Diesel
Milano ha deciso: stop ai motori diesel Euro 5, si punta a una metropoli ciclo-pedonale
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 25 Febbraio 2022, alle 09:23 nel canale Urban Mobility
La città di Milano si prepara a un'altra stretta contro le auto. Tra pochi mesi sarà vietata la circolazione in Area B anche alle diesel Euro 5, mentre prosegue la trasformazione di strade in aree pedonali e ciclabili
124 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBeh, il tuo post parla di lotta per avere trasporti migliori, non citavi Milano direttamente.
L'ho inteso come un discorso generale.
L'ho inteso come un discorso generale.
Naturalmente dove questo è possibile e praticabile, ci sono città già citate che sono molto più vivibili delle nostre dove hanno implementato trasporti pubblici efficaci ed è realmente possibile fare a meno dell'auto privata, non vedo perchè chi abita a Milano per muoversi all'interno o chi arriva da fuori, non possa muoversi coi mezzi pubblici, alla fine con molto traffico in meno, viaggerebbero meglio anche i bus o i tram come hanno rimesso in molte città in Francia.
Chi come me abita a Porcari, ha ben poche speranze di poter abbandonare l'auto, ma è solo un problema di gestione a pene di segugio delle zone industriali e abitative che semplicemente non è mai stata fatta, con la Lucart che ho dietro casa in mezzo al paese e l'autobus che passa dal centro del paese dove non ci sono parcheggi...
Chi come me abita a Porcari, ha ben poche speranze di poter abbandonare l'auto, ma è solo un problema di gestione a pene di segugio delle zone industriali e abitative che semplicemente non è mai stata fatta, con la Lucart che ho dietro casa in mezzo al paese e l'autobus che passa dal centro del paese dove non ci sono parcheggi...
In tal caso mi trovi completamente dàaccordo, se vedi l'ho anche scritto in altri commenti qui, compresa la critica all'urbanizzazione scellerata.
C'è anche chi l'auto non ce l'ha proprio, saranno relativamente pochi, però rispetto al resto del Paese è già un fenomeno interessante.
Poi chiaramente chi vive in città e ha l'auto è inevitabile che la usi ogni tanto, chessò per fare la spesa, oppure se devi uscire la sera, visto che i mezzi pubblici non ci sono h24 e a una certa ora ci sono solo i pochi bus notturni e la metro chiude.
Vedi, anche questo è un ulteriore aspetto critico che misure del genere non considerano; non dico di tenere la metropolitana attiva h24 tutta la settimana, ma almeno il venerdì notte e week end sarebbe doveroso per una città che ha una vita notturna tutt'altro che indifferente.
Il grosso del pubblico colpito da queste misure però è chi entra in città per lavoro, i dati di Area B hanno evidenziato che ogni giorno a Milano entrano più di 1 milione di auto.
E di questi tanti partono da luoghi che potrebbero giustificare il ricorso al mezzo privato (>=50Km, i treni spesso sono ultracongestionati nelle ore di punta e non c'è alcun incentivo a lasciare l'auto nei parcheggi periferici) ma altrettanti provengono dall'hinterland, dove prendere i mezzi a volte significa impiegare tanto quanto, se non di più, che con l'auto e l'unico modo per rendere più agevole il percorso sono le due ruote a motore (che però non tutti sono disposti a usare).
A questi aggiungi quelli che proprio non possono non usare il mezzo proprio perchè serve per il lavoro stesso, es tutti i vari professionisti che citavo nel mio precedente post.
E di questi tanti partono da luoghi che potrebbero giustificare il ricorso al mezzo privato (>=50Km, i treni spesso sono ultracongestionati nelle ore di punta e non c'è alcun incentivo a lasciare l'auto nei parcheggi periferici) ma altrettanti provengono dall'hinterland, dove prendere i mezzi a volte significa impiegare tanto quanto, se non di più, che con l'auto e l'unico modo per rendere più agevole il percorso sono le due ruote a motore (che però non tutti sono disposti a usare).
A questi aggiungi quelli che proprio non possono non usare il mezzo proprio perchè serve per il lavoro stesso, es tutti i vari professionisti che citavo nel mio precedente post.
Ma infatti questo va fortemente disincentivato.
