Giorgia Meloni contro il ban delle auto endotermiche: "il divieto al 2035 è dannoso, la Cina ci guadagna"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 10 Febbraio 2023, alle 11:22 nel canale Auto ElettricheIl presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è espressa sulla questione della regolamentazione UE del mercato automotive. Secondo la premier l'elettrico è al momento l'unica soluzione, e avvantaggia la Cina
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Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTi ripeto, il bollo andrebbe semplicemente proporzionato al valore dell'auto sarebbe l'unica metrica corretta.
Altrimenti perchè proprio i CV e non il peso? Se ci pensi un'auto più pesante è un pericolo maggiore per gli utenti deboli della strada, oltre a consumare più energia (a parità di anno di uscita cioè a parita di tecnologia, spostare due tonnellate per portare in giro 70kg di umano è ecologicamente peggio che spostare una sola tonnellata per portare in giro 70kg di umano).
Semplicemente perchè andresti a punire proprio chi dell'auto non poò fare a meno e non ha la disponibilità per comprarne una di valore, a parità di valore fra una utilitaria e una muscle car, chi può permettersi una muscle può anche pagarci sopra una piccola tassa in più rispetto a chi può permettersi un'utilitaria che gli serve per andare al lavoro e non come sfizio domenicale.
Non andresti a punire proprio nessuno. Quando la tua auto sportiva diventa vecchia e priva di valore andresti a pagare poco bollo così come pagheranno poco di bollo i possessori di utilitarie le quali fin da subito "valgono poco". Semplicemente un auto che già da nuova vale poco, pagherebbe poco fin subito mica verrebbe punito. Se ti compri un'utilitaria nuova che costa 25mila euro non sei tanto povero, comprala usata e pagala la metà, pagherai fin da suito metà bollo. Anche se stiamo parlando di un mercato dove chi tratta bene gli oggetti (le auto) e le fa durare a a lungo viene osteggiato invece di essere lodato. Regolarmente escono articoli sul parco auto troppo vecchio, in tutti gli altri settori chi fa durare le cose invece è considerato un bravo utilizzatore che non incentiva il consumismo.
Oppure puoi ipotizzare una metrica basata su più fattori: si ragiona sui cavalli come ora, ma con un limite: se il bollo costa più del 5% del valore di mercato dell'auto da tabelle aci ci si ferma a tale soglia del 5%.
Io poi aggiungerei anche una metrica sul peso, non è giusto che una macchina che pesa due tonnellate a parità di altre condizioni paghi lo stesso bollo di una che ne pesa una sola.
Non sto mettendo in dubbio che si possa fare... ti sto dicendo che non c'è e non ci sarà mai la volontà politica di farlo realmente. Esattamente come ogni anno parlano di lotta all'evasione: se guardi è nell'agenda politica di tutti i governi da 30 anni a questa parte ma ti risulta che si siano fatti reali passi avanti?
Motivo per il quale ritengo si andrà per la soluzione più semplice ed economica: ridurre gli umani in eccesso.
Verso la fine di questo secolo lavorerà talmente poca gente che se non esistesse un reddito universale una disoccupazione dilagante del 60/70% renderebbe impossibile qualsiasi tipo di economia.
Non qualsiasi tipo di economia... renderà la vita insostenibile ad alcune classi sociali che saranno lasciate semplicemente morire. Le distopie sono tutte pressappoco così. Città e quartieri per chi è riuscito a stare a galla e baraccopoli di chi invece non ce l'ha fatta. Avviene già oggi eh... e non ti parlo del Brasile... basta andare a Roma per trovare le baraccopoli degli emarginati e sostanzialmente all'occidentale medio va benissimo così.
Tutte idee che hanno già ampiamente fallito 50 anni fa. L'essere umano medio se non ha un tornaconto personale semplicemente smette di fare qualsiasi cosa. In una società del genere non esisterebbe più progresso, tutto sarebbe immobile e statalizzato insomma la solita distopia post-comunista.
Bellissimo... praticamente è un episodio di Black Mirror (non è una battuta eh... c'è un episodio di black mirror che è esattamente così. In pratica un mondo governato dagli influencer dove se perdi reputazione perché magari la pensi diversamente dalla massa diventi un reietto che perde tutto.
