Piaggio, la Vespa si fa elettrica: maggiori prestazioni ed un'autonomia fino a 200 km
di Carlo Pisani pubblicata il 09 Novembre 2017, alle 08:21 nel canale Urban Mobility
Le prestazioni saranno superiori a quelle di un tradizionale "cinquantino" in virtù di una maggiore coppia ed accelerazione messa a disposizione dal motore elettrico in grado di erogare una potenza continuativa di 2 kW con picchi fino a 4 kW
Direttamente dall'Esposizione Internazionale Ciclo e Motociclo 2017 (EICMA), con porte aperte al pubblico dal 9 al 12 novembre, il Gruppo Piaggio ha presenta una nuova versione della sua iconica Vespa, mezzo che negli anni '50 ha cambiato il modo si spostarsi degli italiano, oggi cerca di riproporsi con lo stesso scopo diventando completamente elettrica, silenziosa e green.

Già presentata come prototipo nel corso dell'esposizione 2016, ora è stata presentata in versione definita ed è pronta per fare la sua comparsa sulle strade italiane ma non solo, nel corso del 2018: prodotta interamente nello stabilimento di Pontedera, più precisamente la si potrà prenotare online, da una piattaforma dedica, a partire dalla prossima primavera.
Ma veniamo alle caratteristiche tecniche, l'autonomia si attesta intorno ai 100 km, adeguati per uno scooter dedicato agli spostamenti cittadini o a corto raggio, le prestazioni superiori a quelle di un tradizionale "cinquantino" in virtù di una maggiore coppia ed accelerazione messa a disposizione dal motore elettrico in grado di erogare una potenza continuativa di 2 kW con picchi fino a 4 kW: cari appassionati del marchio quindi niente più gruppi termici modificati o marmitte fatte a regola d'arte, ma batteria al litio ed avvolgimenti di rame nel motore.

Disponibile anche una versione con autonomia estesa a circa 200 km, denominata versione X, che prevede l'adozione di un compatto generatore a benzina in grado di ricaricare le batterie anche in movimento; i tempi per una ricarica completa si attestano intorno alle 4 ore, sicuramente non poche, ma il "pieno" può essere fatto semplicemente estraendo il cavo dal vano sottosella e collegando la relativa spina a qualsiasi presa elettrica da 16 A, cioè le classiche prese civili di casa.

Non solo elettrica ma anche smart, infatti grazie al sistema Vespa Multimedia Platform il nostro scooter sarà facilmente abbinabile ad uno smartphone per gestire numerose funzioni e controllarne dati e statistiche, come alternativa al cruscotto digitale dotata di display TFT a colori. Non ci resta che aspettare di vedere a quale prezzo sarà proposta questa nuova due ruote elettrica, elemento che, come per la maggior parte dei prodotti consumer, ne definirà o meno il vero successo
77 Commenti
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Vorrei scommettere che la versione da 100km costerà sui 8999€ 😂Per fare un esempio:
http://www.motoblog.it/post/307113/...bel-air-lithium
Come nelle auto l'unico modo di avere qualità+tecnologia è prendere Volkswagen\Audi, negli scooter ci sono Kymco e Yamaha
Come nelle auto l'unico modo di avere qualità+tecnologia è prendere Volkswagen\Audi, negli scooter ci sono Kymco e Yamaha
A me invece Piaggio ha sempre convinto.
Nel corso del tempo, è riuscita ad innovarsi e ad offrire al pubblico un prodotto sempre aggiornato. Io darei fiducia al Made in Italy e a chi lavora nel nostro paese.
probabilmente avrà 10 kg di batterie, non proprio comodissime da portare in giro. Sono curioso pittosto di che soluzione hanno usato per il generatore a bordo
il mercato delle due ruote o si fa serio o alzare i prezzi a livelli spaziali lo ucciderà molto presto
Secondo me pero' bisogna ricordarsi di modificare il contratto della fornitura elettrica e farne uno con piu' potenza, altrimenti mentre lo ricarichi se accendi il forno per cucinare magari salta la corrente...
Come nelle auto l'unico modo di avere qualità+tecnologia è prendere Volkswagen\Audi, negli scooter ci sono Kymco e Yamaha
Hai appena definito di non capire un tubo.
Kymco lascia MOLTO a desiderare, con durate medie che neppure un vecchio ciao aveva. Si sbriciolano
su VW, soprattutto sulle motorizzazioni che tiene 40 anni e per "aggiornarle" sbatte su un turbo ci sarebbe da discutere. Diciamo 1781 per ridere un po.
Per non parlare della truffa diesel. Uno ti truffa e tu lo incensi. Marketing favoloso devono avere quelli che spacciano la DKW per "lusso"
Nel corso del tempo, è riuscita ad innovarsi e ad offrire al pubblico un prodotto sempre aggiornato. Io darei fiducia al Made in Italy e a chi lavora nel nostro paese.
Dare i miei soldi ad "industriali" italiani (magari con residenza a Montecarlo) che fanno produrre il 90% all'estero e ci appiccicano il bollino made in italy? Con minore qualità rispetto ai prodotti esteri oltretutto.
No grazie
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