Toyota
La Toyota Mirai batte tutti i record per un veicolo a idrogeno: ha percorso 1.000 km
di Rosario Grasso pubblicata il 01 Giugno 2021, alle 10:01 nel canale Auto Elettriche
Toyota continua i suoi investimenti e la sua sperimentazione sulle alimentazioni a idrogeno. La sua ammiraglia a celle a combustibile a idrogeno, giunta alla seconda generazione, ha infranto un altro record
57 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLo stesso varrebbe per l'idrogeno, ovviamente, chiunque "vinca" la corsa secondo me poi dovrà pagare pegno...
Premesso che anche il costo del kWh dipende dal contratto che hai, ho trovato online che il costo medio è 0,0625€.
Quindi facendo due calcoli:
50/0,0625=800
800*5 (voglio essere pessimista e peggiorare il dato) = 4.000
Quindi anche stando pessimisti e mettendo 5 Km/kWh percorri con la stessa spesa il quadruplo dei Km.
Se anche ritieni troppo ottimista il costo del kWh pur raddoppiandolo comunque percorreresti il doppio dei Km e ripeto avresti il raddoppio del prezzo del kWh e una percorrenza arrotondata in maniera pessimistica. Insomma per farla breve per quanto puoi prendere i dati con le molle l'elettrico è talmente conveniente già oggi rispetto all'idrogeno che non c'è proprio paragone.
Non ha proprio senso.
Le colonnine le vedo come la tanica d'emergenza per la macchina a benzina se proprio non hai altra scelta.
Io non ho una macchina elettrica ma se dovessi immaginare il suo uso direi che la ricarica si fa a casa solo se fai poca strada ogni giorno, hai un garage, hai una elettrica che consuma poco (non un SUV) e se fai il pendolare. Di domenica forse dovrai usare le colonnine o di sabato, quando magari decidi di farti un viaggetto al mare o in montagna o al lago. Se ti fai 300 km è poi difficile ricaricarla a casa, ci vuole troppo tempo, quindi dovrai per forza di cosa usare le colonnine appena fai qualche km in più. Questo è quel che immagino non avendo una auto elettrica.
Lo stesso varrebbe per l'idrogeno, ovviamente, chiunque "vinca" la corsa secondo me poi dovrà pagare pegno...
Segnalo che nel post che hai quotato in cui si dice:
è un dato completamente sballato, nessuno utente consumer paga in Italia 6 centesimi di euro al kWh. Io e penso pure tu hai una bolletta che ti arriva a casa e se fai la divisione tra il prezzo che paghi e i kilowattora consumati ti vengono fuori 20-21 centesimi al kWh.
Toyota non piace a tanti
Molti hanno sostenuto fino a ieri che Toyota era nemica dell'elettrico e delle celle a combustibile perché non capace di produrre stando al passo... Mi sa che invece le critiche a un brusco passaggio all'elettrico da parte dei vertici di Toyota siano state un voler mettere le mani avanti, visto che presto capiremo se ci sono anche lati antiecologici di una eventuale brusca transizione, se troppo veloce, fra problemi per le materie prime, la produzione di energia (per produrre direttamente elettricità o prima idrogeno) e smaltimento del vecchio parco auto.Purtroppo molti pensano solo alla "puzza" dell'endotermico e non alla "puzza" dello smaltimernto di auto perfettamente funzionanti. Ottima cosa la transizione, ma con criterio, spero, visto che la tecnologia ci mostra di essere sempre più all'altezza, ma se a muovere il cambiamento è il consumismo, interessato al marketing (anche "green"
devo ammettere che 50 euro per 1.000 km mi sta bene visto che posso fare rifornimento in 5 minuti..
Il problema è dove trovo o distributori.. ma spero che queste vetture pendano piede perchè queste sono una soluzione
Allo stesso modo un agente di commercio ad esempio che fa non va più dai clienti che abitano in zone di campagna perché non trova distributori?
I distributori di idrogeno verranno installati sicuramente sulle direttrici principali o in prossimità di esse e comunque intorno a grandi centri urbani dove c'è la massa e dove c'è il viavai di veicoli che possono permetterne il sostentamento. Certo non apriranno sulle strade del Gennargentu
Con un auto ad idrogeno ci fai mediamente 800km (i 1000 dell'articolo sono impensabili viaggiando con un "piede normale"
Purtroppo molti pensano solo alla "puzza" dell'endotermico e non alla "puzza" dello smaltimernto di auto perfettamente funzionanti. Ottima cosa la transizione, ma con criterio, spero, visto che la tecnologia ci mostra di essere sempre più all'altezza, ma se a muovere il cambiamento è il consumismo, interessato al marketing (anche "green"
Perchè secondo te in quanti anni potrebbe avvenire la transizione, a elettrico o idrogeno, o entrambi?
Per rendere l'idea, dalle prime auto Euro 0 alle euro 6 ci sono voluti 18 anni.
Per avere il 15% di auto elettriche/plugin circolanti in Europa ci sono voluti almeno 15-20 anni.
Anche bloccando nel 2030-2035 la vendita di auto endotermiche, per avere un parco auto circolante principalmente ad emissioni, ci vorrà molto tempo.
Quando i primi diesel/benzina Euro 6 avranno raggiunto i 20 anni di vita.
Con un auto ad idrogeno ci fai mediamente 800km (i 1000 dell'articolo sono impensabili viaggiando con un "piede normale"
Con l'auto ad idrogeno NON fai mediamente 800 Km.
Sono auto che dichiarano un WLTP di 650 Km, il che si traduce in 550-600 Km nell'uso reale (cerca i test drive della Nexo e della Mirai)
Non ha proprio senso.
Le colonnine le vedo come la tanica d'emergenza per la macchina a benzina se proprio non hai altra scelta.
un'auto full elettrica a casa NON la carichi, devi farti installare una colonnina dedicata a cifre folli
Idrogeno Vettore non energia
Credo che si stia facendo confusione:1. L'idrogeno è un vettore non una fonte di energia, quindi, deve essere rapportato alle batterie a litio e alla loro efficienza e non all’energia. Sono quindi uno strumento per lo stoccaggio dell’energia.
2. Più che il bilancio economico dovuto all'uso dell'idrogeno si dovrebbe fare un bilancio energetico. Se in termini di efficienza si stocca più facilmente l'energia sottoforma di idrogeno che nelle batterie a litio è evidente che è una tecnologia migliore e più ecologica; per produrre le batterie si realizzano processi talmente inquinanti che non le produciamo in Europa bensì in Cina. (La Cina ha una normativa ambientale permissiva che permette la produzione industriale di batterie a litio).
Senza parlare dell’inquinamento prodotto in fase di dismissione delle stesse batterie a litio.
3. Immaginate distributori di idrogeno che producono localmente, magari tramite l'elettrolisi idrogeno. Nessun costo o impatto ambientale dovuto al trasporto, nessun rischio. (Ricordiamo che per produzione si intende la conservazione dell’energia che viene quindi trasformata da energia elettrica a energia di tipo chimico)
Il costo elevato è dovuto all'uso limitato ma se da un punto di vista di bilancio energetico e ciclo di vita delle celle fosse confermata la convenienza stiate certi che anche dal punto di vista economico i prezzi saranno rimodulati.
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