Rete e Energia

Anche la Corea del Sud a rischio blackout: il difficile rapporto tra reti tradizionali e fonti rinnovabili

di pubblicata il , alle 11:11 nel canale Energie Rinnovabili Anche la Corea del Sud a rischio blackout: il difficile rapporto tra reti tradizionali e fonti rinnovabili

Il problema nasce dal fatto che, con la domanda di energia ridotta in primavera, non è più sufficiente limitare la produzione delle centrali a combustibili fossili, rendendo necessaria la sospensione anche degli impianti solari privati per evitare blackout o danni alla rete

 

Il blackout che ha colpito la Spagna alla fine del mese di aprile ha riportato agli onori della cronaca il difficile rapporto tra le reti di produzione e distribuzione dell'energia classiche e centralizzate e il moderno panorama fatto di molti siti di microgenerazione attraverso fonti rinnovabili. Il bilanciamento della rete in condizioni di forte fluttuazione della produzione decentralizzata è la grande sfida attuale e al momento è forse uno dei più grandi freni all'ulteriore estensione della produzione di energia tramite fonti rinnovabili, quali il fotovoltaico e l'eolico. A confermarlo è anche il caso della Corea del Sud (Paese che è uno dei maggiori utilizzatori di energia nucleare al mondo, con 25 impianti attivi). Il gestore della rete, nella scorsa primavera 2025, si è trovato ad adottare misure di sospensione forzata della produzione di energia solare in media ogni tre giorni durante i 93 giorni della stagione, a causa del rischio di sovraccarico della rete elettrica dovuto all'eccesso di offerta energetica in un periodo di bassa domanda e lunghe ore di luce solare.

Pannelli SOLARI

Secondo i dati del Korea Power Exchange, nei giorni della stagione primaverile a basso carico (dal 1° marzo al 1° giugno 2025), sono stati emessi ordini di limitazione della produzione per 30 giorni, colpendo principalmente piccoli impianti solari non centrali con capacità fino a 20 MW, gestiti da operatori privati in aree rurali e insulari. Nel periodo primaverile, con i riscaldamenti spenti e i sistemi di condizionamento non ancora attivi a causa delle temperature miti, la rete ha dovuto fronteggiare un eccesso di produzione, sia per la scarsa domanda, sia per la crescita delle ore di esposizione dei pannelli solari.

Il problema nasce dal fatto che, con la domanda di energia ridotta in primavera, non è più sufficiente limitare la produzione delle centrali a combustibili fossili, rendendo necessaria la sospensione anche degli impianti solari privati per evitare blackout o danni alla rete: i piccoli impianti sono, quindi, diventati il fulcro delle restrizioni, che sono aumentate di 15 volte rispetto a due anni fa. Si teme che, senza adeguati sistemi di accumulo energetico (ESS) e infrastrutture di rete, la Corea possa affrontare situazioni simili a quelle della Spagna, che ha subito blackout dopo un rapido aumento della quota di energie rinnovabili senza preparazione adeguata.

Gli esperti, come il professor Jung Dong-wook della Chung-Ang University, sottolineano la necessità di preparare soluzioni efficaci per la gestione della rete elettrica, in modo da integrare in modo sicuro e stabile la crescente capacità solare del Paese: tra questi figurano sicuramente anche i sistemi di accumulo, che sono la strada più semplice per fronteggiare le fluttuazioni di sistemi a scarsa inerzia come il fotovoltaico e l'eolico. Sul tema vi lasciamo questo interessante video, che spiega bene quale sia il problema che le reti attuali devono affrontare di fronte alla crescita della produzione elettrica tramite fonti rinnovabili.

17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
ninja75001 Luglio 2025, 11:15 #1
quindi che senso hanno queste centinaia di nuovi grossi impianti che stanno spuntando in tutte le nostre campagne se poi non possono lavorare per tutto il periodo utile?
Saturn01 Luglio 2025, 11:15 #2
Potrebbero accordarsi con K.J. e mandargli al Nord un po' di corrente !

Ma lo conosco troppo bene, so già che non accetterebbe.

Scherzi a parte, sarebbe un'idea...un piccolo timido passo verso un'allentamento delle tensioni tra i due stati !

