Francia: divieto ai voli nazionali a corto raggio, per tratte brevi basta il treno
di Giulia Favetti pubblicata il 05 Dicembre 2022, alle 16:08 nel canale Urban MobilityLa Commissione Europea ha approvato la decisione di abolire i voli tra città collegate da un viaggio in treno di meno di 2,5 ore
61 Commenti
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Macchè invidia sociale... E' un comportamento che oramai non si può più sostenere visti i costi energetici e quelli ambientali ( se ti fosse sfuggito i voli privati hanno avuto un incremento negli ultimi 2 anni ), quindi è bene metterci un freno che sia una extratassa o un divieto vero e proprio.
Lo sai che i treni veloci dispongono anche di compartimenti riservati e salette riunione?
Sinceramente la tua posizione non è difendibile...
Lo sai che i treni veloci dispongono anche di compartimenti riservati e salette riunione?
Sinceramente la tua posizione non è difendibile...
Ma a te che ti interessa di come spendono gli altri i soldi?
Sono cari? Vogliono spendere di più? Ebbene si crea lavoro, perché devi vietare?
No, non c’è alcun “problema” se non quelli immaginari.
C’è invidia sociale, bisogna ostacolare le altre persone “perchè sì”
I consumi specifici in Kg di bunker per tonnellata metrica lorda trasportata a velocità commerciale standard sono molto più bassi di quelli di un velivolo passeggeri/cargo o di un autotreno.
Diciamo, a grandissime linee, che il trasporto su nave è più efficiente del trasporto su gomma ma con differenze importanti. Se prendiamo in esame le grandi navi portacontainer si parla di un 300% di efficienza in più\MC, questo vantaggio va via via a diminuire sui feeder e sulle navi più piccole, fino ad arrivare ai traghetti, sempre più efficienti ma in misura nettamente minore.
Non prenderli come dati precisi, giusto come una grossolana teoria, immaginerai che le variabili in gioco sono centinaia.
Va da sé che se il 70% del globo è coperto d' acqua una rotta navale la trovi sempre, una linea ferroviaria forse no, senza contare che mentre gli oceani sono liberamente percorribili da chiunque, strade e ferrovie devono passare dogane e paesi che magari potrebbero tassare i prodotti, o peggio.
Parlando di un trasporto dal Portogallo in Arabia Saudita ad esempio dovresti passare per la Turchia e poi Siria, Libano, Israele e Giordania ... tutti posti tranquilli dove un treno può passare indisturbato
Se devi importare dalla Cina in Europa invece ti tocca passare per la transiberiana oppure fai il giro da Afghanistan-Iran-Iraq ... insomma il trasporto via terra spesso deve passare per zone che non sono esattamente sicure.
Il tutto tralasciando che per alcuni percorsi semplicemente non ci sono strade e/o ferrovie, ad esempio in molte zone dell'Africa, ma anche tra nord e sud America non c'è un collegamento nella zona tra Panama e la Colombia, così come non c'è una ferrovia che colleghi gli USA e l'Alaska, in questi casi o usi le navi o ti tocca portare la roba a dorso di mulo.
grazie delle risposte, ma il mio dubbio riguardava il solo "inquinamento", tutte le vostre risposte si concentrano sulla convenienza (economica o politica ) ma non ambientale. La risposta che cercavo è quella sotto
ad una ricerca veloce:
https://www.trasauto.com/blog/trasporto-via-mare-la-migliore-delle-soluzioni-logistiche"]Funzionalità sempre più innovate e tecnologie evolute hanno, anche, permesso di limitare notevolmente le immissioni inquinanti nell’ambiente. Tanto che, oggi, quello marittimo rappresenta la forma di trasporto merci meno impattante dal punto vista ambientale. Infatti, via mare, si riducono sensibilmente le emissioni inquinanti di CO2.[/URL]
quindi, come detto anche da qualcun altro, criticare le navi porta container rispetto agli aerei privati non ha senso perchè appunto quest ultime inquinano "il minimo indispensabile" per permettere però una cosa utile come i trasporti, mentre gli aerei privati sono puramente ludici
E in mezzo al mare, direi che ne hai in abbondanza di sole e puoi anche permetterti pannelli che inseguono automaticamente il sole posizionandosi con l'inclinazione migliore per la massima efficienza.
Con i pannelli solari forse ci attivi il tergicristalli di una nave container... E' forse il mezzo più energivoro che esista. Poi non è che in mezzo al mare sia sempre soleggiato eh, e navigano pure di notte...
Ma una nave è bella grande. Hai voglia a piazzare pannelli solari. Era solo per dire che non è che ha bisogno solo di kerosene per muoversi.
Di giorno, può produrre energia meglio di qualsiasi altro posto sperduto in mezzo alle montagne.
https://www.elononline.it/future/innovazione/nave-portacontainer-elettrica-oslo/
Questa è quella in fase di test e non c'è traccia di pannelli. E' grande, ma in quello spazio ci vanno i container non i pannelli. E anche se fosse piena di pannelli farebbero poco o nulla, non a caso non ce li hanno messi.
E in mezzo al mare, direi che ne hai in abbondanza di sole e puoi anche permetterti pannelli che inseguono automaticamente il sole posizionandosi con l'inclinazione migliore per la massima efficienza.
stavo dando un occhiata così pour parler
l'evergreen ace ha un motore da circa 64 MW di potenza e ha una superfice di circa 24000 m2
calcolando un rendimento di 8 m2 al KW si ha che coprendola tutta di pannelli la nave potrebbe produrre 3MW di picco direi che non è possibile alimentarla a pannelli solari
Tocca aspettare il perfezionamento della recente scoperta sulla fusione nucleare.
Lì basta il deuterio, presente in mare. