si copriranno d'oro e da loro dipenderanno gli altri.
Certo, per il 2035 voglio ben sperare che questi problemi siano in buona parte ridimensionati, perché se tutti dovranno comprare auto elettriche allora queste dovranno essere adatte a tutti gli utilizzi, cosa che oggi sono ben lontane dall'essere. Se così non dovesse essere potrebbero decidere di rimandare, ma a quel punto poco importa, avranno già raggiunto lo scopo.
Il tempo necessario è anche legato al punto di partenza, se leggi online è pieno di notizie su fantomatici "pieni" (fino all'80% della carica) in 5 minuti...ma o sono tecnologie che sta sperimentando la nasa e che potrebbero essere impiegate in futuro su qualche veicolo spaziale, o sono ricerche scientifiche dove a stento c'è un prototipo, ora a me non sembra che i produttori di automobili siano così propensi a investire soldi a pioggia per ricerche di questo tipo, mi sembra invece siano più propensi a elemosinare soldi dagli stati europei perché loro questa transizione non la vogliono pagare...se nessuno dei due vuole investire di certo la transizione ecologica a costo zero non si fa.
A me sembra che chi ragione così sappia poco di come funzionano le aziende.
Tirare fuori dal cilindro una data senza alcun senso, visto che il net-zero europeo e al 2050, significa distorcere il mercato e mettere la politica a capo delle imprese.
Le imprese conoscono meglio della politica le condizioni del mercato e le sue prospettive.
E' possibile che molte decidano semplicemente di NON investire in quel settore perchè non ne vedono i presupposti ma non perchè sono ciechi ma semplicemente perchè si vuole rincorrere un mercato drogato dalle sovvenzioni pubbliche cinesi fin dall'inizio. Ora si chiede alle aziende di correre mettendo sul tavolo investimenti enormi tutti privati?
Non ha senso. O ci si mette sullo stesso piano della Cina e si mettono i soldi sul tavolo oppure si lascia fare al mercato.
Mettere una scadenza troppo vicina e non mettere un euro sul tavolo puo' semplicemente far gettare la spugna prima del tempo a molti che ora producono per il settore ICE
Se facessero una cosa del genere, allora si ci sarebbe la rivolta popolare.
In dieci anni le auto più inquinanti andrebbero comunque naturalmente a sparire.
E, bada bene, anche questa è una gara. I primi che arriveranno si copriranno d'oro e da loro dipenderanno gli altri.
Certo, per il 2035 voglio ben sperare che questi problemi siano in buona parte ridimensionati, perché se tutti dovranno comprare auto elettriche allora queste dovranno essere adatte a tutti gli utilizzi, cosa che oggi sono ben lontane dall'essere. Se così non dovesse essere potrebbero decidere di rimandare, ma a quel punto poco importa, avranno già raggiunto lo scopo.
La gara è già partita e probabilmente già persa sulle auto di fascia più bassa dove ti serve un economia di scala per offrire costi bassi. Qui si lotterà per il mercato di fascia alta e per le batterie che hanno impieghi che trascendono le auto.
Le pianificazioni in stile sovietico sono venire a casa tua con una bella improvvisata la domenica mattina, pensi siano i geova e invece sono loro che ti spaccano le ginocchia con una mazza e, se non è elettrica, ti portano via l'automobile. Non sono avvisarti su cosa i produttori potranno o non potranno vendere con dodici anni di anticipo.
L'ecologismo ideologico allo champagne è comunque diffuso se legge questo forum.
Diversamente dovranno combattere con trovare parcheggio , colonnina e sopratutto spendere ancora di più per l'auto perche gli incentivi che danno adesso diventerebbero oltre che inutili , insostenibili.
Poi che nel mezzo ci sia qualche fanatico ci sta.
Anche perche i veri ecologisti sanno che il litio non è ecologico . Ma per niente.
Parere personale ma avete una visione che definire distorta mi pare poco. Voi date del fanatico se qualcuno che vi facesse notare le seguenti cose?[LIST=1]
[*]L'impatto dell'estrazione del litio è pari a quello di tante altre materie minerarie comuni come ferro, nichel, fosforo e certamente di gran lunga minore in confronto al petrolio.
[*]L'uso di un BEV al posto di un veicolo con ICE fa risparmiare l'estrazione di una grossa quota di petrolio, perché lo ripeto si può banalmente provare che l'energia buttata via da un ICE per fare la stessa cosa è quasi il triplo.
[*]Gli incentivi in Italia vengono dati per rottamare auto con oltre 15 anni di vita e vengono ogni anno consumati principalmente solo quelli messi per gli HEV che tra l'altro consentono di acquistare auto più costose di quelli messi per i BEV che continuano ad avanzare per una diffidenza più unica che rara nel panorama europeo.
[/LIST]
La figura del fanatico secondo me la fa chi anche messo di fronte ai dati non li accetta.
Ma rimane cmq un mezzo che deve essere caricato giornalmente , è come se tu mettessi benzina ogni giorno , e fossi costretto a spendere 10000 euro per cambiare la cinghia di distribuzione dopo 8 anni ( paragone alla batteria) .
Non saresti scoglionato?
E cmq anche se passasse la normativa ci saranno propoghe su proroghe per cause tecniche un po come su tante cose.
Mi dici se il cittadino medio italiano fa da 200 a 300 km al giorno? Se la risposta è no, stai affermando falsamente che si debba caricare una volta al giorno: io lo faccio una volta a settimana. Le statistiche degli utilizzatori ci sono ma ovviamente chi ha pregiudizi non le cerca e scrive falsità.
Hai la minima idea del degrado di una batteria per trazione? Se la risposta è no, stai affermando falsamente che si debba spendere 10000 € dopo 8 anni: io dopo 20'000 km e un anno ho a malapena misurato 0,3% di degrado. Le statistiche degli utilizzatori ci sono ma ovviamente chi ha pregiudizi non le cerca e scrive falsità.
Perfettamente d'accordo con questa tua analisi.
Ti pongo il seguente esercizio volutamente semplificato, come risolveresti invece la situazione tu?
[LIST=1]
[*] Sei la nazione che definisce in gran parte cosa si acquista sul mercato se gli altri vogliono produrre per te devono sottostare ai tuoi regolamenti e tanti producono per te.
[*] L'andamento dell'inquinamento che produci oggi è in continuo calo ma nei precedenti 300 anni eri praticamente il solo ad inquinare e quindi il tuo impatto non è stato proprio una piuma come ti piacerebbe dire oggi.
[*] Ci si è accorti che il tuo inquinamento passato e quello presente di te e tutte le altre nazioni sta rischiando di creare grandissimi costi in futuro e siete tutti sulla stessa barca.
[*] Le nazioni che oggi inquinano più di te lo hanno iniziato a fare sensibilmente 50 anni fa e si ricordano dei 300 anni prima quindi non è una passeggiata convincerle che dovrebbero tagliare il loro inquinamento.
[*] Puoi provare a dare un segnale forte ma principalmente simbolico affermando che sul tuo mercato non sarà più possibile vendere cose che continuano aumentano l'inquinamento nella speranza che i fatti valgano più della diplomazia.
[/LIST]
Ora dopo che avrò ascoltato il tuo punto di vista, ti chiedo anche un altra cosa: alla politica che è contraria nel dare un tale segnale a cosa serve fare tanto baccano su una scadenza simbolica a 13 anni nel futuro quando nei 12 mesi precedenti il più grosso problema da risolvere era calmierare il prezzo dei combustibili fossili? Solo io ci vedo un capro espiatorio (guarda caso eliminato lo sconto sulle accise poco prima di mettersi ad alzare la voce) per fare dimenticare che non si vogliono dare soluzioni concrete nel breve termine? Sono disposto a cambiare il mio punto di vista.
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