Hyundai
Hyundai Ioniq elettrica: ansia da batteria e pareri ragionati di un utilizzatore curioso
di Alessandro Bordin pubblicato il 10 Luglio 2020 nel canale Auto Elettriche
Due settimane con una delle auto elettriche più apprezzate e, a modo suo, nemmeno molto cara. Ecco diverse considerazioni fuori dai denti, molto personali, da parte di chi l'ha guidata con curiosità e quel filo di diffidenza che porta a farsi domande. Trovando anche delle risposte, probabilmente solo temporanee, su un tema di cui si parlerà sempre di più.
247 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomettono tasse aggiuntive alle auto nuove con emissioni di co2 oltre una certa soglia, non capisco perchè non mettono tasse aggiuntive sul gasolio da riscaldamento
in AC fino a circa 20kW hai rendimenti massimi del 90%;
il CC puoi scendere anche al 75% quando scarichi a 300kW.
Scaglione Consumi kWh Oneri di sistema €/kWh
ok... sono contento per l'iva che rimane al 10%, mi fanno girare i costi aggiuntivi quando si superano i 1.8MWh annui
ogni 4 anni ti troverai a cambiare la batteria ad un costo di oltre 1000 euro per un risparmio irrisorio sui consumi; e dipende fortemente da come la usi.
non penso, se si usano batterie adatte alla scarica ad alto rateo, lo scopo di queste auto è di spostare l'inquinamento fuori dall'area urbana utilizzando le infrastrutture attuali
tutte scuse.
ecco un altro problema, si incentiva l'auto elettrica a chi fa poca strada, quindi avrebbe inquinato poco anche con l'auto vecchia. i macinatori di km rimarranno col motore termico e le emissioni caleranno di pochissimo
toglimi il divertiemento e tanto vale che mi spari in testa
esatto, invece di sperperare risorse in supercar da 60-80k o ristrutturazioni di seconde case si potevano fare nuove tratte ferroviarie per caricare container e rimorchi, sarebbe stato lavoro locale, operai ben pagati, invece diamo soldi a musk, peugeot, nissan....
ok allora invece di dare 1000€ a 10 poveretti per campare diamo 10k a un ricco per girare con la taycan...
il problema di queste elettriche senza cambio (se ricordo bene solo la taycan ha 2 rapporti) è che hanno solo la marcia corta, vanno subito forte ma poi non hanno più i giri per incrementare la velocità, avrebbero potenza per andare molto più forte ma senza un rapporto che abbassa i giri non ce la fanno. quando vedo auto da 150cv che non fanno più di 150kmh mi prende male
il problema di queste elettriche senza cambio (se ricordo bene solo la taycan ha 2 rapporti) è che hanno solo la marcia corta, vanno subito forte ma poi non hanno più i giri per incrementare la velocità, avrebbero potenza per andare molto più forte ma senza un rapporto che abbassa i giri non ce la fanno. quando vedo auto da 150cv che non fanno più di 150kmh mi prende male
attento che l'ecoincentivo per le auto elettriche è solo fino a 50.000 euro; non ci rientra manco una tesla model 3.
e attento a valutare 2 differenti tipologie di motore, elettrico e endotermico.
la puoi vedere in questo modo: un endotermico è un motore potentissimo, ma che ha una trattabilità a regimi sotto la potenza massima praticamente nulla.
guardandola in questo modo vedrai che anche una utilitaria endotermica la dovresti considerare alla stregua di una supercar, con potenze "sprecate" pari a 300kW.
per la velocità di crociera massima dipende sempre dalla questione della quantità delle batterie; all'aumentare della velocità le resistenze aumentano al quadrato, e in più devi aggiungere anche l'attrito degli penumatici che ha una dipendenza diretta (quindi X^2+X); fare auto elettriche che superano i 150kmh non comporta troppi problemi tecnici se non il fatto che a quell'andatura, per una sola ora di percorrenza, per 150km, devi avere almeno 500kg di batterie al seguito.
tra carica residua e massima carica che i costruttori impostano per prevenire l'usura delle batterie e la già scarsa capacità specifica delle stesse, se ci aggiungi anche la necessità di dover pensare il vano batteria con una blindatura a prova di esplosivo e di una regolazione attiva della temperatura, parliamo di tagliare alla metà il valore di energia effettivamente sfruttabile con quel peso, ma ad oggi non si può fare altrimenti con le litio-cobalto.
però la tecnologia migliora ogni giorno.
per farti un esempio, già se cambi chimica se usi delle litio-titano (LTO), i cicli vita della batteria sarebbero virtualmente infiniti (si parla di 500 volte più durevoli), la loro sicurezza è decine di volte superiore (se si "apre" una LTO non fai una reazione a catena con tutte le altre, perchè non hanno una reazione così esotermica come le litio cobalto), sono molto più ecologiche ma... hanno una carica specifica pari a quella di una zinco-carbone (sui 75Wkg); anche eliminando la blindatura per la migliorata sicurezza ne dovresti portare sempre troppe e alla fine avere il medesimo peso finale.
