Stangata sui monopattini: targa, assicurazione e casco. Alcune regole rendono impossibile usarlo
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 19 Settembre 2023, alle 10:27 nel canale Urban MobilityIl Consiglio dei Ministri ha ufficializzato le nuove regole, che saranno effettive dopo che avranno passato l'iter parlamentare, e in assenza di emendamenti
205 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPoi continua pure a pensare che tutti i guai del mondo siano dovuti a chi non si muove con mezzi a 4 ruote mossi da motore, ma le realtà è tristemente un'altra.
A parte che stai parlando con uno che ha sia 3 bici che 2 moto...
La pericolosità c'entra un cippa, visto che multa+decurtazione punti è una cosa che può toccare anche a chi guida un Ciao, che pesa 40kg ed il cui motore può essere sollevato con due dita...
Come se prendessi a calci le auto parcheggiate sulle piste ciclabili o in divieto di sosta.
mmm...mi sa che le mie argomentazioni dovranno cedere a questa retorica sopraffina
La pericolosità c'entra un cippa, visto che multa+decurtazione punti è una cosa che può toccare anche a chi guida un Ciao, che pesa 40kg ed il cui motore può essere sollevato con due dita...
La pericolosità c'entra eccome, ma se non vedi differenza fra un tir e un monopattino, non posso farci niente.
Credo che qualcosa si trovi anche ma non è detto che rispecchino la realtà, o almeno che lo facciano senza adeguate contestualizzazioni.
Non è che le regole si rispettano solo quelle che ci piacciono e una regola del CDS è che nei limiti del possibile deve essere evitato ogni incidente.
È il CDS che mette il Ciao ed il SUV sullo stesso piano....
Laascia perdere:
I ciclisti son convinti per esempio che superare a dx un'auto ferma al semaforo o allo stop (magari con l'indicatore di svolta a dx acceso) sia normale.
Come pure normale sia andarsi a piazzare a ridosso del cabina di un tir in fermata.
Non hanno mai capito che il cds, ma soprastutto il buon senso, ti obbliga a prestare la massima attenzione sopratutto con quei veicoli che hanno scarsa visibilità posteriore o laterale ( perchè probabilmente non ti possono nemmeno vedere dove ti trovi ).
estratto da un pvt che mi è arrivato:
Io ormai ho preso l'abitudine di non fermarmi più se a ridosso del semaforo c'è un camion che mi affianca. Guardo a destra, a sinistra, di nuovo a DX e SX e poi passo con il rosso piano piano e mi levo dalle palle.
Meglio un ciclista che non rispetta il ROSSO, che un ciclista steso per terra ma con il rosso sparso sulla strada.
La bici è molto più reattiva e veloce di una macchina. Un ciclista per sua natura è abituato a vedere oltre, a prevedere il coglione che non lo vede e a essere reattivo prevedendo anche gli errori degli altri.
Tu pensi di non essere visto ma invece ti vedono benissimo perché sono prima automobilisti che riconoscono gli errori che potrebbero commettere, e solo dopo sono ciclisti.
Vi credete i padroni della strada, ma non avete capito che una bicicletta ha due ruote e spesso anche molto sottili. Deve evitare buchi, tombini trappola e anche quelli che guidano facendosi i cazzi loro.
Quando ci saranno meno ciclisti stritolati per terra allora forse (ma forse eh) potrai anche avere ragione.
Vedi che pappardella?
Addirittura la bici è più reattiva di un mezzo a motore?
Ti rispondo di qua:
io ho preso l'abitudine di non lasciare più di 20 cm tra il ciglio della corsia e il marciapiede quando sono in città nel traffico perchè mi è capitato più di una volta trovarmi in marcia lenta con un deficiente che stringe da sinistra ed un so tutto io che ti passa a dx ( ed il deficiente in genere è scooter o bici che serpenteggia nel traffico come se non ci fosse domani).