Ad esempio aumenterei fortemente le tasse a tutti gli uffici in area B al punto di far spostare le aziende fuori dal centro e riqualificando quegli edifici in zone commerciali al dettaglio.
A che serve oggi come oggi avere un ufficio in centro che non è destinato al pubblico? È semplicemente una questione di immagine e rappresentanza e allora se la vuoi paghi e tanto.
Così facendo tutti gli uffici si sposterebbero in aree meno congestionate e più esterno, il centro sarebbe riqualificato con attività al dettaglio e quindi utili alla cittadinanza, il traffico diminuirebbe e si sposterebbe verso l'esterno.
Anzi ti dirò di più... laddove possibile spingerei fortemente per lo smartworking cosa che ovviamente non può fare il comune da solo ma che sarebbe l'ora di spingere e incentivare dato che non ha senso ad esempio per un contabile che magari lavora tutto il giorno a un PC dover perdere 2 ore al giorno tra andata e ritorno per fare quello che potrebbe fare da casa.
Non vivessimo di ipocrisie, lo il telelavoro (chiamarlo smart working mi sembra una presa per i fondelli) sarebbe una soluzione a molti problemi, poi però come accaduto durante la pandemia, tutti i ristoranti, bar e servizi vari che campano sui lavoratori pendolari dovrebbero chiudere e qua entra l'ipocrisia di volere a parole fare qualcosa e poi nei fatti fermare tutto.
Quello che ancora non è chiaro è che dobbiamo cambiare modello di sviluppo o tutti gli sforzi per salvare il pianeta saranno vanificati o impossibili da realizzare perchè altrimenti l'economia si fermerebbe, quindi se il sistema economico sociale è insostenibile, prima dobbiamo cambiare quello.
Ogni cambiamento comporta dei riassetti. Un centro città più qualificato porterebbe maggiori turisti e i bar e ristoranti che valgono qualcosa semplicemente cambierebbero target e si adeguerebbero a quello nuovo.
Altri falliranno fa parte del gioco delle parti e dubito che a Milano non si troverebbe un'altra attività disposta a prendersi i locali commerciali.
C'è un piccolo problema... per essere sostenibili dovremmo diminuire la popolazione umana di almeno 1/3. Ora salvo fare roba da fantascienza o peggio da dittatura è evidente che qualsiasi politica economica fai e per quanto possiamo obbligare tutti a una politica green non riusciremo a salvare il pianeta.
Non sarà la nostra generazione e probabilmente nemmeno quella dopo ma è sostanzialmente inevitabile che prima o poi andremo incontro a uno sterminio di massa che sia per disastri naturali o per le guerre per le sempre più scarse risorse naturali.
Sono pessimista? Può darsi ma non ce la vedo la razza umana che si auto-regola per diventare globalmente sostenibile quindi ringrazio di essere nato in una generazione che potrà vivere bene prima che arrivi il vero problema.
Altri falliranno fa parte del gioco delle parti e dubito che a Milano non si troverebbe un'altra attività disposta a prendersi i locali commerciali.
C'è un piccolo problema... per essere sostenibili dovremmo diminuire la popolazione umana di almeno 1/3. Ora salvo fare roba da fantascienza o peggio da dittatura è evidente che qualsiasi politica economica fai e per quanto possiamo obbligare tutti a una politica green non riusciremo a salvare il pianeta.
Non sarà la nostra generazione e probabilmente nemmeno quella dopo ma è sostanzialmente inevitabile che prima o poi andremo incontro a uno sterminio di massa che sia per disastri naturali o per le guerre per le sempre più scarse risorse naturali.
Sono pessimista? Può darsi ma non ce la vedo la razza umana che si auto-regola per diventare globalmente sostenibile quindi ringrazio di essere nato in una generazione che potrà vivere bene prima che arrivi il vero problema.
Per questo parlo di ipocrisia generale, quando parlano dell'INPS e dicono che servono più nascite, evidentemente non hanno capito un caxxo di nulla di cosa stia realmente accadendo o semplicemente se ne fregano spostando il problema più avanti come sempre...
Quello fatto a Milano è l'unico segno di vita di una classe dirigente incapace di fare delle scelte.
Il problema del nucleare ad esempio non è che sia stato detto "no" al nucleare ma che si sia demandato alla "casalinga di Voghera" di avere un'opinione sul nucleare.
