Ferrari
Clamoroso nuovo piano Ferrari: si punta al 40% di elettriche pure. Motori elettrici fatti in casa e nuovo e-building
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 17 Giugno 2022, alle 15:37 nel canale Auto ElettricheFerrari rompe gli indugi, e nel comunicato dei risultati finanziari svela il nuovo piano industriale: ibride ed elettriche in massa, nuovi reparti interni per l'elettrico e nuovo stabilimento dedicato
227 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuante volte in Italia e ti dico in tutta Italia si è verificato che 15 Model S si sono collegate contemporaneamente e tutte a fast charger?
No perché di questo passo allora possiamo ipotizzare che se in una città di 120.000 abitanti tutti i compressori di tutti i congelatori per un caso mistico si attivano contemporaneamente hai un picco improvviso ingestibile.
Non sono un tecnico ma presumo che probabilmente sarebbe vero ma quanto è realistico un tale scenario?
Nel frattempo a Milano si verificano blackout non perché 15 model S sono collegate a fastcharger ma perché han progettato a pene di segugio la rete e non per picchi improvvisi o chissà che ma perché han sepolto tutto con pochissima aria per dissipare calore e una sezione insufficiente per la richiesta di energia.
Ribadisco non sto mettendo in dubbio il tuo esempio quello che sto dicendo è che ad oggi siamo lontanissimi da uno scenario del genere in cui ci sono 15 auto contemporaneamente a fast charger (che poi in città da 120k abitanti probabilmente nemmeno ci sono 15 fast charger).
In Italia purtroppo abbiamo gran parte delle infrastrutture che fanno pietà ma la colpa non è dei condizionatori o dell'auto elettrica o di chissà chi... la colpa è del fatto che abbiamo messo sulle poltrone gente con la lungimiranza di un lombrico che ha sempre progettato per il bisogno di oggi invece di pensare al futuro.
il tuo ragionamento è fallato per un motivo..
in città è probabile che i 120 mila compressori da 150W siano operativi con un fattore di contemporaneità del 60% e questo è calcolato dallo storico della città
il problema che non vuoi vedere è che basterebbero 15 supercharger per sballare del 10% la curva di una città di 120 mila abitanti..
e che in una città ci siano 15 auto che li possono usare non è improbabile con 120 mila abitanti e quindi circa 35-40 mila famiglie.
il concetto è che i piccoli numeri non sono insignificanti in questi casi
preferisci una città da 50 mila abitanti con solo 4 supercharger ? il problema sarebbe lo stesso.. a Torri di Quartesolo ci sono 12 prese da 150 kW della tesla e il paese fa 12 mila abitanti.. sono li perchè c'è un centro commerciale.. pensa che se ci dovessero mai essere 12 auto collegate.. e se hanno fatto 12 prese è perchè si pensa possano usarne 12.. si preleverebbero 1.8MW ovvero la metà dell'impianto di condizionamento del centro commerciale li di fianco (uno dei più grandi d'Italia) creando una variazione sulla curva di quella linea MT del 50%
questo è un esempio reale.. tanto per dire.. o se vuoi prendiamo ad esempio Gardaland se preferisci visto che li ci sono le colonnine EnelX e forse non fanno male come se parlo di Tesla ma il ragionamento è sempre lo stesso.
bastano piccoli numeri a creare i blackout perchè è la potenza "istantanea" anche per pochi minuti a mettere in crisi un'intera città
le reti vanno ripensate da zero per colpa delle auto elettriche e dobbiamo fare in fretta a spendere miliardi di nostre tasse per evitare casini perchè bastano poche auto per fare un casino.. tutto qua..
ripeto il nostro TSO si è mosso da tempo ma le norme sono lente.. l'applicazione più lenta ancora e non si toccano gli impianti piccoli per non fare dispetto agli elettori che poi devono votare in campagna elettorale ma il problema è molto grave già con le poche auto attuali e si somma al crollo della capacità produttiva in parte causato dalla decarbonizzazione selvaggia fatta senza tenere conto anche delle nostre esigenze di cittadini..
p.s dimenticavo.. il dimensionamento della rete.. i problemi di aver interrato i cavi non ci sono quando le sezioni sono correttamente dimensionate, il problema è stato quello di non aver previsto l'aumento dei consumi a seguito dell'elettrificazione.. pompe di calore, condizionatori, asciugatrici, auto elettriche etc etc etc.. la rete non si aggiorna dall'oggi al domani e le smart-grid tanto osannate non possono fare niente.. la gente non vuole che venga disalimentato un quartiere per aggiornare i cavi di MT o BT che alimentano le centraline di distribuzione e non si vogliono elettrodotti ma solo energia elettrica.
