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Da un Polo all'altro con zero emissioni. L'incredibile viaggio in elettrico di Nissan Ariya EV

di pubblicata il , alle 15:46 nel canale Auto Elettriche Da un Polo all'altro con zero emissioni. L'incredibile viaggio in elettrico di Nissan Ariya EV

Un'auto elettrica Nissan Ariya modificata ha percorso 27.000 km dal Polo Nord al Polo Sud in 9 mesi, segnando un record storico per i veicoli a zero emissioni.

 

Lo scorso venerdì 15 dicembre si è compiuta un'impresa storica: per la prima volta un'automobile, per giunta completamente elettrica, ha completato il tragitto dal Polo Nord al il Polo Sud. Si tratta di una Nissan Ariya EV che è stata appositamente modificata per resistere alle estreme condizioni climatiche ed ambientali incontrate durante questo viaggio durato oltre 9 mesi per coprire 17.000 miglia (oltre 27.000 km)

La straordinaria impresa di un'auto elettrica dal Polo Nord al Polo Sud

I protagonisti di questa incredibile avventura sono gli scozzesi Chris e Julie Ramsey, una coppia di esploratori già nota per aver partecipato e portato a termine nel 2017 il Mongol Rally a bordo di una Nissan Leaf elettrica. Stavolta la sfida era di tutt'altro livello: attraversare da Nord a Sud le regioni polari del pianeta, affrontando temperature estreme e territori pressoché impervi.

Per rendere possibile l'impresa, la Nissan Ariya è stata modificata dalla compagnia islandese Arctic Trucks, specializzata proprio nella preparazione di mezzi per condizioni estreme. In particolare sono stati montati pneumatici da 39 pollici con passaruota allargati, oltre a protezioni per il sottoscocca e piccoli interventi strutturali. Il propulsore elettrico e le sospensioni sono rimasti quasi del tutto originali.

Nonostante questo, a causa dei pneumatici e dell'equipaggiamento aggiuntivo portato a bordo, l'autonomia della Ariya si è ridotta a 250/300 km, meno della metà di quella originale. Ciò ha reso ancor più complicato pianificare le tappe di ricarica, spesso affidandosi a generatori diesel dato che le infrastrutture di ricarica pubbliche sono pressoché inesistenti alle latitudini estreme.

I Ramsey hanno raccontato di aver imparato alcuni trucchi per mantenere efficiente la Ariya, come quello di costruire barriere di neve intorno alla vettura per proteggerla dai venti gelidi, oppure l'utilizzo di una tenda apposita per "parcheggiare" l'auto e tenerla al caldo. In altri momenti si sono potuti affidare a pannelli solari o a una piccola turbina eolica per ricaricare.

Superata la parte artica, il viaggio è proseguito attraverso le Americhe con minori difficoltà date le migliori infrastrutture di ricarica. Ciò nonostante ci sono stati tratti impegnativi come strade sterrate e guasti ad alcune colonnine. In Sudamerica poi i Ramsey hanno collaborato con Enel X Way per installare nuovi punti di ricarica lungo il percorso, lasciando così un'eredità concreta al termine della spedizione.

Infine, l'ultima tappa verso il Polo Sud che si è rivelata, come previsto, la sfida più dura complice il freddo estremo ma anche l'altitudine crescente. Proprio quest'ultima mette a dura prova i motori a combustione mentre il sistema elettrico della Ariya non ne ha praticamente risentito. Dopo nove mesi davvero estenuanti, lo scorso venerdì i Ramsey hanno finalmente raggiunto il Polo Sud con la loro Ariya, completando così un'impresa storica che segna un nuovo record nella mobilità elettrica. Il viaggio è stato documentato nella loro pagina instagram.

22 Commenti
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barzokk18 Dicembre 2023, 15:52 #1
mi sono fermato a leggere qui
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
spesso affidandosi a generatori diesel

AlexSwitch18 Dicembre 2023, 16:16 #2
Originariamente inviato da: barzokk
mi sono fermato a leggere qui



Anche perchè colonnine di ricarica in mezzo al nulla di un deserto non ce ne sono... E ricaricare con una turbina eolica o con dei pannelli solari non è sempre possibile e ci vuole tempo...
lucasantu18 Dicembre 2023, 16:48 #3
Originariamente inviato da: AlexSwitch
Anche perchè colonnine di ricarica in mezzo al nulla di un deserto non ce ne sono... E ricaricare con una turbina eolica o con dei pannelli solari non è sempre possibile e ci vuole tempo...


un po' come fare la dakar e far rifornimento lungo la tappa con le botti cisterna
Ginopilot18 Dicembre 2023, 16:56 #4
Originariamente inviato da: barzokk
mi sono fermato a leggere qui



Davvero imbarazzante che ci si stia affidando ad una tecnologia ancora così immatura.
AlPaBo18 Dicembre 2023, 16:56 #5
Mi piacerebbe sapere come sono andati dall'Africa (o forse dall'America meridionale) nell'Antartica.
Ginopilot18 Dicembre 2023, 17:02 #6
Originariamente inviato da: AlPaBo
Mi piacerebbe sapere come sono andati dall'Africa (o forse dall'America meridionale) nell'Antartica.


Con un barcone diesel a zero emissioni.
barzokk18 Dicembre 2023, 17:05 #7
Originariamente inviato da: Ginopilot
Con un barcone diesel a zero emissioni.

Appunto.
Prima scrivono "Da un Polo all'altro con zero emissioni."
Dopo scrivono: "generatore diesel"
Qui siamo al livello di Chiara Ferragni


EDIT: bè non esageriamo, mi scuso con l'autore. La Ferragni non avrebbe scritto "generatore diesel", lo avrebbe scritto solo dopo essere stata beccata.
Evilquantico18 Dicembre 2023, 17:09 #8
Bhė pure il povero Mat ė rimasto a piedini senza corrente :

https://youtu.be/F4OP2XcW1Io?si=chhFSpOq_N_Vaogy
Ginopilot18 Dicembre 2023, 17:41 #9
Originariamente inviato da: Evilquantico
Bhė pure il povero Mat ė rimasto a piedini senza corrente :

https://youtu.be/F4OP2XcW1Io?si=chhFSpOq_N_Vaogy


Perché, secondo gli elettrofili, in quelle stazioni arriva una decina di MW di potenza dal nulla solo per ricaricare i loro frullatori.
Notturnia18 Dicembre 2023, 18:29 #10
Originariamente inviato da: barzokk
Appunto.
Prima scrivono "Da un Polo all'altro con zero emissioni."
Dopo scrivono: "generatore diesel"
Qui siamo al livello di Chiara Ferragni


EDIT: bè non esageriamo, mi scuso con l'autore. La Ferragni non avrebbe scritto "generatore diesel", lo avrebbe scritto solo dopo essere stata beccata.


Beh hai visto oggi poveretta, pure sull’ansia tutta trasandata e triste chiedere scusa per essere stata beccata e promettere soldi all’ospedale dopo aver sfruttato la truffa..

Si dovevano chiamare lei per queste notizie, l’avrebbe scritta meglio

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