Come se io mi sento male e invece di andare dal medico chiedo in paese di votare cose ritengono sia la patologia che ho.
Purtroppo in parlamento abbiamo gente che, mediamente, non è più preparata della casalinga di Voghera. E (come se non bastasse) sono pure in vendita: chi paga le campagne elettorali e finanzia i partiti decide.
Quindi ci è andata di lusso sul nucleare, visto che costruire centrali adesso, con le attuali tecnologie, vuol dire buttare via soldi.
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Chiuso l'OT mi permetto di dire, da milanese, che vedere meno auto, soprattutto diesel, mi farebbe felice. Nonostante tutto i mezzi pubblici di Milano sono decenti, almeno quelli "dentro" la città, non i treni da fuori che in effetti hanno problemi...
Sono un po' care le corse singole, questo sì, ma chi lavora si può permettere sia quelle che gli abbonamenti, decisamente più abbordabili.
Poi so bene che levare tutte le auto è impossibile, ma si può fare ancora tanto.
Veniamo al punto: quasi tutti quelli che parlano a favore dei provvedimenti o non conoscono Milano o vivono in centrissimo come il sindaco Sala (i radical-eco-chic) o non lavorano. Quelli che hanno parlato di vita vissuta capiscono come allo stato attuale sia una gran cagata.
Riassumo il più possibile:
- piste ciclabili di fatto inutilizzate (a Milano piove tre mesi d'autunno, c'è afa tre mesi d'estate, in pratica si potrebbero utilizzare un po' solo nelle mezze stagioni, ma di fatto lo sono pochissimo), in pratica rallentano il traffico e basta.
- mezzi pubblici (forse) decenti in centro, ma in periferia no, se devi andare da una periferia all'altra devi sempre passare dal centro. Io quando andavo in università ci mettevo 50-55minuti coi mezzi pubblici, 15-20min in tangenziale (30 nell'ora di punta), secondo voi quale usavo?
- parcheggi di interscambio tremendi: per fare l'esempio di Cascina Gobba, non sorvegliato, no telecamere, il paradiso dei ladri, inoltre chiudeva troppo presto per cui se facevi tardi al lavoro/restavi fuori a cena non potevi ritirare la macchina.
- aree pedonalizzate inutilizzate, vedi tutto intorno al Castello, corso Garibaldi la parte alta, ecc. in teoria dovevano diventare chissachè, in realtà rimaste deserte.
Le altre città "virtuose": Olanda e Belgio sono casi isolati al mondo, ci sarà un perchè (anche a Venezia non circolano auto, ma non si può prendere ad esempio), a parte che ho vissuto a Bruxelles un mese e non è proprio così.
Andando su altre città più normali, come Londra, stessa latitudine ma la bici la usano in pochi, però ha 12 linee di metropolitana (carissime) ma soprattutto dei mezzi di superficie (autobus) superefficienti, perciò molti non fanno l'abbonamento alla metro ma solo agli autobus per risparmiare. Io stesso ci ho vissuto circa sei mesi e dopo un po' l'ho fatto anch'io. Coi mezzi andavo a lavorare in zona 6, uscivo la sera andando anche in zona 3 e tornando a notte fonda, o a Richmond per chi sa dov'è, ecc. Cose impensabili a Milano e periferia.
In sintesi, sono anni che si parla di potenziare i mezzi pubblici ma a parte una linea metropolitana non si fa quasi nulla perchè COSTA, invece si martellano le auto perchè fa CASSA coi pedaggi (e fa tanto eco-chic), quando è stato dimastrato dal lockdown che l'inquinamento non dipende dai diesel, ma dai riscaldamenti a carbone/gasolio/pallet/ecc. rimasti ormai solo nei palazzi comunali, perciò a spese del comune ammodernarli.
PRIMA devi darmi un'alternativa credibile (mezzi efficienti ovunque, non solo nella cerchia dei navigli), DOPO mi puoi disncentivare l'auto, non il contrario.
Tra l'altro fatta come ora l'area B non blocca quelli che abitano appena dentro dal circolare quanto vogliono anche con una euro 1, anche per prendere il pane a 200m, basta che non escano dal confine comunale.
Insomma inutility allo stato puro, ma la lobby dei car dealer ringrazia perchè così vende nuove auto euro 6 che intasano ugualmente la città... e non cambia nulla.
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