Scott Solace Wasteland, l'e-bike che sembra arrivata da un futuro distopico
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 17 Gennaio 2025, alle 16:48 nel canale e-bikeUna e-Bike ispirata al mondo di Mad Max, che si arrugginisce davvero pur restando indistruttibile, e con un cuore tecnologico nascosto dal metallo grezzo
Le e-Bike Scott sono certamente conosciute per la loro qualità, ma cosa succederebbe se una di queste arrivasse fino a un ipotetico futuro distopico e post-apocaliptico, in stile Mad Max?
È proprio questa la pellicola che aveva in mente Gustav Gullholm quando ha progettato e realizzato la Scott Solace Wasteland, una totale modifica della Solace Gravel eRIDE, proprio rivista in chiave futuristica, ma un futuro dove non regna la tecnologia, bensì la polvere, il caldo, il metallo grezzo.
Si parte dal telaio, il cui tubo aggiuntivo a creare un triangolo ha il solo scopo estetico, ma dona alla bici un aspetto più aggressivo. Un telaio di carbonio, che non è stato semplicemente riverniciato. La vernice utilizzata contiene davvero una polvere di ferro, e dopo essere stata trattata con uno speciale attivante, ha iniziato ad arrugginirsi, e continuerà ad evolvere col tempo e con le intemperie a cui sarà sottoposta.
La forcella è forse la parte che attira di più l'attenzione per la totale differenza con ciò a cui siamo abituati. Tutto però è studiato alla perfezione a livello meccanico, anche se non mancano le chicche come le monete a chiudere i tubi, e le forme ricercate del manubrio, che regalano l'aspetto di vere saldature fatte nel deserto.
E i freni? Non la parte più ad alte prestazioni, come da stessa ammissione di Gustav, ma cosa poteva esserci di meglio di due seghe rotanti al posto dei normali dischi? E sempre tutto contornato da dettagli che sembrano improvvisati, ma che calzano al millimetro.
Nel deserto si sa, fa caldo, e l'acqua nel futuro di Mad Max scarseggia, quindi meglio avere una borraccia, in alluminio grezzo, e anche una fiaschetta sotto la sella (Brooks). La decisione su cosa conterranno sta a voi.
Il cuore resta però quello che conosciamo, basato sul motore TQ HPR50, con 50 Nm di coppia, alimentato dalla batteria integrata da 360 Wh. Il tutto pilotato dal cambio SRAM X0 Eagle, con comandi wireless sapientemente nascosti nelle manopole Fly Bikes. Completano la dotazione i cerchi Vélo Orange Voyager e gli pneumatici Onza Ibex e Continental Ruban, per quella che è una vera opera d'arte.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infouna fasulla bici fai-da-te, di quelle che sembrano riciclate e fatte in casa, autocostruite con pezzi di fortuna, vagamente steampunk, ma in realtà è il solito oggetto kitsch per abbienti annoiati (e con cattivo gusto)
Sappiatelo!
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