Io mi occupo di finanza quindi la mia soluzione è quella economicamente più efficiente: non facciamo niente e chi lavora bene, guadagna e fa quello che vuole e chi non lavora... diciamo non fa l'amore ma hai capito cosa intendo.
Soluzione semplice, a costo zero, che non impatta sulle finanze pubbliche e che sarebbe accolta positivamente dalla finanza mondiale. D'altra parte la finanza sta ampiamente premiando le politiche di Cina e India già oggi.
Nella mia concezione di realtà questa è una ipotesi del tutto impossibile.
Un po' diverso dal dire che la singola presa dev'essere servita da un cavo dedicato.
Anche no... Se ogni volta che faccio un affitto dovessi ri-omologare tutto l'impianto praticamente passerei più tempo con l'elettricista che a casa.
Quando si vende io ho sempre visto fare l'omologazione ovviamente salvo i casi in cui si vende un immobile dichiaratamente da ristrutturare.
Perché? Un frigo smart che funzioni dovrebbe avere che valgano la pena rispetto a un frigo normale?
Io capisco l'IoT dove ha senso e porta vantaggi ma rendere smart le cose semplicemente per il gusto di farlo lo ritengo un comportamento insensato.
Guarda che a oggi i black out sono quasi sempre dovuti a danni fisici sulla linea e non a carenza di potenza. Quindi sarebbe impossibile fornire anche una potenza ridotta salvo voler fare una rete ridondante che possa coprire la caduta di una linea tramite un'altra ma ripeto avrebbe costi insostenibili per qualsiasi paese occidentale per non parlare dell'impatto ambientale.
In tutto questo non mi hai risposto a una domanda molto semplice:
ma che vantaggi dovrebbe avere il consumature finale a fronte di tutto sto casino allucinante, di aver tutto iperconnesso e pure il router energetico???
Perché io ancora non ho capito perché dovrei spendere soldi in tutto sto macello di roba.
Oppure puoi ipotizzare una metrica basata su più fattori: si ragiona sui cavalli come ora, ma con un limite: se il bollo costa più del 5% del valore di mercato dell'auto da tabelle aci ci si ferma a tale soglia del 5%.
Io poi aggiungerei anche una metrica sul peso, non è giusto che una macchina che pesa due tonnellate a parità di altre condizioni paghi lo stesso bollo di una che ne pesa una sola.
Stai paragonando uno sfizio ad una necessità, solo questo dovrebbe farti riflettere, se poi consideri le tasse brutte e cattive allora hai ragione, ma fra il tassare l'operaio che compra un'utilitaria per lavorare e un collezionista che compra per puro diletto, io direi che è più etico tassare il secondo che dovrebbe anche rendersi conto di non essere un perseguitato, ma un privilegiato, ma capisco che in un paese dove è furbo chi evade sia un concetto difficile da capire, tranne quando ci si trova al pronto soccorso dove gli evasori vogliono gli stessi diritti di chi le tasse le paga.
Le tasse dovrebbero essere eque prima di tutto. Non c'entra niente fare ragionamenti sull'operaio o sul benestante anche perché la realtà è molto più complessa.
E se fosse l'operaio che per una volta nella vita vuole comprarsi una macchina che gli piace magari facendo immensi sacrifici e sforzi?
Si sa sempre per scontato che l'operaio debba sempre e solo fare una vita miserabile e senza mai una passione o un hobby ma nella realtà non è sempre così.
Inoltre le tasse dovrebbero avere uno scopo... se deprimi il mercato fosse anche di beni di lusso non stai facendo un favore all'operaio anzi... nessuno ci guadagna da un mercato depresso.
Semmai devi tassare il giusto e fare in modo che il denaro circoli perché più chi ha denaro spende più quel denaro si redistribuisce a lavoratori e anche operai. Se il benestante invece non compra più auto perché si sente punito il risultato è che il primo a rischiare è proprio l'operaio che quelle auto le monta.
Ribadisco quanto sostengo da anni: un sistema di tassazione repressiva NON serve a nessuno e soprattutto non serve proprio ai più deboli. La tassazione dev'essere utilizzata per finanziare quanto necessario ma mani punitiva del mercato e mai depressiva.