conosco Unareti e non sono cialtroni (di norma ) ma il problema delle città è che non si possono mettere cabine MT/BT ovunque e cambiare cavi come a casa propria.. vorrei poi vedere uno che a casa mette il piano induzione da 6 kW e tira un cavo dedicato per il piano passando per i tubi posati in casa negli anni '70.. periodo in cui non si pensava a dover mettere cavi da 6mmq o 10 mmq nelle canaline dei muri..
ci vogliono miliardi per adeguare le infrastrutture e decenni.. per questo è un problema la cosa all'elettrificazione di tutto senza aver prima adeguato le infrastrutture (e qui si.. è colpa dei politici che blaterano che dobbiamo fare questo e quello ma che non hanno preparato niente.. non puoi adeguare ADESSO per la transizione.. dovevi farlo 10 anni fa.. non fra 10 anni)
Infatti, ora ci volevano pure i talebani dell'elettrico...
C,òs,às,òàà,ò
CVD
Còlm,slkmnsnksnklslmns
Còlm,slkmnsnksnklslmns
viene da domandarsi che auto abbia guidato in questi anni
sarà che ultimamente leggo le Favole di Esopo ai figli ma...
Possiedo anche io un'auto storica, e sono d'accordo sul piacere di vedere e sentire certe auto ai raduni e trovo che quello sia il contesto giusto.
Le auto endotermiche non spariranno, rimarranno come auto d'epoca o per la pista, e chi sarà ancora legato a quei motori e a quel rumore avrà (tra molti anni, chiariamoci) i giusti luoghi dove trovarlo.
Chi è nato con l'auto elettrica probabilmente non sentirà questa esigenza, a meno che non coltivi la passione delle auto storiche.
Fammi capire. Se chi apprezza l'auto elettrica è un adepto del nuovo idolo, chi apprezza quella a combustione interna cosa dovrebbe essere, un adepto del veccho idolo?
Eh il "sound" (come se fosse un bel rumore, semplicemente lo si associa a qualcosa di positivo perchè si è abituati in questo modo, abitudine che sono sicuro sia destinata a sparire col tempo), e il piacere di guida (come se non esistesse per l'elettrico, è solo differente), eh il peso (d'accordo, è una tecnologia non esente da difetti, ma è anche all'inizio con ampi margini di miglioramento)...
A me sembra che la maggior parte delle argomentazioni sia di puro gusto personale.
L'infrastruttura di rete si evolve con le nuove tecnologie, automobili comprese. Le nuove reti dovranno essere capaci di gestire i picchi, dovranno essere disseminate di punti di accumulo, dovranno comunicare tra i vari livelli di erogazione per ottimizzare capacità e flussi.
Se non si pensa all'introduzione dell'auto elettrica (ma non solo) come un intero ecosistema che procede di pari passo, si continuerà a fare discorsi su quanto è impossibile questo o problematico quest'altro.
I problemi ci sono, è ovvio, si affrontano e l'intero sistema si evolve, come è sempre stato.
E non dirmi che siamo in Italia e che aggiornare la rete è troppo difficile, perchè con il disfattismo non si fa davvero nulla.
E, ripeto, non ha senso adeguare prima le infrastrutture, perchè senza la spinta (anche economica) per farlo semplicemente non lo si fa. Fortunatamente la transizione elettrica degli autoveicoli è sufficientemente lenta da permettere l'adeguamento delle infrastrutture, che evolveranno di pari passo.
Se non si pensa all'introduzione dell'auto elettrica (ma non solo) come un intero ecosistema che procede di pari passo, si continuerà a fare discorsi su quanto è impossibile questo o problematico quest'altro.
I problemi ci sono, è ovvio, si affrontano e l'intero sistema si evolve, come è sempre stato.
E non dirmi che siamo in Italia e che aggiornare la rete è troppo difficile, perchè con il disfattismo non si fa davvero nulla.
