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Stiga A 1500, abbiamo messo alla prova il robot tagliaerba italiano

di pubblicato il nel canale Batterie Stiga A 1500, abbiamo messo alla prova il robot tagliaerba italiano

Produzione e idee italiane dietro Stiga, che con la gamma di robot tagliaerba vuole dare battaglia ai soliti nomi asiatici o tedeschi. Come si è comportato nel nostro prato di prova?

 

Sulle pagine di Greenmove non ci occupiamo solo di mobilità o energie rinnovabili, ma anche di tutte quelle pratiche che portano alla sostenibilità. È per questo che qualche mese fa siamo stati in visita al quartier generale di Stiga (qui l'articolo), azienda italiana di Castelfranco Veneto, tra i nomi più importanti per le attrezzature per la cura del verde.

Questo perché anche il settore in cui Stiga opera sta attraversando un periodo di rinnovamento e transizione, con sempre più spazio per i prodotti a batteria. Non solo trattorini, tagliasiepi, o normali tagliaerba, tra i prodotti più popolari ci sono i robot che tagliano il prato al nostro posto, e Stiga ha una gamma molto interessante. Per questo abbiamo voluto mettere alla prova Stiga A 1500, che si trova più a meno a metà della gamma, e come sempre potete scoprire tutto tramite il nostro video:

Dall'unboxing troviamo già alcune differenze con prodotti della concorrenza, con un imballo molto ragionato, e con materiali inquinanti ridotti al minimo, ma soprattutto con un peso di tutta la scatola davvero ridotto rispetto a quanto sperimentato in altre occasioni. Merito della cura dimagrante che Stiga ha messo in atto per il suo robot, che pesa solo 7,75 kg senza batteria. Come vedremo più avanti, questo si rivelerà anche un asso nella manica nella fase di lavoro.

Oltre ai soliti accessori, troviamo poi solo la base di partenza/ricarica, senza ulteriori antenne o paletti wireless esterni. Ma come è possibile, dato che A 1500 utilizza la tecnologia GPS RTK, che necessita appunto di una seconda antenna per correggere la posizione satellitare? Semplice, Stiga ha scelto di integrare la seconda antenna direttamente nella base (lo mostriamo chiaramente nel video), semplificando così decisamente l'installazione: non bisogna più cercare un posto adatto all'antenna, con relativo cavo che arriva alla base.

Il robot ha una configurazione abbastanza tradizionale, con ruote posteriori di trazione, ma con due ruote frontali omni direzionali, per dare più stabilità. Il disco di taglio è al centro, con le solite lame libere di ruotare, ma che hanno una lunghezza maggiore rispetto alla concorrenza. Nella parte superiore lo sportello di protezione nasconde un pannello con i principali pulsanti, oltre all'alloggiamento della chiave magnetica gialla, senza la quale il robot non funziona. C'è ovviamente il pulsantone di stop d'emergenza.

Display

La procedura di installazione è molto semplice e classica, e prevede un solo accorgimento. Avendo l'antenna integrata, la base va posizionata dove ha campo libero verso il cielo, per agganciare più satelliti e migliorare la precisione del posizionamento. Una volta identificata la giusta location, l'app Stiga.GO rileva via Bluetooth il robot, lo inizializza e si è subito pronti ad iniziare. Per prima cosa ci troveremo a guidare Stiga A 1500 con un joystick virtuale per identificare il perimetro del prato, come succede spesso con questo tipo di prodotti. Il robot italiano fa affidamento solo sul GPS, e non ha videocamere o altri sensori, ad eccezione di quelli di collisione.

Stiga A 1500

Ed anche per questo lo abbiamo messo un po' difficoltà, scegliendo una posizione non proprio adatta per la base, semi coperta da una tettoia. Ed infatti la precisione non si è rivelata sufficiente, e non è nemmeno bastato spostarla di qualche metro, a causa della vicinanza dei muri dell'abitazione. Ma questo inconveniente ci ha permesso di testare anche l'opzione di sgancio dell'antenna dalla base, che grazie a un cavo prolunga può essere fissata anche su balconi, terrazze, o ovunque in giardino, acquistando magari il paletto optional, o la staffa inclusa. Nel nostro caso è bastato legare l'antenna alla tettoia del patio per ottenere un segnale ottimo.

