Curva di ricarica e viaggi in elettrico: quante soste e quanto a lungo
di Paolo Corsini pubblicato il 29 Aprile 2022 nel canale BatteriePercorrere una lunga distanza con un veicolo elettrico può richiedere di dover effettuare soste intermedie per la ricarica delle batterie. Si tende a ritenere che sia preferibile ricaricare al massimo le batterie in questi casi, ma non è così: studiando una curva di ricarica mostriamo la teoria, e la pratica, dietro un viaggio in elettrico con meno tempi morti possibile.
188 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSono 2 anni che li stanno sperimentando...e comunque li produce anche Enel X, sono le nostre amministrazioni comunali a non volerli mettere, anche perché qui da noi se metti un lampione con la ricarica tutti i posti auto diventerebbero stalli di ricarica, quindi puoi parcheggiare solo per rifornire e dopo al massimo un'ora dalla fine devi spostare l'auto, sennò paghi il parcheggio, 0,09 € al minuto per le AC dalle 8 alle 22 e 0,18 € al minuto per le DC a qualunque ora del giorno e della notte.
Considerando che ora faccio rifornimento in due minuti mentre vado in mensa a mezzogiorno e ci giro una settimana siamo ancora parecchio lontani dal "punto di pareggio" sul fattore tempo.
Ciao Paolo, che ne pensi del fatto che l'UE in questi giorni abbia fatto dietrofront per quanto riguarda il bando di vendita delle ice a partire dal 2035?
Questo secondo te rallenterà la diffusione delle vetture bev ma soprattutto lo sviluppo delle infrastrutture in Italia?
Se con quel pieno giri "per una settimana" posso stimare che sia l'equivalente di fare tre ricariche notturne con contatore domestico da 3kW a casa, diciamo dalle 21 alle 7.
Ma questa è una ovvietà, l'elettrico non è ancora pronto per la massa, vuoi per la tecnologia, vuoi per le infrastratture a esso collegate.
Ci vorranno decine di anni per la transizione, e sinceramente tra carenza di materie prime e guerra non mi stupirei se saltassero tutte le belle date limite dichiarate fino a oggi.
Scusa se mi intrometto, ma questo è un altra di quelle cose che mi hanno fatto desistere persino a prendere una ibrida plug in, da me hanno proprio messo nel regolamento condominiale che non possono essere ricaricati i veicoli elettrici nei BOX, motivo: pericoli di incendio per sovraccarichi. Vero ho falso che sia io però non potrei fare la "ricarica notturna" e nonostante mi sia battuto in assemblea per far mettere delle colonnine in cortile (c'erano anche gli incentivi) non sono stato ascoltato (a me di lasciare l'auto in strada collegato ad un cavo per ore non va molto).
Ciao Paolo, che ne pensi del fatto che l'UE in questi giorni abbia fatto dietrofront per quanto riguarda il bando di vendita delle ice a partire dal 2035?
Questo secondo te rallenterà la diffusione delle vetture bev ma soprattutto lo sviluppo delle infrastrutture in Italia?
Tre considerazioni:
1) in questi ultimi anni ci sono stati tanti cambiamenti e prese di posizione, credo queste non saranno le ultime e ne vedremo ancora.
2) stiamo parlando di uno stop alla vendita di vetture termiche tra 12 anni e mezzo, che in questo settore sono una eternità. Stop alla vendita, mica alla loro circolazione.
3) tutte le case automobilistiche sono da anni al lavoro per la migrazione alla mobilità elettrica; nn ce le vedo a fermarsi da un giorno all'altro. La transizione è in pieno sviluppo e continuerà secondo quanto stimato dall'industria nel suo complesso.
Mia previsione: per il 2030 in Italia il 75% delle nuove vetture vendute saranno full EV. Vedremo se ho ragione, se avrò sbagliato e di quanto mi discosterò dai dati effettivi.
Se non può fare ricarica notturna al momento hai certamente un limite, tuo malgrado, all'acquisto di una EV. Quello che descrivi è una situazione che ho già sentito in altri contesti condominiali ed è frutto della non conoscenza delle vetture elettriche; mi auguro che nel corso di questi anni maturi maggiore consapevolezza.
In ogni caso che un condominio vieti la ricarica nel box utilizzando l'impianto condominiale lo trovo assolutamente corretto; diverso invece se uno utilizza il proprio impianto e la cosa andrebbe approfondita a livello normativo. Nel mio caso specifico, tanto a casa come in azienda, è bastata una comunicazione all'amministratore dove segnalavo che avrei installato un punto di ricarica ovviamente seguendo la normativa e facendo svolgere questo lavoro da un professionista.
Che poi, statistiche alla mano, percentualmente prendono fuoco più vetture termiche che elettriche ma tant'è.
È una cosa abbastanza comune, soprattutto se il palazzo non è di recente costruzione l'impianto elettrico non è in grado di sopportare le ricariche dei veicoli elettrici, o almeno non lo è per lunghi periodi...la quasi totalità degli amministratori di condominio sta mettendo questi vincoli.
900 km -> 180 kWh -> 72 ore
dalle 21 alle 7 ci sono 10 ore quindi serve una ricarica tutte le notti.
si puo' fare ma giusto per correggere i dati.. non è una ricarica ogni due giorni ma una ricarica tutte le notti ipotizzando di avere 2,5 kW liberi dalle 21 alle 7 sempre
fattibile.. ma differente.. con la colonnina da 6 kW con contatore elettronico e lo sblocco serale invece allora si puo' fare in 3 notti solo visto che la notte c'è una potenza di 6kW se per ricarica ma in questo caso serve la colonnina certificata
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".