Monopattini, dal 14 dicembre obbligo di casco, assicurazione e targa? No, mancano i decreti

di pubblicata il , alle 14:34 nel canale Urban Mobility Monopattini, dal 14 dicembre obbligo di casco, assicurazione e targa? No, mancano i decreti

Tra pochi giorni entrerà ufficialmente in vigore il nuovo Codice della Strada, che contiene anche novità per i monopattini elettrici. Tuttavia le nuove regole hanno bisogno di decreti appositi

 
96 Commenti
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bonzoxxx12 Dicembre 2024, 09:07 #51
Originariamente inviato da: Mars95
Vedi la risposta sopra, credo il problema sia solo nella testa di chi li usa.
Se fossero più disciplinati e come dici tu ci fossero più controlli non ci sarebbero problemi.

P.S: comunque anche le e-bike truccate che vanno a 0km/h senza pedalare sulle ciclabili senza luci non le controlla nessuno.


Sono assolutamente d'accordo.
Doraneko12 Dicembre 2024, 09:13 #52
Originariamente inviato da: cronos1990
Questa risposta rispecchia esattamente il problema di fondo: le norme ci sono ma non vengono rispettate perchè non ci sono i controlli, e i nostri governanti non fanno altro che aumentare leggi e pene per darsi una facciata, ma nel concreto nulla.

Lo sai perchè le biciclette con pedalata assistita che sono modificate per muoversi senza che tu pedali sono sanzionabili? Perchè in quel caso appunto non esiste locomozione "umana", ma è esclusivamente meccanica (elettrica), per cui il mezzo in quel caso rientra nella classe dei ciclomotori. E i ciclomotori in Italia DEVONO avere la targa.
Le norme esistono già, anzi son pure troppe. Il problema di fondo che tutti ignoraro è sempre lo stesso: la cultura della nostra società e il rispetto.

E le casistiche sui monopattini ne sono un chiaro esempio. Vedasi la gente che anche in questo thread si lamenta di quelli che lo usano sul marciapiede mettendo in pericolo i pedoni. Ovviamente fanno bene a lamentarsi per questo, ma basterebbero due neuroni per capire che un uso del genere è da evitare anche senza una legge.
Legge che giustamente ci può e ci deve essere, perchè comunque è la legge che ci dice cosa è lecito e cosa no. Ma basterebbe un minimo di buon senso per capire che quella cosa non la devi fare, banalmente perchè sei un pericolo per te stesso e per i pedoni. Il solo fatto che la gente sia incapace di comprendere che la strada è a uso e consumo di tutti, e non solo di se stessi, risulta un concetto fin troppo complicato per quasi tutti.

Che l'assenza di controlli sia il problema primario rispetto a quello di mettere nuove leggi e sanzioni credo sia palese, ma se si vuole davvero andare alla radice del problema è il discorso culturale quello da cui nasce questo (e non solo) problema.
Quindi partendo dalla scuola, dalle famiglie e dalla cultura che la società trasmette (anche attraverso i nostri governanti, che invece sono i primi a fare danni anche solo con i loro comportamenti, ancor prima che con le loro decisioni).

I monopattini in se non sono un problema, anzi per la micromobilità cittadina sono un mezzo che può essere molto utile. Il problema è di ben altra natura.


Il discorso "cultura" (inteso come educazione) ormai è assolutamente desueto, sia perché ormai "una cultura" non esiste più, visto che siamo pieni di gente che arriva da posti con usanze medievali, sia perché né la scuola né le famiglie hanno più i mezzi per mettere in riga bambini e giovani. Lo Stato si è messo in mezzo a certe cose e come al solito le ha guastate: a scuola e a casa guai ad alzare la voce o ad alzare le mani, il senso della gerarchia e del rispetto della regole si è perso. Restando in tema, se alzi la voce contro un ragazzo che sfreccia in bici o col monopattino sul marciapiede, ti va bene se questo non ti aggredisce. Non sto esagerando, tempo fa c'è stato un episodio simile nella mia zona.
Il buon senso è morto.

