La confessione di Toyoda distrugge il mito delle auto elettriche 'pulite': ma è vero?
di Nino Grasso pubblicata il 13 Giugno 2025, alle 13:01 nel canale Auto Elettriche
Il presidente di Toyota continua a sostenere che puntare esclusivamente sui veicoli elettrici sia un errore strategico per l'industria automobilistica. Secondo Toyoda, gli ibridi mantengono un vantaggio ambientale significativo rispetto alle auto elettriche, specialmente considerando l'impatto della produzione delle batterie e il mix energetico attuale.
Akio Toyoda, presidente di Toyota e nipote del fondatore Kiichiro Toyoda, mantiene una posizione ferma contro la corsa precipitosa verso l'elettrificazione totale dell'industria automobilistica. Le sue dichiarazioni recenti hanno riacceso il dibattito sull'efficacia ambientale dei diversi sistemi di propulsione, con particolare attenzione al confronto tra veicoli completamente elettrici e tecnologie ibride.
Il dirigente giapponese ha presentato dati specifici per supportare la sua tesi: Toyota ha venduto circa 27 milioni di veicoli ibridi dal lancio della prima generazione Prius nel 1997, e secondo i calcoli dell'azienda, questi ibridi hanno generato la stessa impronta di carbonio di nove milioni di veicoli completamente elettrici, considerando l'intero ciclo produttivo. La matematica di Toyoda suggerisce che un singolo veicolo elettrico produca emissioni equivalenti a tre veicoli ibridi, una proporzione che tiene conto della produzione delle batterie e del mix energetico giapponese.
Toyoda sostiene l'ibrido rispetto all'elettrico: i dati su cui si basa
La questione centrale del dibattito riguarda il calcolo delle emissioni lungo tutto il ciclo di vita dei veicoli. I veicoli elettrici partono con un "debito di carbonio" maggiore rispetto alle auto tradizionali o ibride, generando da 11 a 14 tonnellate di CO2 durante la produzione, contro le 6-9 tonnellate dei veicoli a combustione e ibridi. Le batterie ad alta tensione richiedono processi di estrazione e lavorazione di materiali come litio, cobalto e nichel, che comportano un importante impatto ambientale nelle fasi iniziali.
Tuttavia, le varie ricerche scientifiche condotte in materia presentano tipicamente un quadro più complesso. Uno studio dell'Argonne National Laboratory del 2023 ha determinato che un'auto elettrica può compensare le emissioni prodotte durante la fabbricazione dopo poco più di 30 mila chilometri, equivalenti a meno di due anni di guida media nei paesi occidentali. Altri studi collocano questo punto di pareggio poco più avanti, all'incirca intorno ai 45 mila chilometri percorsi, ma in entrambi i casi i veicoli elettrici diventano l'opzione più pulita nel lungo termine.
Il mix energetico regionale gioca un ruolo determinante in questi calcoli. Il Giappone di Toyoda si affida ancora pesantemente alle centrali termiche per la produzione elettrica, mentre paesi come gli Stati Uniti hanno raggiunto il 43% di energia da fonti pulite alla fine del 2024. Anche negli stati con reti elettriche meno pulite, come West Virginia, una Tesla Model Y produce 149 grammi di CO2 per miglio, inferiore ai 177 grammi di una Toyota Prius Plug-In Hybrid. Questi numeri possono essere analizzati attraverso il misuratore di emissioni del Department of Energy americano.
C'è poi il discorso dell'efficienza operativa: i motori a combustione convertono solo il 20-40% del carburante in energia utile, mentre i veicoli elettrici destinano oltre il 90% dell'elettricità alle ruote. Un altro studio pubblicato su IOP Science ha concluso che i veicoli elettrici raggiungono il pareggio con gli ibridi in termini di emissioni di CO2 nel ciclo di vita in soli 2,2 o 2,4 anni di guida.
Toyota, dal canto suo, mantiene la sua strategia multi-pathway, continuando a sviluppare diverse tecnologie di propulsione simultaneamente. L'azienda ha recentemente reso più attraente la sua gamma elettrica con modelli come il nuovo C-HR+, mentre il marchio Lexus ha lanciato la berlina elettrica ES. Nonostante le critiche per il presunto ritardo nell'elettrificazione, Toyota è rimasta la più grande casa automobilistica mondiale per il quinto anno consecutivo nel 2024.
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoè giusto cosi è il suo nome
Che coincidenza vero ?
Devo attendermi qualche altra tua perla illuminante a riguardo?
Lui si chiama Toyoda, l'azienda si chiama Toyota.
Quindi "Akio Toyoda, presidente di Toyota" è corretto
Sono un Toyota addicted per cui non commenterò oltre
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