di buono hanno che le puoi scaricare a morte e caricare anche a 10C senza perdere troppi cicli vita (nelle condizioni operativi ottimali fanno 500.000 cicli, anche se le fai durare 100 volte in meno, ne hai d'avanzo per la vita utile del pacco); significa che, nelle condizioni odierne, un pacco per autotrazione lo carichi tranquillamente a 300kW anche su una utilitaria...
significherebbe fare un pieno di 50KWh, pari a 250km, in 10 minuti.
di contro costano il doppio perchè non è una chimica ancora sdoganata dalla massa, quando effettivamente il costo della materia prima e inferiore della metà e la produzione è anche più facile (per ora le usano solo la i-MEV e cloni vari, ma essendo praticamente prototipi il costo del pacco è superiore ad uno fatto in litio-cobalto che ti darebbe il doppio dell'autonomia).
ad oggi le auto elettriche le puoi considerare ancora al loro primordiale stadio di evoluzione; ci vorranno 20 anni per arrivare allo stesso grado evolutivo che hai sui motori endotermici (e con costi di ricerca infinitamente inferiori, se pensi che sono 200 anni che si ragiona nel come migliorare i motori endotermici).
per il motore elettrico, già se prendi il motore anteriore delle Tesla sei praticamente quasi al massimo della sua evoluzione: è un motore elettrico a magneti permanenti con array Halback; l'unica cosa che potresti migliorare è la forza magnetica dei magneti usando leghe al berillio-neodimio (quelli che si usano nelle TAC), ma sono ancora troppo delicati in relazione alle temperature e miglioreresti di poco la loro prestazione peso/potenza a discapito di un aumento di costi enorme e una maggiore fragilità... ci si arriverà con altre leghe, nel tempo.
e esclusivamente una questione di domanda e offerta: se il mercato non richiede tali veicoli, spinti da un'animo ecologista o da imposizione per legge, i produttori non offriranno mai una evoluzione significativa da un modello all'altro e la varietà dell'offerta sarà comunque limitata, scoragiando la massa nell'acquisto perchè condizionata da vincoli puramente commerciali.
e senza una produzione di massa non hai nessuna economia produttiva...
ad oggi ci sono una 50ina di veicoli elettrici in vendita o allo studio, per una produzione, stimabile, inferiore ai 5 milioni di veicoli all'anno, contro le centinaia e centinaia di modelli di veicoli endotermici che verranno prodotti in quasi 100 milioni di unità (tanto è stimabile la produzione di veicoli al mondo).
ad oggi si dedica 1/20 dello sviluppo industriale per le auto elettriche in confronto a quelle endotermiche.
a mano a mano che il mercato delle auto elettriche crescerà, vedrai anche un aumento dello sviluppo tecnologico, con nuove idee e nuove tecnologie applicate, nuovi modelli e alla fine tutti troveranno l'auto giusta per le proprie esigenze... per ora si copre una bassa fetta della popolazione.
e attento a valutare 2 differenti tipologie di motore, elettrico e endotermico.
la puoi vedere in questo modo: un endotermico è un motore potentissimo, ma che ha una trattabilità a regimi sotto la potenza massima praticamente nulla.
guardandola in questo modo vedrai che anche una utilitaria endotermica la dovresti considerare alla stregua di una supercar, con potenze "sprecate" pari a 300kW.
per la velocità di crociera massima dipende sempre dalla questione della quantità delle batterie; all'aumentare della velocità le resistenze aumentano al quadrato, e in più devi aggiungere anche l'attrito degli penumatici che ha una dipendenza diretta (quindi X^2+X); fare auto elettriche che superano i 150kmh non comporta troppi problemi tecnici se non il fatto che a quell'andatura, per una sola ora di percorrenza, per 150km, devi avere almeno 500kg di batterie al seguito.
tra carica residua e massima carica che i costruttori impostano per prevenire l'usura delle batterie e la già scarsa capacità specifica delle stesse, se ci aggiungi anche la necessità di dover pensare il vano batteria con una blindatura a prova di esplosivo e di una regolazione attiva della temperatura, parliamo di tagliare alla metà il valore di energia effettivamente sfruttabile con quel peso, ma ad oggi non si può fare altrimenti con le litio-cobalto.
però la tecnologia migliora ogni giorno.