Per quanto riguarda i controlli, la mia opinione è che non vengano fatti intenzionalmente. Oltre alle leggi, puoi anche avere la volontà di fare i controlli ma se non ti spiegano cosa fare esattamente non si può fare nulla. È una cosa comune nelle questioni di ordine pubblico, ad esempio.
Metti che il vigile becca uno con la bici con l'acceleratore, lo ferma e gli dice che deve confiscargliela. Mettiamo che questo collabori. Chi viene a prendere sta bici? Dove viene portata? Esiste un luogo dedicato? Come viene risolta la questione batterie in questo deposito? Perché se non è un mezzo omologato sai tu se non c'è il rischio che ti prenda fuoco il pacco batterie? Come viene gestita tutta sta cosa da un punto di vista di carte e burocrazia? Chi copre i costi di tutta sta operazione? La multa (che non verrà pagata) emessa al proprietario della bici?
Ecco, tutto questo se il tizio collabora. Se non collabora e diventa aggressivo? Cosa fai? Un casino per una bici?
bobby1012 Dicembre 2024, 09:23 #53
Originariamente inviato da: Gevurah
Sono l'unico a chiedersi perchè questo tipo di regolamentazione vine così sentita per i monopattini, ma non per le biciclette (sia a pedali che elettriche)?
In fondo l'ingombro che danno è il medesimo, le velocità comparabili, l'idiozia è a discrezione del guidatore in ogni caso... per cui, perchè non targare e assicurare anche le bici a questo punto? (se non tutte, quanto meno quelle elettriche)


Credo per la rapida diffusione che hanno avuto costando molto meno di una bici elettrica e quindi rappresentano un ottimo entroito.
Poi in Italia c'è una mentalità cavernicola a partire da molti politici c era un periodo che erano visti come il nemico numero 1 con i tg che martellavano per i indispettire la gente.
Siamo così abituati ad essere tassati che molti sono pure contenti di questa cosa
bonzoxxx12 Dicembre 2024, 11:02 #54
Originariamente inviato da: bobby10
Credo per la rapida diffusione che hanno avuto costando molto meno di una bici elettrica e quindi rappresentano un ottimo entroito.
Poi in Italia c'è una mentalità cavernicola a partire da molti politici c era un periodo che erano visti come il nemico numero 1 con i tg che martellavano per i indispettire la gente.
Siamo così abituati ad essere tassati che molti sono pure contenti di questa cosa


Ti quoto in pieno..
randorama12 Dicembre 2024, 11:14 #55
comunque il problema, a ben vedere non è il monopattino "tout-court" ma quello a noleggio.

anche i proprietari vanno in giro senza casco e sui marciapiedi.
ma solo chi lo noleggia ci va sopra in 2 e li lascia dove minc*ia gli pare.

se solo le società di noleggio inserissero un sensore di peso e l'obbligo alla riconsegna negli stalli (stessa identica cosa che succede per le biciclette), il problema verrebbe grandemente ridimensionato.
nebuk12 Dicembre 2024, 11:32 #56
Originariamente inviato da: aqua84
Ma sbaglio o a parte il super boom iniziale della novità oggi se ne vedono molti ma molti meno in giro??


Probabilmente dopo 3-4 anni le batterie iniziano a perdere colpi o chi l'ha preso con il bonus si è poi accorto che non fa al caso suo...

Originariamente inviato da: cronos1990
I monopattini in se non sono un problema, anzi per la micromobilità cittadina sono un mezzo che può essere molto utile. Il problema è di ben altra natura.


Diciamo che con ruote piccole e manubrio altissimo sono intrinsicamente più instabili, ho visto gente volare di viso sull'asfalto senza un chiaro ostacolo...

