Dongfeng

Fabbrica Dongfeng in Italia, i cinesi chiedono al governo italiano cose impossibili?

di pubblicata il , alle 17:29 nel canale Auto Elettriche Fabbrica Dongfeng in Italia, i cinesi chiedono al governo italiano cose impossibili?

Dopo mesi di trattative per cercare di portare Dongfeng a produrre nel nostro Paese, spuntano delle richieste che potrebbe far crollare il progetto

 

Sono diversi mesi che si parla di un possibile approdo della cinese Dongfeng in Italia. Il governo di Giorgia Meloni, insoddisfatto del livello produttivo di Stellantis nel nostro Paese, sta cercando di attirare nuove aziende, ed ha puntato in primis quelle cinesi.

Lo scorso aprile il ministro Adolfo Urso si diceva addirittura sicuro che Dongfeng avrebbe prodotto le sue auto (elettriche) in Italia, ma da allora poche cose sono cambiate. Ci ha pensato il Corriere della Sera a pubblicare una ricostruzione delle ultime novità, e si scopre che la trattativa sarebbe arenata per via di alcune richieste di Dongfeng all'esecutivo italiano.

Dongfeng

Scopriamo che quando il ministro del Commercio cinese Wang Wentao ha fatto visita all'Italia (prima di spostarsi a Bruxelles per discutere con la Commissione Europea), ha presentato richieste formali del governo cinese, che controlla Dongfeng.

Il marchio cinese vorrebbe che l'Italia diventasse baluardo dell'opposizione ai dazi sulle auto elettriche cinesi importate, cosa che in effetti il governo ha già deciso di non fare, sostenendo invece la posizione "punitiva" dell'Europa. Ma non solo, dalla Cina arriverebbe la richiesta di un ruolo per Huawei nelle telecomunicazioni italiane (forse per compensare i problemi avuti negli Stati Uniti) oltre a una cooperazione sul tema dell'intelligenza artificiale.

Tutti argomenti spinosi, e su cui sembra che un accordo sia effettivamente lontano, motivo per cui la pista Dongfeng-Italia si è decisamente raffreddata nelle ultime settimane.

10 Commenti
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io78bis30 Settembre 2024, 17:38 #1
Qui si vede se ci mettiamo a 90 o meno
Saturn30 Settembre 2024, 17:40 #2
Originariamente inviato da: io78bis
Qui si vede se ci mettiamo a 90 o meno


La vera domanda è, possiamo permetterci di fare gli schizzinosi e dire di no ?

Secondo me...NO.

Sarebbe bene trovare un punto di incontro anche se quello che chiedono non è certo "banale"...
Takuya30 Settembre 2024, 18:00 #3
Originariamente inviato da: io78bis
Qui si vede se ci mettiamo a 90 o meno


Con ban arbitrario di Huawei e ZTE ci siamo già messi a 90, anche se non ai cinesi

Originariamente inviato da: Saturn
La vera domanda è, possiamo permetterci di fare gli schizzinosi e dire di no ?

Secondo me...NO.

Sarebbe bene trovare un punto di incontro anche se quello che chiedono non è certo "banale"...


Non vedo cosa ci sia di complicato nel riammettere nel mercato italiano i router e SRB Huawei
agonauta7830 Settembre 2024, 18:02 #4
In Italia fondamentalmente non conviene a nessuno investire, per tanti motivi , costo del lavoro ,incertezza,investimenti , diritti dei lavoratori,etc ... Meno che mai ad una fabbrica cinese dove tutti questi problemi non esistono nel loro paese , i diritti dei lavoratori neanche sanno cosa siano . Era ovvio che avrebbero voluto qualcosa che innanzitutto il nostro paese non può dargli . Se ci fate caso, ci hanno provato solo con noi perché evidentemente ci reputano i più fragili e ricattabili
pengfei30 Settembre 2024, 18:13 #5
Condizioni umilianti, sostanzialmente diventeremmo gli sguatteri dei cinesi in Europa in cambio di avere una fabbrica-cacciavite, e tutta la parte di valore come la progettazione e tecnologie rimangono in Cina.
Forza Stellantis!
Max Power30 Settembre 2024, 18:42 #6
Nel LORO comunismo gli operai lavorano e pippa* (* si sta zitti/non ci si lamenta/non si rompe le palle/e va bene così

Invece, nel NOSTRO comunismo gli operai...
pedro97830 Settembre 2024, 19:00 #7
Letta così sembra quasi che l'italia possa permettersi di decidere da sola senza ricevere il permesso "dall'alto". Sarebbe bello ma non è così.
gpat30 Settembre 2024, 19:03 #8
Originariamente inviato da: io78bis
Qui si vede se ci mettiamo a 90 o meno


Originariamente inviato da: Takuya
Con ban arbitrario di Huawei e ZTE ci siamo già messi a 90, anche se non ai cinesi


A 90° ci siamo messi a partire dal dopoguerra, sarebbe bene non farla diventare una gang bang, pure perché mi viene in mente un paese che storicamente ha avuto forti influenze discordanti tra USA e una certa superpotenza asiatica, non mi pare che attualmente se la passi tanto bene.
AlexSwitch30 Settembre 2024, 19:11 #9
Io dei cinesi non mi fido... Hanno mire che vanno oltre al settore auotmotive italiano e soprattutto non giocano mai pulito!!
Quindi, secondo gli zelanti ministri agli ordini di Ji Xi Ping, per avere forse uno o due impianti dove si assembleranno vetture cinesi, sviluppate in Cina, con componenti prodotti in Cina, dovremmo mettere le nostre reti telco nelle loro mani, oltre al fatto di esporre dati sensibili dei cittadini italiani per una non meglio precisata " collaborazione " in ambito IA!!
Il classico piatto di lenticchie!!
AlexSwitch30 Settembre 2024, 19:18 #10
Originariamente inviato da: agonauta78
In Italia fondamentalmente non conviene a nessuno investire, per tanti motivi , costo del lavoro ,incertezza,investimenti , diritti dei lavoratori,etc ... Meno che mai ad una fabbrica cinese dove tutti questi problemi non esistono nel loro paese , i diritti dei lavoratori neanche sanno cosa siano . Era ovvio che avrebbero voluto qualcosa che innanzitutto il nostro paese non può dargli . Se ci fate caso, ci hanno provato solo con noi perché evidentemente ci reputano i più fragili e ricattabili


Guarda, a prescindere che da questo incontro pare che non siano state messe nero su bianco cifre ed impianti potenzialmente interessanti, il problema dei costi per i cinesi sarebbe comunque " contenuto " dal fatto che loro vogliono solamente assemblare in Italia!!
Assemblare scocche con elementi prodotti in Cina, idem per i motori, l'elettronica, gli interni... A loro servirebbero solamente le braccia ed i macchinari, magari anche questi provenienti dalla Cina, per tirare fuori da una scatola di montaggio una vettura!!
Nessun investimento ad alto valore aggiunto quindi...

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