per farti un esempio, già se cambi chimica se usi delle litio-titano (LTO), i cicli vita della batteria sarebbero virtualmente infiniti (si parla di 500 volte più durevoli), la loro sicurezza è decine di volte superiore (se si "apre" una LTO non fai una reazione a catena con tutte le altre, perchè non hanno una reazione così esotermica come le litio cobalto), sono molto più ecologiche ma... hanno una carica specifica pari a quella di una zinco-carbone (sui 75Wkg); anche eliminando la blindatura per la migliorata sicurezza ne dovresti portare sempre troppe e alla fine avere il medesimo peso finale.
di buono hanno che le puoi scaricare a morte e caricare anche a 10C senza perdere troppi cicli vita (nelle condizioni operativi ottimali fanno 500.000 cicli, anche se le fai durare 100 volte in meno, ne hai d'avanzo per la vita utile del pacco); significa che, nelle condizioni odierne, un pacco per autotrazione lo carichi tranquillamente a 300kW anche su una utilitaria...
significherebbe fare un pieno di 50KWh, pari a 250km, in 10 minuti.
di contro costano il doppio perchè non è una chimica ancora sdoganata dalla massa, quando effettivamente il costo della materia prima e inferiore della metà e la produzione è anche più facile (per ora le usano solo la i-MEV e cloni vari, ma essendo praticamente prototipi il costo del pacco è superiore ad uno fatto in litio-cobalto che ti darebbe il doppio dell'autonomia).
ad oggi le auto elettriche le puoi considerare ancora al loro primordiale stadio di evoluzione; ci vorranno 20 anni per arrivare allo stesso grado evolutivo che hai sui motori endotermici (e con costi di ricerca infinitamente inferiori, se pensi che sono 200 anni che si ragiona nel come migliorare i motori endotermici).
per il motore elettrico, già se prendi il motore anteriore delle Tesla sei praticamente quasi al massimo della sua evoluzione: è un motore elettrico a magneti permanenti con array Halback; l'unica cosa che potresti migliorare è la forza magnetica dei magneti usando leghe al berillio-neodimio (quelli che si usano nelle TAC), ma sono ancora troppo delicati in relazione alle temperature e miglioreresti di poco la loro prestazione peso/potenza a discapito di un aumento di costi enorme e una maggiore fragilità... ci si arriverà con altre leghe, nel tempo.
e esclusivamente una questione di domanda e offerta: se il mercato non richiede tali veicoli, spinti da un'animo ecologista o da imposizione per legge, i produttori non offriranno mai una evoluzione significativa da un modello all'altro e la varietà dell'offerta sarà comunque limitata, scoragiando la massa nell'acquisto perchè condizionata da vincoli puramente commerciali.
e senza una produzione di massa non hai nessuna economia produttiva...
ad oggi ci sono una 50ina di veicoli elettrici in vendita o allo studio, per una produzione, stimabile, inferiore ai 5 milioni di veicoli all'anno, contro le centinaia e centinaia di modelli di veicoli endotermici che verranno prodotti in quasi 100 milioni di unità (tanto è stimabile la produzione di veicoli al mondo).
ad oggi si dedica 1/20 dello sviluppo industriale per le auto elettriche in confronto a quelle endotermiche.
a mano a mano che il mercato delle auto elettriche crescerà, vedrai anche un aumento dello sviluppo tecnologico, con nuove idee e nuove tecnologie applicate, nuovi modelli e alla fine tutti troveranno l'auto giusta per le proprie esigenze... per ora si copre una bassa fetta della popolazione.
sono 50000 senza iva..ivati sono 61000..e una tesla model 3 ci rientra
A parte che le due cose non sono correlate (è come dire spendiamo soldi per la Stazione Spaziale mentre sulla terra c'è gente che muore di fame), in ogni caso è il detto "meglio un uovo oggi..."
Si chiama investimento: dai 1000€ a 10 poveracci e li spendono in cibo e beni di consumo. Li dai ad un tizio per una EV e li immette in un circolo di ricerca e sviluppo di cui godranno tra 10 anni anche i 10 poveracci che potranno comprarsi la Panda elettrica.
Piuttosto il paragone sarebbe: dai 1000€ a dieci poveracci per comprare un Euro6 o ad un tizio per una EV? Su questo possiamo ragionare e fare due conti.
By(t)e
Escludendo il gasolio (per problemi di FAP e di obsolescenza), ho vagliato un po' tutte le ipotesi.
Sono arrivato alla conclusione che per le mie esigenze il miglior compromesso è il full hybrid, e al 99% comprerò una toyota corolla 1.8.
Costa un 3 mila euro in più rispetto a una macchina paragonabile come allestimento a benzina (nuova Seat Leon 1.5 TSI) ma li recupererei in 4-5 anni tra risparmio carburante e bollo non dovuto. Aumentando gli anni e i km il vantaggio aumenta e io tendo a portarle allo sfinimento (infatti ho un'auto del 2007 da rottamare).