Stiga A 1500

Ancora però sembrava non andare perfettamente, a causa dei lunghi tempi d'attesa per iniziare le sessioni di taglio. Il robot prima di partire si assicura si rilevare il giusto numero di satelliti, e con la base vicina alle pareti questa procedura richiedeva diversi minuti. Ma anche in questo caso un'opzione, questa volta software, ci è venuta in aiuto. Dall'app è possibile attivare "Long Exit", o in italiano "Uscita Lunga", che non fa altro che dire al robot a inizio sessione di posizionarsi subito qualche metro al centro del prato, il che solitamente corrisponde a piazzarsi in un punto con ottima visuale sul cielo. Ed infatti con questa funzionalità l'inizio del ciclo di taglio è diventato quasi istantaneo.

Per il resto l'app ci offre molte funzioni che siamo abituati a vedere in questi prodotti. Possiamo scegliere la direzione di taglio, eventualmente anche ad effetto scacchiera, con la possibilità di modificare l'inclinazione dei passaggi paralleli, nel caso il nostro giardino non sia perfettamente orientato con i punti cardinali di riferimento. Dall'applicazione si sceglie anche l'altezza di taglio grazie ad un meccanismo elettroattuato che regola la distanza delle lame dal suolo. Si va da 20 mm fino a 60 mm, e nel caso la nostra mappa abbia più zone, possiamo anche scegliere altezze di taglio specifiche per ogni zona.

Stiga A 1500

Come dicevamo, il robot non ha "occhi", ma può comunque evitare ostacoli o aree non adatte al suo passaggio, sempre grazie alle impostazioni, dove possiamo indicare aree vietate, e persino ostacoli temporanei. Una volta tutto impostato a dovere, siamo passati alla fase pratica. È possibile lanciare dall'app un taglio singolo, oppure effettuare una minuziosa programmazione settimanale con giorni e orari di taglio. A 1500 ha iniziato subito a muoversi con il tipico pattern a passaggi paralleli che usano tutti i robot con un metodo di posizionamento preciso, ma ci ha preoccupato un dettaglio: ha iniziato da un punto che sembrava a caso, e non dall'estremità del giardino.

Il perché lo abbiamo capito dopo, una volta compreso meglio il funzionamento della tecnologia AGS (Active Guidance System) brevettata da Stiga. Un problema tipico dei robot che usano il sistema GPS è rappresentato dalle zone del prato dove il segnale dei satelliti è scarso, o in alcuni orari persino assente. Il sistema AGS invece consente ai robot Stiga di mappare il sito di taglio anche in base alla presenza del segnale ed in quali orari. Così il taglio inizierà sempre nelle zone con ottima ricezione, per lasciare quelle con scarsa ricezione ad un secondo momento, quando il robot sa che troverà un segnale migliore. Ed in effetti abbiamo notato che la precisione verso i bordi o gli ostacoli è sempre rimasta la stessa, segno che il posizionamento, e la correzione della seconda antenna, sono precisi a livello di pochi centimetri.

Stiga A 1500

La precisione negli spostamenti, lo potete vedere chiaramente dal video, si nota forse di più quando il robot torna alla base a fine taglio o per ricaricarsi. Altri prodotti concorrenti sfruttano videocamere, sensori, o persino segni grafici di posizionamento sulla base per centrare l'obbiettivo, Stiga A 1500 invece fa affidamento solo su quella che crede essere la posizione corretta, eppure riesce a inserirsi perfettamente nel punto di ricarica, che deve entrare in un anfratto largo solo pochi cm. In qualche occasione ha sbagliato leggermente la posizione ma è riuscito ad agganciarsi leggermente obliquo, oppure fa retromarcia e al secondo tentativo tutto è andato perfettamente.