Quando sono entrato nella casa il proprietario a dato incarico ad un elettricista di stilare la dichiarazione di conformità.
Mi è stato detto da un caro amico elettricista, ti farò sapere. Non so dove vivi, ma ho visto la differenza tra Roma e Venezia, per quest'ultima l'agenzia stessa mentre mi faceva vedere la casa da prendere in affitto mi ha mostrato il certificato della classe energetica, la conformità dell'impianto elettrico appena fatta e la verifica della caldaia, tutta la documentazione poi era in allegato al contratto. A Roma niente di tutto questo, non so se tali obblighi siano solo regionali.
Motivo per il quale ritengo si andrà per la soluzione più semplice ed economica: ridurre gli umani in eccesso.
Non qualsiasi tipo di economia... renderà la vita insostenibile ad alcune classi sociali che saranno lasciate semplicemente morire. Le distopie sono tutte pressappoco così. Città e quartieri per chi è riuscito a stare a galla e baraccopoli di chi invece non ce l'ha fatta. Avviene già oggi eh... e non ti parlo del Brasile... basta andare a Roma per trovare le baraccopoli degli emarginati e sostanzialmente all'occidentale medio va benissimo così.
Tutte idee che hanno già ampiamente fallito 50 anni fa. L'essere umano medio se non ha un tornaconto personale semplicemente smette di fare qualsiasi cosa. In una società del genere non esisterebbe più progresso, tutto sarebbe immobile e statalizzato insomma la solita distopia post-comunista.
Bellissimo... praticamente è un episodio di Black Mirror (non è una battuta eh... c'è un episodio di black mirror che è esattamente così. In pratica un mondo governato dagli influencer dove se perdi reputazione perché magari la pensi diversamente dalla massa diventi un reietto che perde tutto.
Io mi occupo di finanza quindi la mia soluzione è quella economicamente più efficiente: non facciamo niente e chi lavora bene, guadagna e fa quello che vuole e chi non lavora... diciamo non fa l'amore ma hai capito cosa intendo.
Soluzione semplice, a costo zero, che non impatta sulle finanze pubbliche e che sarebbe accolta positivamente dalla finanza mondiale. D'altra parte la finanza sta ampiamente premiando le politiche di Cina e India già oggi.
Nella mia concezione di realtà questa è una ipotesi del tutto impossibile.
Un po' diverso dal dire che la singola presa dev'essere servita da un cavo dedicato.
Anche no... Se ogni volta che faccio un affitto dovessi ri-omologare tutto l'impianto praticamente passerei più tempo con l'elettricista che a casa.
Perché? Un frigo smart che funzioni dovrebbe avere che valgano la pena rispetto a un frigo normale?
Io capisco l'IoT dove ha senso e porta vantaggi ma rendere smart le cose semplicemente per il gusto di farlo lo ritengo un comportamento insensato.
Guarda che a oggi i black out sono quasi sempre dovuti a danni fisici sulla linea e non a carenza di potenza. Quindi sarebbe impossibile fornire anche una potenza ridotta salvo voler fare una rete ridondante che possa coprire la caduta di una linea tramite un'altra ma ripeto avrebbe costi insostenibili per qualsiasi paese occidentale per non parlare dell'impatto ambientale.
In tutto questo non mi hai risposto a una domanda molto semplice:
ma che vantaggi dovrebbe avere il consumature finale a fronte di tutto sto casino allucinante, di aver tutto iperconnesso e pure il router energetico???
Perché io ancora non ho capito perché dovrei spendere soldi in tutto sto macello di roba.
I vantaggi sono secondari, la rete intelligente è fondamentale e necessaria per gestire fonti rinnovabili e sistemi di accumulo distribuiti in milioni di punti diversi, in tutto il paese, a questo punto possono essere sfruttati anche per la rete di casa, ma mica sei costretto a farlo, ma per la rete è necessario.
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
Con simpatia (non sono ironico... lo dico sul serio) ma tu guardi al mondo con gli occhi di un bambino che vede una prospettiva a 100 anni nel futuro e sogna cose mirabolanti.