Originariamente inviato da: bobby10
Per quanto mi riguarda finché non vedo veri controlli non faccio nessuna assicurazione.


Che è veramente un discorso da stupidi, avere la possibilità di assicurarsi e non farlo rischiando la casa in caso di incidente con torto.
Io ho già esteso con 15€ l'anno l'RC dello scooter anche per l'uso di bici e monopattino.
Guido correttamente, ma poi vallo a dimostrare che il pedone è sceso dal marciapiede con la testa dentro il telefono. Mi assicuro e vivo tranquillo.

Originariamente inviato da: Mars95
P.S: comunque anche le e-bike truccate che vanno a 0km/h senza pedalare sulle ciclabili senza luci non le controlla nessuno.


Qua hanno iniziato a fare controlli, molti su segnalazione di residenti e pedoni esasperati dai rider che vanno a 50km/h di notte senza luci.

Originariamente inviato da: randorama
comunque il problema, a ben vedere non è il monopattino "tout-court" ma quello a noleggio.

anche i proprietari vanno in giro senza casco e sui marciapiedi.
ma solo chi lo noleggia ci va sopra in 2 e li lascia dove minc*ia gli pare.

se solo le società di noleggio inserissero un sensore di peso e l'obbligo alla riconsegna negli stalli (stessa identica cosa che succede per le biciclette), il problema verrebbe grandemente ridimensionato.


si, nelle città turistiche il noleggio è un disastro
Giuss12 Dicembre 2024, 12:59 #57
Originariamente inviato da: GLaMacchina
Per quanto riguarda targare le bici elettriche mi pare una cosa fattibile e credo anche sensata. Visto però che ti riferivi anche alle biciclette a pedali, aggiungo che targare quest'ultime sarebbe come targare gli skateboard, i monopattini a spinta, gli slittini da neve e finanche i pattini a rotelle e perché no, le scarpe da corsa. Direi irrealizzabile e nocivo. Personalmente mi sembra naturale che mia figlia di 3 anni possa andare in bicicletta senza dover aspettare di fare la patente/patentino... E poi te la immagini la targa sulla bici da corsa da 6.5 Kg?


In teoria il danno lo puoi fare sia con quella a pedali che con quella elettrica che comunque è limitata a 25Km/h. Forse per il peso maggiore potrebbe essere più pericolosa ma non so...

Lasciamo perdere quelli che truccano le bici elettriche o ci mettono l'acceleratore, in giro ne vedo ma assolutamente nessuno controlla
Wrib12 Dicembre 2024, 13:47 #58
Originariamente inviato da: Gevurah
Sono l'unico a chiedersi perchè questo tipo di regolamentazione vine così sentita per i monopattini, ma non per le biciclette (sia a pedali che elettriche)?
In fondo l'ingombro che danno è il medesimo, le velocità comparabili, l'idiozia è a discrezione del guidatore in ogni caso... per cui, perchè non targare e assicurare anche le bici a questo punto? (se non tutte, quanto meno quelle elettriche)


Originariamente inviato da: asdf
Le biciclette sono anche più pericolose dei monopattini (pedalando si raggiungono velocità ben superiori al 20Km/h).
Purtroppo non le regolamenteranno mai perché sono troppo diffuse (a differenza dei monopattini elettrici che esistono solo da pochi anni): ci sarebbe una rivolta popolare.

Se riuscissero ad introdurre la targa almeno su quelle elettriche, per ora poco diffuse visto il costo, sarebbe già una gran cosa.

Sarebbe saggio farlo anche con le bici professionali, che, a differenza di una graziella guidata da un anziano o da un bambino, raggiungono facilmente forti velocità, ma dubito che lo faranno mai.


Nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo non esistono obblighi di casco, targa e assicurazione per le biciclette. Siamo veramente noi italiani più intelligenti degli altri a voler introdurre queste cose?