Sognare non costa nulla.
zancle01 Luglio 2025, 11:21 #3
Originariamente inviato da: ninja750
quindi che senso hanno queste centinaia di nuovi grossi impianti che stanno spuntando in tutte le nostre campagne se poi non possono lavorare per tutto il periodo utile?


se hai attive tante centrali nucleari che non si modulano facilmente, è più semplice staccare le centrali a pannelli solari.
ZeroSievert01 Luglio 2025, 11:41 #4
IMHO, l'unica soluzione realistica sul lungo termine e' riuscire ad avere soluzioni come in questa news di HWU

https://www.hwupgrade.it/news/scien...wer_140118.html

Ovvero avere reattori nucleari con storage termico per compensare la variabilita' di solare e eolico.

Anche perche' altrimenti e' necessario usare, in maniera inefficiente, il gas metano per ottenere lo stesso risultato.
alien32101 Luglio 2025, 11:50 #5
Originariamente inviato da: ZeroSievert
IMHO, l'unica soluzione realistica sul lungo termine e' riuscire ad avere soluzioni come in questa news di HWU

https://www.hwupgrade.it/news/scien...wer_140118.html

Ovvero avere reattori nucleari con storage termico per compensare la variabilita' di solare e eolico.

Anche perche' altrimenti e' necessario usare, in maniera inefficiente, il gas metano per ottenere lo stesso risultato.


O meglio limitare l'installazione di rinnovabili? Che non ha senso se ci sono rettori nucleari
alien32101 Luglio 2025, 11:52 #6
Articolo scritto male:

Si teme che, senza adeguati sistemi di accumulo energetico (ESS) e infrastrutture di rete, la Corea possa affrontare situazioni simili a quelle della Spagna, che ha subito blackout dopo un rapido aumento della quota di energie rinnovabili senza preparazione adeguata.


Falso, in Corea del Sud non ci sono le norme folli che OBBLIGANO a usare principalmente le fonti rinnovabili, avendo centrali nucleari semplicemente
staccano le rinnovabili e vanno solo di nucleare
ZeroSievert01 Luglio 2025, 11:56 #7
Originariamente inviato da: alien321
O meglio limitare l'installazione di rinnovabili? Che non ha senso se ci sono rettori nucleari


Beh, alla fine si tratta di trovare il giusto mix di fonti energetiche (nucleare+rinnovabili) che minimizza costi e emissioni e, contemporaneamente, non risulta in una rete instabile.

Se la soluzione che ho citato nel mio precedente post permette di ottimizzare i costi mantenendo basse le emissioni, perche' no?
Informative01 Luglio 2025, 12:16 #8
Se solo ci fosse un consumatore di ultima istanza flessibile da affiancare a questi impianti per bilanciare i carichi, al contempo monetizzando anche invece che staccare/imporre restrizioni... oh wait!
zancle01 Luglio 2025, 12:21 #9
Originariamente inviato da: alien321
Articolo scritto male:



Falso, in Corea del Sud non ci sono le norme folli che OBBLIGANO a usare principalmente le fonti rinnovabili, avendo centrali nucleari semplicemente
staccano le rinnovabili e vanno solo di nucleare


il sole a differenza dell' uranio non costa nulla.
in più dismettere una centrale nucleare a fine vita a costi spropositati.
Fabryce01 Luglio 2025, 12:35 #10
Finalmente si sta iniziando a comprendere che il 100% rinnovabili non è possibile proprio a causa dell'intermittenza delle fonti.... la Corea del Sud ha comunque 26 centrali nucleari con le quali può tranquillamente sopperire all'assenza di energia rinnovabile di notte e quando non c'è il sole....

Anche se nell'articolo si parla di accumuli siamo ancora lontani dalla tecnologia che ci permette di stoccare terawatt di energia.... quindi la soluzione piu green e piu efficiente è quella che sta attuando la Corea del Sud cioè il mix rinnovabili - nucleare....

l'alternativa a tale mix è combustibili fossili - rinnovabili come sta facendo la Germania, che spegnendo le centrali nucleari ha dovuto riattivare le centrali a carbone e oltretutto ha le bollette piu alte d'europa

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^