Il mondo che immagini forse arriverà davvero ma è una prospettiva talmente lontana che non ha senso per noi pensarci. Ora io non so se sei particolarmente giovane ma io ho 40 anni. Sarò morto e sepolto da decenni prima che arrivi un mondo del genere anche se riuscissi a viverne 100.
Quindi con affetto e un po' di invidia son sincero ti dico che ti auguro di vederlo quel mondo (o almeno credo che tu voglia vederlo) ma è un mondo in cui io sarei fuori luogo e fuori posto e che sinceramente io spero che rimanga un tuo sogno perché per me un mondo fatto di sussidi e di gente che vive di redditi di cittadinanza mi fa abbastanza schifo.
Poi lo so... so io strano d'altra parte se me lo lasciassero fare continuerei a lavorare fino all'ultimo dei miei giorni. Mio padre che ha 82 anni e lavora ancora fai te... (lo hanno costretto alla pensione e si è aperto una ditta sua per poter continuare) e io spero di poter fare altrettanto quindi capisci bene che per me più che un sogno quello che descrivi è un incubo.
Siamo il popolo dei furbetti, non c'è niente da fare, basta non essere ipocriti e accettare la realtà.
Su questo siamo d'accordissimo e non si scappa.
Infatti oggi il superbollo viene spesso eluso in vari modi proprio da chi potrebbe pagarlo senza rinunciare per questo al mantenimento del veicolo di suo interesse.
Ciò comunque poco c'entra con la non proporzionalità di valore della tassa rispetto alle auto su cui viene applicata, nuove o usate che siano.
-cut-
Io poi aggiungerei anche una metrica sul peso, non è giusto che una macchina che pesa due tonnellate a parità di altre condizioni paghi lo stesso bollo di una che ne pesa una sola.
Tutto vero, in particolare sul peso, se si va a vedere i listini negli anni post introduzione superbollo e ancora quelli attuali, è pieno di vetture "camioncino" con motori sotto soglia ma che sicuramente arrecano più danno anche alle strade e all'inquinamento di controparti più leggere.
La parte più assurda comunque resta l'impietoso confronto tra vetture usate a seconda della cavalleria rispetto al valore residuo e di mercato che hanno.
Stai sbagliando perchè tu vedi lo sfizio qui in italia su qualcosa che nel mondo non lo è assolutamente.
Probabilmente lo vedi per la "rarità" indotta di qualcosa. Ad esempio la Ford Mustang degli ultimi 10/15 anni, negli USA e altrove nel mondo è l'auto "dei ragazzi", costa poco e parte con motore 2.3 4 cilindri da allestimenti base molto più poveri di tante vetture europee che girano con motori 1.0 turbo.
E' una vettura che, come anche dimostra il suo valore medio nel mercato usato europeo, costa poco ovunque nel mondo.
E non sto parlando di edizioni limitate Shelby che fanno anche triplicare il prezzo.
Quindi lo sfizio dove starebbe? Nella dimensione e nella potenza del motore? Sai che questi due parametri sono candidamente inficiati dall'urbanistica e geologia e geografia europea?
Non diventa uno sfizio, qui da noi, avere un'auto grossa. Al massimo diventa un impiccio.
Inoltre se puoi definire sfizio avere un determinato tipo di auto, definisci quale tipo di auto non è uno sfizio.
Perchè, ad esempio, se acquisti nuovo un Renault Arkana da 4.70 metri che nella miglior configurazione, senza scegliere l'elettrico, costa oltre 35.000 euro, dovresti aver acquistato una "necessità", mentre se acquisti una Mustang, 4.78 metri, usata vecchia di qualche anno, a 35.000 euro, dovresti esser accusato di aver comprato "sfizio", e pagare il superbollo?
Se è per i consumi, la Mustang paga già di più tasse in base all'uso, per via delle accise.
Paga più bollo normale, per via dei cavalli o per l'inquinamento se è ancora modello euro 5 (ma normalmente è già euro 6).
Alchè, perchè la necessità anche del superbollo?
p.s.
ovviamente sostituisci Mustang con quel che vuoi che sia reperibile in quella fascia di prezzo usato/nuovo e il dado è tratto.
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