E' una questione controintuitiva ma nel complesso sistema dei pro e i contro di ogni scelta si è capito che è giusto così.

Per esempio il casco in bici come sicurezza personale è statisticamente poco utile parlando ovviamente nell'uso come spostamento urbano (non per uso sportivo quando i ritmi sono alti specie poi quando ti butti in discesa ad alta velocità, dove tutti infatti hanno il casco anche se non obbligati). Si è dimostrato che quando un'auto o un mezzo più grande ti stira in malo modo cambia poco come probabilità di scamparla avere o no il casco in bici (sei cmq spacciato). Al contrario quando cadi a basse velocità da spostamento urbano è raro rimanerci secco se non c'è un mezzo che ti stira, le probabilità in più di non morire perchè hai il casco sono un misero vantaggio. E se c'è un mezzo che ti stira non è il caschetto a salvarti.

Anche la mancata targa e assicurazione apportano pochi miglioramenti tangibili statisticamente parlando, sono pochi i casi in cui si crea veramente un (singolo) problema (una tal persona subisce un danno e la bici scappa). Per la singola persona che ha subito un torto sarà una situazione bruciante, ma nel complesso della società è un caso talmente raro che non conviene disincentivare le bici inserendo targa e assicurazione (che poi quasi tutti siamo assicurati in bici ma lo dimentichiamo: con la capo famiglia).

A fronte dei contro che sono statisticamente irrilevanti nel sistema società nel suo complesso (certo in linea di principio danno fastidio, è facile inveire in modo populista contro le bici che non pagano bollo, assicurazione, no targa, no casco..e quando capita il singolo caso sfigato ci si indigna) in quasi tutti i paesi del mondo si sceglie di non disincetivare la diffusione delle biciclette.

Ogni persona che sceglie di usare la bici al posto dell'auto è un'auto in meno, il parco circolante diventa molto più sicuro verso i pedoni, un'auto ha una massa maggiore e velocità maggiori, è fisica, per ogni auto in meno per un pedone c'è meno pericolo di morte, anche a fronte del proliferare di nuovi ciclisti "indisciplinati".

Inoltre se metà automobilisti usasserò la bici per gli automobilisti restanti le strade sarebbero più libere. Oltre all'inquinamento minore.

https://www.ilpost.it/2019/11/16/caschi-bici-obbligo/
https://www.bikeitalia.it/2018/07/3...o-di-sicurezza/
https://fiabitalia.it/casco-obbligatorio/
https://girodiruota.com/rendere-il-...i-e-una-boiata/
Marko#8812 Dicembre 2024, 13:59 #59
Originariamente inviato da: Giuss
In teoria il danno lo puoi fare sia con quella a pedali che con quella elettrica che comunque è limitata a 25Km/h. Forse per il peso maggiore potrebbe essere più pericolosa ma non so...

Lasciamo perdere quelli che truccano le bici elettriche o ci mettono l'acceleratore, in giro ne vedo ma assolutamente nessuno controlla


Con la differenza che, per quanto i 25 siano una velocità relativamente bassa, con una bici puramente muscolare devi comunque fare un minimo di fatica per tenerli, con quella assistita puoi farne molto meno o zero se la modifichi.
Sbattere addosso a un pedone non cambia nulla, cambia che in un caso forse non ci sbatti perché vai più piano dovendo pedalare.
Wrib12 Dicembre 2024, 14:08 #60
Originariamente inviato da: the_joe
Partendo dal presupposto di riuscire a leggere la targa e ricordarla o annotarla e anche di essere più grosso e cattivo dell'investitore, altrimenti come si dice "becco e bastonato".


Mi fa sempre scassare che tutti si sentono sempre statisticamente più forti di un ipotetico sconosciuto investitore (o persona che ci fa un torto in generale).

Se è "sconosciuto" non sappiamo nulla di lui, dobbiamo assumere che al 50% possiamo suonargliele e al 50% prenderle..

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