Curva di ricarica e viaggi in elettrico: quante soste e quanto a lungo
di Paolo Corsini pubblicato il 29 Aprile 2022 nel canale BatteriePercorrere una lunga distanza con un veicolo elettrico può richiedere di dover effettuare soste intermedie per la ricarica delle batterie. Si tende a ritenere che sia preferibile ricaricare al massimo le batterie in questi casi, ma non è così: studiando una curva di ricarica mostriamo la teoria, e la pratica, dietro un viaggio in elettrico con meno tempi morti possibile.
188 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa fortuna o lungimiranza? O semplicemente scelta ponderata fatta a suo tempo, senza poter prevedere che i costi andassero così in alto?
In ogni caso, c'è anche da considerare che ricaricando a casa il costo medio al kWh tende a scendere più si consuma in quanto l'incidenza dei costi fissi viene spalmata su un maggiore quantitativo di kWh.
In ogni caso, c'è anche da considerare che ricaricando a casa il costo medio al kWh tende a scendere più si consuma in quanto l'incidenza dei costi fissi viene spalmata su un maggiore quantitativo di kWh.
lo stesso discorso fatto da chi, a suo tempo, ha fatto il mutuo a tasso fisso al 6%: gli è andata male.
Purtroppo la sfera di cristallo non ce l'ha nessuno.
Il costo medio al kWh resta invariato, se un "pieno" ti costa 20 euro continua a costarti 20 euro. L'incidenza degli altri costi è solo un modo per provare a vedere il bicchiere mezzo pieno, sempre quelli saranno
Purtroppo la sfera di cristallo non ce l'ha nessuno.
Il costo medio al kWh resta invariato, se un "pieno" ti costa 20 euro continua a costarti 20 euro. L'incidenza degli altri costi è solo un modo per provare a vedere il bicchiere mezzo pieno, sempre quelli saranno
Eccone uno che ha fatto il leasing a tasso fisso: sono io!
Ma quella scelta era pensata su una analisi dei costi: pagherò sempre quell'importo, alcune volte mi andrà bene in altre male ma almeno posso commisurare tutto in termini di flussi di cassa.
Sui costi fissi no, non è così. Se consumi 100kWh al mese i tuoi costi fissi incidono con una percentuale ben superiore sul costo netto al kWh rispetto a quanto non facciano con una base di ad esempio 500 kWh consumati al mese.
Ma quella scelta era pensata su una analisi dei costi: pagherò sempre quell'importo, alcune volte mi andrà bene in altre male ma almeno posso commisurare tutto in termini di flussi di cassa.
Sui costi fissi no, non è così. Se consumi 100kWh al mese i tuoi costi fissi incidono con una percentuale ben superiore sul costo netto al kWh rispetto a quanto non facciano con una base di ad esempio 500 kWh consumati al mese.
se ti piace giocare con Excel e vedere come varia l'impatto dei costi fissi ok, ma sono fissi (in termini di importo) e indipendentemente dai tuoi consumi avrai sempre quella cifra da pagare. Impatterà meno in termini percentuali sul totale? Sì, ma ha senso se (ad esempio) decidi di disdire la fornitura del gas per passare alla pompa di calore e alle piastre a induzione (a quel punto elimini i costi fissi del gas, passi la quota "costo gas" a "costo elettricità" e ne hai un effettivo beneficio/risparmio).
Per il mutuo, c'è chi preferisce in un modo e chi nell'altro. Non c'è un modo giusto e uno sbagliato, anche perché ognuno ha le proprie esigenze
altra cosa mi sembra di aver capito che se ti viene in mente di cablare il tuo box condominiale aggiungendo proprio un altro contatore apposito, quello non essendo piu associato ad una utenza domestica, le spese potrebbero anche essere piu alte rispetto al comune contatore di casa.
Direi fortuna...
Una cosa del genere come è avvenuta in questi tempi io non l'ho mai vista, fino appunto poco tempo fa i prezzi dei contratti fissi, non erano solitamente convenienti rispetto al prezzo variabile perchè lo stesso aveva variazioni minime e il costo unitario era basso, quindi a meno che tu non fossi un grande, enorme, consumatore di energia elettrica, e/o che il tuo venditore di energia elettrica avesse un offerta particolare, non aveva molto senso.
Vero.
Ma una volta i costi fissi avevano una grande incidenza sul prezzo finale, perchè le regole che le gestivano erano diverse, le tariffe erano agevolate fino a 2700 kwh/anno e 3 kw di potenza impegnata, oltre pagavi uno sproposito...
Ora con prezzo al kwh altissimo, le spese fisse sono diventate poco influenti.
altra cosa mi sembra di aver capito che se ti viene in mente di cablare il tuo box condominiale aggiungendo proprio un altro contatore apposito, quello non essendo piu associato ad una utenza domestica, le spese potrebbero anche essere piu alte rispetto al comune contatore di casa.
io 0,29 (poi in bolletta è più alto perché si fa la media con i costi fissi, tipo contatore e altre cose)
Esatto, se aggiungi un contatore rischi (non so se c'è modo di fare altrimenti) di vederti allacciato come "seconda casa", che ha un costo per kWh più alto.
ogni abitazione può avere un contatore di energia elettrica per usi abitativi appunto ed un altro o altri, per usi diversi dalle abitazioni, con prezzi fissi notevolmente più alti.
eh appunto, con numeri da "seconda casa"
comuqnue per scrupolo sono andato a vedere la mia ultima bolletta. Tralasciando le due quote di canone Rai, per il resto il kWh "pulito" mi costa 0,29 euro, mentre con spese accessorie e IVA si sale a 0,40 (su 181 kWh consumati nel periodo considerato). Ovvio che se fai il conto che propone Paolo, più ne consumi e meno "sembrano" costare i kWh. se ne avessi consumati 10 volte tanto (1810 kWh) avrei avuto una media complessiva di 0,32 euro/kWh, ma avrei pur sempre speso 0,29 al kWh e 14 euro di spese fisse
altra cosa mi sembra di aver capito che se ti viene in mente di cablare il tuo box condominiale aggiungendo proprio un altro contatore apposito, quello non essendo piu associato ad una utenza domestica, le spese potrebbero anche essere piu alte rispetto al comune contatore di casa.
Purtroppo non sei il solo; un mio collega, mercato a maggior tutela, ha pagato l'ultima bolletta 0,46€ al kWh netto.
Per calcolare il prezzo netto guarda il costo della utenza, togli l'eventuale rata del canone RAI e dividi per il numero di kWh consumati: ti uscirà il costo netto al kWh che hai pagato.
Un secondo contatore è se possibile sempre da evitare in quanto incide sui costi in misura netta.
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