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È affondata la nave andata a fuoco con 3.000 veicoli a bordo: chi sono i marchi più colpiti?
di Roberto Colombo pubblicata il 27 Giugno 2025, alle 14:50 nel canale Auto Elettriche
Dopo il caso che aveva visto finire in fondo al mare migliaia di veicoli del gruppo Volkswagen, un altro incidente marittimo rischia di mettere in crisi alcuni produttori di auto. Vediamo quali hanno perso migliaia di veicoli dopo l'incendio e l'affondamento della Morning Midas
32 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTutti però pensano ai soldi e nessuno all’ambiente (se non con proclami e parole vuote) ma quando poi si tratta di fare qualcosa per l’ambiente ecco mercantili e navi che si spostano inquinando gli oceano per le voglie della gente..
Il problema non è (solo) questa nave affondata ma sono le migliaia di navi che spostano merci per il mondo per arricchire l’1% della popolazione inquinando il 100% del pianeta
Tutti però pensano ai soldi e nessuno all’ambiente (se non con proclami e parole vuote) ma quando poi si tratta di fare qualcosa per l’ambiente ecco mercantili e navi che si spostano inquinando gli oceano per le voglie della gente..
[U]Il problema non è (solo) questa nave affondata ma sono le migliaia di navi che spostano merci per il mondo per arricchire l’1% della popolazione inquinando il 100% del pianeta[/U]
Infatti un ritorno alla pre-globalizzazione dal punto di vista ecologico sarebbe auspicabile..
Non entro nel merito dei costi, ma dell'ambiente certamente lo sarebbe.
Giuro mi hai fatto scompisciare !!!!!
Non entro nel merito dei costi, ma dell'ambiente certamente lo sarebbe.
Oramai abbia consegnato tutto alla Cina, ci vorranno altrettanti decenni per l'operazione inversa.
Giusto per dare un idea gli USA non sarebbero in grado nemmeno di autosoddisfare il fabbisogno interno di mutande.
Mi sembra il minimo, come peraltro già esistono per metano e gpl
Per quest'ultimo non vi sono più restrizioni già dalla fine degli anni 90' , quando hanno implementato una serie si valvole di sicurezza obbligatorie.
Peccato sia stato silurato dall'arrivo dei "pacchi" batteria, quindi di fatto è un carburante in dismissione nel settore trasporti ( se penso a tutti i mezzi che viaggiavano con l'orgogliosa scritta "io vado a metano"
Mentre resta ancora in auge nei riscaldamenti ( per fortuna ) e nella produzione di energia elettrica, ancora per poco perchè la vonderpippen&greta dicono che produce troppa co2.......
Ni. Le valvole di sicurezza ci sono anche per il GPL, ma in caso di guasto, il metano va verso l'alto, il GPL verso il basso, questa è la reale differenza tra i due gas, ed ecco spiegato il problema dei sotterranei: il GPL da un sotterraneo non lo tiri fuori.
E il metano per autotrazione non è stato silurato dall'arrivo dei pacchi batteria, ma dalla mancata politica di protezione durante le prime fasi della guerra in Ucraina.
Ni. Le valvole di sicurezza ci sono anche per il GPL, ma in caso di guasto, il metano va verso l'alto, il GPL verso il basso, questa è la reale differenza tra i due gas, ed ecco spiegato il problema dei sotterranei: il GPL da un sotterraneo non lo tiri fuori.
E il metano per autotrazione non è stato silurato dall'arrivo dei pacchi batteria, ma dalla mancata politica di protezione durante le prime fasi della guerra in Ucraina.
Le EV prenderanno fuoco meno spesso (per ora), ma spegnerle è un incubo, ti va a fuoco tutta la nave, mentre se ti prende fuoco un diesel, in mezzo all'oceano hai acqua quanta ne vuoi.
Il GPL è un problema se sei in un sotterraneo, mentre il metano se ne va da solo.
Il metano, tra l'altro, era un'ottima soluzione fino a che non abbiamo voluto acquistarlo liquefatto trasportatoa nave, con costi di liquefazione e trasporto assurdi (e pericolo, aggiungo, guardate cosa succede se scoppia una nave trasporto)
Siamo sicuri che la nave fosse equipaggiata con schiume o agenti specializzati tipo questo? Forse sarebbe il caso di introdurre norme marittime che obblighino esplicitamente le navi a dotarsi di questi prodotti. Ovviamente se l'incendio lo "prendi" troppo tardi è finita comunque.
This. Le navi attuali non sono pronte a spegnere un incendio di una batteria. Dovrebbero cominciare a costruirle con sistemi di sicurezza adatti.
Comparti più piccoli isolabili. Schiume o altre sostanze. Etc etc.
Scollegare la batteria a tutti i veicoli quando entrano e con cariche basse.
Boh.
Quell'affare che hai linkato può servire al massimo se preso subitissimo, raffredda un po e forse evita il contagio ad altre parti dell'auto, una schiuma+ ma niente di più.
La vera soluzione al momento è questa:
Hyundai Glovis’ EV Drill Lance
https://www.just-auto.com/news/hyun...device/?cf-view
Link ad immagine (click per visualizzarla)
in pratica un "trapano" (drill) idraulico che spara acqua fredda ad altissima pressione "iniettandola" nella batteria.
Ma come si vede dalla foto bisogna potersi avvicinare e beccare il punto esatto, con le auto "all tightly parked next to each other", e una volta che il comparto è surriscaldato diventa un forno crematorio... insomma anche qui bisogna prenderlo piuttosto in fretta.
Come dice l'articolo vanno rifatti tutti gli impianti antiincendio delle navi, e comunque sorvegliare o magari mettere sensori ad ogni posto auto, insomma un bel casino.
In attesa delle batterie a celle autoestinguenti, sempre di hunday, o con chimiche meno "focose" che stanno arrivando.
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