'Il fallimento di Fisker non significa che le auto elettriche sono in crisi'
di Rosario Grasso pubblicata il 19 Giugno 2024, alle 15:09 nel canale Auto ElettricheSebbene il recente fallimento di Fisker, un'azienda che ha molto combattuto per il successo dei propri veicoli elettrici, stia facendo discutere molto negli Stati Uniti, alcuni analisti ritengono che questo non sia un sintomo di fallimento per l'intero settore delle auto elettriche.
Il recente fallimento di Fisker Inc. non deve essere interpretato come un segnale negativo per l'intero mercato dei veicoli elettrici. Sebbene Fisker abbia affrontato diverse difficoltà, le stesse problematiche sarebbero emerse anche se i suoi veicoli avessero avuto motori a combustione interna invece di batterie.
È la posizione di alcuni analisti, tra cui Corey Cantor di BloombergNEF, secondo quanto si può leggere in un articolo su Inside EVs. "Non credo che il rallentamento dei veicoli elettrici e il fallimento di Fisker siano strettamente correlati," è l'idea di Cantor. "In generale, ciò potrebbe comportare una certa sfiducia nelle startup di veicoli elettrici e ansia per il futuro del mercato", ha affermato Cantor. "Ma per me questa non è una storia di veicoli elettrici, è una storia di Fisker.".
L'analista si riferisce al fatto che il modello di punta di Fisker, il crossover elettrico Ocean, ha venduto circa 2 mila unità nel primo trimestre del 2024, contro i 3,1 milioni di veicoli elettrici venduti a livello globale. In altre parole, il contributo di Fisker sarebbe infinitesimale rispetto all'industria nel suo complesso.
Inoltre, i veicoli prodotti dall'azienda americana non si sarebbero contraddistinti per una qualità soddisfacente, mettendo perplessità sul marchio. Il CEO Henrik Fisker aveva vantato tempi di sviluppo record per Ocean, ma molte recensioni hanno descritto il veicolo come "incompleto". Problemi con l'acceleratore, la qualità della guida, la connettività Bluetooth e la mancanza di funzionalità come il cruise control adattivo hanno compromesso la reputazione del veicolo.
Fisker ha affrontato anche problemi interni, con segnalazioni di cattiva gestione da parte di Henrik Fisker e sua moglie, COO e CFO dell'azienda, Geeta Gupta-Fisker. La società ha faticato a stabilire canali di vendita efficaci, un'infrastruttura per la fornitura di pezzi di ricambio e mezzi per la riparazione dei veicoli. Inoltre, non è riuscita a creare una rete di distribuzione e vendita adeguata.
Parliamo di un'azienda fondata nel 2016 e che ha iniziato la produzione del SUV elettrico Ocean nel 2022. Tuttavia, rispetto ad altre startup di EV come Rivian e Lucid, la posizione di Fisker sul mercato è apparsa fin da subito meno definita. Ocean è un crossover elettrico, segmento sicuramente molto competitivo, ma non è stato in grado di offrire caratteristiche uniche che lo distinguessero dalla concorrenza.
Henrik Fisker, il fondatore, è famoso per il suo lavoro come designer di automobili e ha contribuito in passato alla realizzazione di modelli iconici come l'Aston Martin DB9 e la BMW Z8. Fisker Inc. è la sua seconda impresa nel settore automobilistico dopo il fallimento di Fisker Automotive, la sua precedente azienda, che ha prodotto la Fisker Karma, un'auto ibrida plug-in di lusso.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDobbiamo salvare il pianeta, non fare fatturato.
Puntiamo sul fatto che i fallimenti in USA (soprattutto) sono visti come qualcosa di "baldanzoso", si chiude una porta per un portone insomma..
Di tutti i fallimenti che stanno avvenendo in Cina meglio non farne citazione ( tanto sono decine di marchi mai sentiti dagli europei quindi di fatto mai esistiti)...
Il tutto per mascherare una tecnologia acerba e imposta dall'alto per ragioni abbastanza oscure
E un po' di sano qualunquismo è messo in salvo
Dobbiamo salvare il pianeta, non fare fatturato.
Ancora prima abbiamo bisogno di efficaci sistemi di stoccaggio. La Francia in questo periodo produce talmente tanta energia solare che hanno dovuto disconnettere le centrali nucleari dalla rete temporaneamente.
Chi dice che i produttori europei "non si sono svegliati" non ha capito questo fatto.
Se proprio ci sarebbe dovuto essere qualcuno "a svegliarsi" erano i governi e l'EU foraggiando l'industria dell'automotive a botte di 2-3% di PIL l'anno...ma gli elettori avrebbero capito la necessità o sarebbero scesi in piazza?
Quoto tutto ma Fisker ha già dimostrato altre volte che, almeno per lui, è vero (o lo è stato).
Quoto, maneggiano soldi e non hanno alcuna onestà intelletuale: se pensano A ma gli conviene dire B, dicono B al quadrato (amorali, egoisti, vedono il futuro in base a cosa gli conviene fare a loro).
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