E, ripeto, non ha senso adeguare prima le infrastrutture, perchè senza la spinta (anche economica) per farlo semplicemente non lo si fa. Fortunatamente la transizione elettrica degli autoveicoli è sufficientemente lenta da permettere l'adeguamento delle infrastrutture, che evolveranno di pari passo.
mi piacciono i "dovrebbe" etc..
in realtà è .. doveva.. prima delle auto..
non è che prima compro i treni elettrici e DOPO faccio la catenaria e DOPO cerco l'energia elettrica per alimentare i treni..
suvvia..
la spinta economica lo ha già detto anche Cingolani NON c'è perchè i soldi escono dalla nazione e quindi impoveriscono la nazione ad ogni auto elettrica che si compra da Germania o Cina o America e questo riduce la capacità di investimenti.. lo ha detto 2 giorni fa in europa.. o 3 .. adesso non ricordo.. sono andato oltre..
i soldi devono uscire dalle nostre tasse o dalle nostre bollette (nostre tasche) per cui era meglio fare prima l'adeguamento e poi le auto.. come ho detto non si comprano i treni elettrici e dopo si fa si che possiamo usarli.. adesso stiamo incentivano l'acquisto di auto elettriche SENZA mettere i soldi per le loro reti ma solo facendo finta che bastano le colonnine.. e molti sanno che ci sono colonnine installate ma che magicamente non si possono usare.. e questo perchè non ci sono i soldi per l'infrastruttura dietro
quello che dicevo io è che sarebbe da fermare gli incentivi per le auto a pile e spendere quei soldi per adeguare le infrastrutture, dopo di che torniamo pure a regalare soldi per le auto a pile.. ma prima risolviamo le criticità che stanno arrivando perchè bastano qualche milione di auto elettriche per metterci in crisi e questo perchè non ci sono SOLO le auto elettriche ma ci sono molti altri problemi e la ciliegina sulla torta adesso non serviva.. non sono contro le auto elettriche sono contro le auto elettriche fatte in questo modo senza pensare a risolvere i problemi prima di crearli quando sono anni che TSO e altri stanno spiegando i problemi.. ci sono analisi di 10 anni fa sullo sviluppo della rete e Terna parla degli investimenti al 2030.. e siamo nel 2022.. in questi 8 anni che facciamo ?.. siamo indietro .. non inizi a vestirti per la sera mentre sei ancora in piscina.. di norma prima esci e ti asciughi e dopo ti vesti.. anche se hai molto tempo a disposizione.. la transizione è lenta, per fortuna, e già così crea problemi alla rete. figuriamoci non fosse lenta ma è comunque fatta male e stranamente solo le nazioni che NON hanno produzione di auto/furgoni/camion chiedono di anticiparla mentre chi produce vorrebbe del tempo per fare la transizione perchè fatta troppo di fretta perderemo qualche centomila posti di lavoro perchè la soluzione è la delocalizzazione in cina della produzione elettrica e la chiusura degli stabilimenti in europa (sempre dall'incontro in EU di qualche giorno fa)
se fossimo intelligenti ci fermeremmo un'attimino per poi ripartire meglio ma siamo governati da politici professionisti che pensano ai voti e non ai nostri problemi
Il problema è che i paladini dell'elettrico sembrano non essere molto bravi con la matematica. Ed il genere il problema si risolve con 'vedrai che IN FUTURO la rete si adeguerà' . Che fa il paio con 'IN FUTURO' le batterie costeranno meno, ecc.
Però si, se si ha un minimo di conoscenza dei dimensionamenti e calcoli elettrotecnici, viene da ridere ogni qual volta escono fuori questi problemi.
Però si, se si ha un minimo di conoscenza dei dimensionamenti e calcoli elettrotecnici, viene da ridere ogni qual volta escono fuori questi problemi.
è il difetto che ho io avendo a disposizione i dati.. ci si deprime velocemente perchè capisci quanto fragile in realtà è il sistema e quanto facilmente lo stiamo massacrando con scelte incoerenti fra di loro.. la gente manco ha notato l'aumento dei prezzi sul dispacciamento perchè il metano è andato alle stelle altrimenti i problemi generati dalle rinnovabili oggi sarebbero sotto gli occhi di tutti ma che vuoi che siano 10 €/MWh in più sul dispacciamento (+60%) quando la bolletta è schizzata su di 200 €/MWh per la dismissione del carbone collateralmente allo scoppio della guerra (perchè la gente dimentica che i prezzi erano saliti nel Q421.. due mesi prima della guerra.. adesso si sono solo sommati i problemi)
amen.. rientro in ufficio buon WE
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