Fiat
Fiat 600e, prima prova: piattaforma conosciuta, dettagli italiani. Caratteristiche, prezzo e disponibilità
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 25 Settembre 2023, alle 17:41 nel canale Auto ElettricheAbbiamo provato per la prima volta la nuova Fiat 600e, con la motorizzazione elettrica del Gruppo Stellantis, ma differenziata da qualche accorgimento dei designer di Torino
104 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoInfatti non si parla di adesso, si parla di quando cominceranno le economie di scala.
E sarà prima (molto prima) di quando potranno farlo le occidentali.
1) non sono "accrocchi", ma auto fatte meglio delle nostre, se vai a vedere le cinesi serie
2) eventuali dazi sulle auto cinesi faranno rispondere la cina con aumenti sui costi delle materie prime che servono a noi, dubito convenga
3) Tesla ha la GigaBerlin, si metterà a produrre Model 3 anche lì. E, essendo in Germania, cioè nella UE, non potrà avere dazi
4) ci sono voci che riportano l'eventuale apertura di fabbriche di aziende cinesi in europa.
L'ambiente ringrazia se usi auto di 15 anni, i polmoni di chi abita dove passi un po' meno
Ma se la gente non compra auto nuove e tiene quelle di 15 anni, com'è che la quota di EV vendute cresce sempre più?
lo saranno senza problemi
la vera questione è che porti in EU delle auto fatte a manodopera sfruttamento e con fabbriche che inquinano 8x, con cui ovviamente non si può competere in nessun modo
si può solo sperare le scelgano in pochi per questione rivendibilità zero e ricambi di difficile reperimento. oltre al fatto che nessuno, a parte chi le vende, saprà metterci mano
Perchè il finanziamento a 199 euro al mese, per la top di gamma da 50.000 euro? Praticamente 20 anni di mutuo, quello che prima si faceva per acquistare una casa
... ed il negozietto cinese vicino casa dove riparano gli smartphone....
Ora con meno di 14 k€ non esiste più niente ed il Sole24h spiega anche il perché
L'articolo del sole24h spiega solo parzialmente il problema. Ora i produttori europei fanno le vittime, ma per intere decadi hanno ignorato i messaggi che arrivavano dalla politica e dal mercato (vedi il successo di Tesla) con la lungimiranza di un piccione. Nessuno che abbia avuto un minimo di coraggio imprenditoriale, per cui inutile piagnucolare se sono loro stessi la causa del proprio male.
La dimostrazione è che Tesla oggi ha prezzi sensati per le fascie di prezzo in cui si propone, mentre la Fiat di turno no. Pure l'industria cinese è messa sensibilmente meglio, ma non per strani motivi che nessuno ti vuole dire (cit) semplicemente sono stati lungimiranti.
La produzione " made in USA ", con tanto di bandierina a stelle strisce, non riusciva a competere per innovazione, qualità e soprattutto per il prezzo di vendita rispetto a quella nipponica costringendo l'amministrazione nazionale ad introdurre misure di protezione, alias dazi sull'import.
Il risultato? I marchi giapponesi aprirono degli stabilimenti nelle zone più depresse degli USA con la stessa produttività di quelli in Giappone e in meno di un decennio mandarono completamente a gambe all'aria il polo produttivo di Detroit.
La morale è che non ci si può basare solamente sulle barriere quando si ha anche fare con una concorrenza agguerrita in un mondo oramai perfettamente globalizzato.
A Bruxelles le teste ad uovo che siedono nelle varie commissioni UE pur di imporre il loro diktat elettrico a tappe forzate non hanno valutato per bene tutte le variabili di questa transizione e la concorrenza asiatica. Anche noi avremo le nostre Detroit!
Ora con meno di 14 k€ non esiste più niente ed il Sole24h spiega anche il perché
Nel 2018 con esattamente 19.000€ ho preso una Leaf con 25k km e fa il suo compito altrettanto egregiamente.
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