Per il full electric è ancora troppo presto IMHO, il plugin va valutato bene (adesso sono in affitto non avrebbe senso montare una colonnina in garage per dover trasferire tutto l'anno prossimo), sul metano e sul gpl non ci punta quasi più nessuno (VW ha annunciato che questa è l'ultima generazione a metano, fiat ha smesso, gli impianti aftermarket tolgono spazio al baule).
Il mild hybrid non serve praticamente a niente, è solo una mossa delle case automobilistiche per prendere tempo e ridurre le emissioni medie della gamma.
IMHO, se uno fa sopra 20mila km anno e tiene la macchina non più di 4-5 anni, la scelta migliore è ancora gasolio (per lunghi viaggi/autostrada) o metano/gpl (se in zone fornite bene).
L'elettrico solo se non si hanno problemi di budget e di strada, altrimenti per 5-10mila km anno il benzina classico è ancora la scelta migliore.
Sono arrivato alla conclusione che per le mie esigenze il miglior compromesso è il full hybrid, e al 99% comprerò una toyota corolla 1.8.
Buona scelta, non resterai deluso. Io sono alla seconda ibrida, una Corolla 2.0 da un anno con gia 17k in attivo ( sarei stato a oltre 20K causa Lockdown
Prima avevo una Auris, sempre HSD per 4 anni e comunque il 1.8 della nuova corola e' di nuova generazione in buone condizioni riusciresti tranquillamente afare almeno 25m/l di media da pieno a pieno.
1. Non esiste frizione e non dovrai mai sostituirla. Con il vecchio diesel almeno una frizione ho dovuto cambiarla (in realta' il volano bimassa distrutto).
2. La distribuzione e' a catena, non serve rifarla ogni 90k km fino a 300k ti scordi che esiste.
3. Una volta che si e' imparato a guidare le frenate sono quasi sempre rigenerative e la pastiglie si cambiano moolto tardi (io ho 135.000 km e ancora monto pastiglie originali).
4. Il motore tende ad allungare il piu' possibile il rapporto appena ci sono le condizioni. Tradotto: il 90% del tempo i giri del termico sono sotto i 2000 rpm, anche a 130 km/h. Minore usura, maggiore durata nel tempo.
5. Comfort: girando basso il rumore del termico e' poco invasivo e l'auto silenziosa.
Il primo anno ho fatto 43.000 km e da allora non ho mai rimpianto un minuto il vecchio TD.
Anche le tue sono motivazioni molto valide, io ho considerato in effetti solo due cose:
- il 1.8 della corolla (ma anche il 2.0) in autostrada a 130/140 kmh consuma molto più di un diesel perchè l'elettrico lavora molto poco , in questo caso più chilometri si fanno, più il diesel conviene
- Con un diesel fatto per l'autostrada, hai un'autonomia di mille e passa km, cosa che a qualcuno può tornare utile.
Prima avevo una Auris, sempre HSD per 4 anni e comunque il 1.8 della nuova corola e' di nuova generazione in buone condizioni riusciresti tranquillamente afare almeno 25m/l di media da pieno a pieno.
Giovedì la vado a provare, venendo da un 1.9 jtd da 150cv (auto più lontana possibile dalle mie esigenze attuali, ma non l'ho comprata l'ho ereditata) forse potrei trovare il 1.8 un po' fiacco, ma secondo me è il motore più adatto a questa filosofia ibrida, oltre al fatto che ha le nuove batterie al litio, mentre il 2.0 le classiche nimh.
già andare sopra i 20 km/l sarebbe un buon risultato, considerando che con la mia attuale facendo il casa/lavoro accendi/spegni faccio 15 km/l (più i problemi col fap/egr/frizione già cambiata)
1. Non esiste frizione e non dovrai mai sostituirla. Con il vecchio diesel almeno una frizione ho dovuto cambiarla (in realta' il volano bimassa distrutto).
2. La distribuzione e' a catena, non serve rifarla ogni 90k km fino a 300k ti scordi che esiste.
3. Una volta che si e' imparato a guidare le frenate sono quasi sempre rigenerative e la pastiglie si cambiano moolto tardi (io ho 135.000 km e ancora monto pastiglie originali).
4. Il motore tende ad allungare il piu' possibile il rapporto appena ci sono le condizioni. Tradotto: il 90% del tempo i giri del termico sono sotto i 2000 rpm, anche a 130 km/h. Minore usura, maggiore durata nel tempo.
5. Comfort: girando basso il rumore del termico e' poco invasivo e l'auto silenziosa.
Il primo anno ho fatto 43.000 km e da allora non ho mai rimpianto un minuto il vecchio TD.
Warfox, sbaglio o non eri lo stesso warfox che aveva frequentato il forum hybrid synergy, e avevi una Lexus IS?
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