Tutto questo sul comportamento, ma com'è la qualità del lavoro svolto? Il taglio è preciso, efficace, persino in un prato che non era affatto nelle condizioni ideali, causa risemina recente e fili d'erba lunghi. In circa 2-3 passate lo ha riportato allo stato perfetto. Il fattore leggerezza che abbiamo citato all'inizio si è rivelato particolarmente importante. Dove altri robot faticano, A 1500 si è mosso con agilità e velocemente, senza rovinare il prato in zone un po' più fangose, e senza impuntarsi davanti a piccoli ostacoli come cordoli o inconsistenze del prato. Il fatto che il peso sia contenuto facilita il lavoro alle ruote di trazione, ed al tempo stesso stressa meno il prato.

Stiga A 1500

Resta il problema che hanno praticamente tutti i modelli, ovvero una leggera distanza dal bordo, anche se siete abili nel mappare il prato con precisione. Rimane dunque una fascia sul bordo che è da rifinire a mano, con tagliabordi o una piccola tagliaerba elettrica economica. Il robot Stiga ci è però parso un po' più coraggioso di altri modelli, ed in diversi punti si è spinto più verso il vero confine della nostra mappa. Stiga A 1500 è decisamente promosso: fa un ottimo lavoro, è facile da installare e impostare, l'applicazione è molto completa.

Ci sono poi degli aspetti pratici che non sempre saltano all'occhio immediatamente, ma che si rivelano importanti. Con la nostra prova ci siamo spinti fino all'inizio dell'inverno, complici le temperature miti che continuavano a far crescere il prato, ed infine siamo arrivati al momento del letargo nella brutta stagione. Il nostro robot dopo qualche decina di cicli di taglio aveva bisogno di una bella pulizia generale, e qui abbiamo potuto apprezzare la progettazione e la costruzione pensata anche per queste cose. La scocca superiore, lo mostriamo verso la fine del video, si sgancia facilmente e mette a nudo il telaio (con parti elettroniche tutte ben coperte) così da pulire senza fatica da tutto lo sporco e i residui di erba tagliata. In realtà il robot, lo avevamo visto in fabbrica nella linea di assemblaggio, ha questa filosofia anche all'interno: componenti ben ordinati, facili da smontare, modulari, per riparazioni non complicate.

Stiga A 1500

E questo ultimo punto ci porta a parlare anche di una scelta di business di Stiga, cioè la collaborazione con la tradizionale rete di vendita dei suoi prodotti. Un robot tagliaerba potrebbe essere visto come un concorrente dei giardinieri, ed in effetti lo è. Stiga però ha deciso di dare anche alla sua rete sul territorio un ruolo. L'utente, sempre tramite app, può identificare e selezionare il venditore più vicino, che magari è anche lo stesso che gli ha venduto la macchina, il quale potrà offrirgli assistenza tecnica, servizio di riparazione, o anche pulizia e rimessaggio invernale. È la tipica situazione win-win: il cliente ha un prodotto moderno e sempre al top, ma anche il rivenditore non si sente escluso e la sua professionalità è valorizzata.

Si arriva quindi a parlare di listino. Prima di tutto va chiarita una cosa: Stiga ha anche robot più semplici, del classico tipo che necessita della posa del filo perimetrale. Si tratta della serie G, con prezzi che partono da 799 euro per 300 metri quadri di superficie. Noi però ci concentriamo sulla serie A, con A 1500 che come detto si trova più o meno nel mezzo della gamma. Lo vedete sullo store ufficiale, a 2.999 euro, per una superficie fino a 2.500 metri quadri, fino a 10 zone di taglio. Volendo però si parte anche da molto meno, con A 300, che copre fino a 450 metri quadri, e 2 zone, per 1.299 euro. Per chi ha esigenze di grandi superfici, passando per tanti modelli intermedi, si arriva a A 10000, che copre ben 12.000 metri quadri, e fino a 20 zone, per 6.999 euro.

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