Per non parlare poi nelle strade che si inerpicano in montagna dove spesso ti ritrovi 2-3 cicloamatori affiancati in un tornante in salita a 10 km/h.
Ma queste sono cose che capitano solo a me?
Ps marche, toscana, emilia, lazio, lombardia, quindo non un ben definito punto geografico.
Mi ripeto:
Corso obbligatorio di educazione stradale a scuola perchè quei bambini oltre a rischiare la vita ogni volta che prendono la bici saranno i ciclisti - automobilisti - corrieri - camionisti di domani ed un tipo di educazione / compartamento volto a minimizzare i rischi connessi alla circolazione diventerà domani il normale modo di agire e non lo stare attenti perchè altrimenti mi stendono/stendo.
I ciclisti son convinti per esempio che superare a dx un'auto ferma al semaforo o allo stop (magari con l'indicatore di svolta a dx acceso) sia normale.
Come pure normale sia andarsi a piazzare a ridosso del cabina di un tir in fermata.
Non hanno mai capito che il cds, ma soprastutto il buon senso, ti obbliga a prestare la massima attenzione sopratutto con quei veicoli che hanno scarsa visibilità posteriore o laterale ( perchè probabilmente non ti possono nemmeno vedere dove ti trovi ).
estratto da un pvt che mi è arrivato:
Io ormai ho preso l'abitudine di non fermarmi più se a ridosso del semaforo c'è un camion che mi affianca. Guardo a destra, a sinistra, di nuovo a DX e SX e poi passo con il rosso piano piano e mi levo dalle palle.
Meglio un ciclista che non rispetta il ROSSO, che un ciclista steso per terra ma con il rosso sparso sulla strada.
La bici è molto più reattiva e veloce di una macchina. Un ciclista per sua natura è abituato a vedere oltre, a prevedere il coglione che non lo vede e a essere reattivo prevedendo anche gli errori degli altri.
Tu pensi di non essere visto ma invece ti vedono benissimo perché sono prima automobilisti che riconoscono gli errori che potrebbero commettere, e solo dopo sono ciclisti.
Vi credete i padroni della strada, ma non avete capito che una bicicletta ha due ruote e spesso anche molto sottili. Deve evitare buchi, tombini trappola e anche quelli che guidano facendosi i cazzi loro.
Quando ci saranno meno ciclisti stritolati per terra allora forse (ma forse eh) potrai anche avere ragione.
Vedi che pappardella?
Addirittura la bici è più reattiva di un mezzo a motore?
Ti rispondo di qua:
io ho preso l'abitudine di non lasciare più di 20 cm tra il ciglio della corsia e il marciapiede quando sono in città nel traffico perchè mi è capitato più di una volta trovarmi in marcia lenta con un deficiente che stringe da sinistra ed un so tutto io che ti passa a dx ( ed il deficiente in genere è scooter o bici che serpenteggia nel traffico come se non ci fosse domani).
Per non parlare poi nelle strade che si inerpicano in montagna dove spesso ti ritrovi 2-3 cicloamatori affiancati in un tornante in salita a 10 km/h.
Ma queste sono cose che capitano solo a me?
Ps marche, toscana, emilia, lazio, lombardia, quindo non un ben definito punto geografico.
Mi ripeto:
Corso obbligatorio di educazione stradale a scuola perchè quei bambini oltre a rischiare la vita ogni volta che prendono la bici saranno i ciclisti - automobilisti - corrieri - camionisti di domani ed un tipo di educazione / compartamento volto a minimizzare i rischi connessi alla circolazione diventerà domani il normale modo di agire e non lo stare attenti perchè altrimenti mi stendono/stendo.
Di trovare certa gente non capita solo a te, altrimenti non ci sarebbe chi la pensa come te sulla questione.
Il problema è che la bici, più che reattiva, effettivamente è più agile di un'auto se il traffico è lento o poco scorrevole e chi la usa, inebriato da questo senso di "leggerezza", si lancia in slalom tra le auto ed altre manovre coreografiche: è un comportamento che non avrà conseguenze 99 volte su 100 ma quella volta che va male parte la solita menata delle vittime della strada, delle auto incivili, ecc...
Ma queste sono cose che capitano solo a me?
Caro Piedone fidati, non capitano solo a te queste cose ed il problema e i pericoli sulle strade dell'Appennino sono molti di più e ben peggiori di quelli causati da qualche ciclista indisciplinato.
Ma immagino che se frequenti spesso quelle zone, saprai benissimo quello che succede di solito, soprattutto nei fine settimana.
Ebbene, per uno che si va a fare un giro tranquillo su qualunque mezzo o una semplice passeggiata intorno a casa, per magia si può ritrovare ad assistere in diretta al rally e motomondiale di improvvisati piloti dove, tra i loro tagli e sorpassi in curva a velocità folli, può sperimentare il brivido di vedersi la morte in faccia e festeggiare nel caso riesca a tornare a casa sano e salvo!
A scanso di equivoci, a parte il monopattino, ho usato un po' tutti i mezzi sulle strade, pure il camion perché ho la patente C. Quindi mi posso definire abbastanza imparziale sull'argomento e non faccio il giochino di molti schierandosi per una categoria e voler dimostrare di essere più disciplinato rispetto ad un altro come fai tu.
Senza contare che molto spesso capita che ci sia la stessa persona sui quei mezzi, dato che un automobilista spericolato lo sarà molto probabilmente anche quando va in bici, in moto o in monopattino che sia.
Poi certo, c'è chi usa solo l'auto e chi solo la bici, ma purtroppo a pagarne il conto grave nel caso di incidente fra i due sappiamo che quasi sempre è solo uno e la percezione del pericolo è ben diversa, perché chi tende a rischiare di più la manovra azzardata, sarà in genere sempre quello che immagina di non avere conseguenze fisiche nel caso d'incidente.
Ti faccio un esempio che mi capita molto spesso quando vado in bici, ed è quello di trovarmi stretto sul ciglio della strada e quasi buttato nel fosso, perché l'ennesima auto o camion di qualche frettoloso che arriva da dietro di me non ha quel secondo di pazienza per aspettare che l'auto che sta sopraggiungendo dalla corsia opposta passi normalmente.
Tanto alla fine chi ci rimette sono solamente io e non lui che certamente non rischierebbe mai di andare contro l'auto nell'altra corsia per evitare di investirmi...
Di esempi te ne potrei fare mille ma non ne ho voglia. Chiudo invece con una notizia di poche ore fa:
"Monza: Un automobilista su cinque ubriaco o drogato"
Potremmo fare lo stesso titolo sostituendo "automobilista" con "ciclista" o "p(i)edone" (scherzo ) e sono convinto che nessuno si scandalizzerebbe più di tanto.
Il problema è che la bici, più che reattiva, effettivamente è più agile di un'auto se il traffico è lento o poco scorrevole e chi la usa, inebriato da questo senso di "leggerezza", si lancia in slalom tra le auto ed altre manovre coreografiche: è un comportamento che non avrà conseguenze 99 volte su 100 ma quella volta che va male parte la solita menata delle vittime della strada, delle auto incivili, ecc...
Escono dalle fottute ciclabili!
Hai perfettamente ragione, i veri colpevoli di questa emergenza sulle strade non sono i ciclisti, ma le dannate biciclette!
Infatti dovrebbero fare una legge per multare le bici, altro che i ciclisti!
Del resto io quando vado in auto e trovo una bici che mi taglia la strada suono alla bicicletta, il ciclista non c'entra nulla! Le persone mica hanno le ruote ohh!1!!
Come il famoso detto "se mia nonna avesse le ruote"...appunto non ce le ha, quindi mica è colpa della povera vecchietta che va in bici, suvvia!1!
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".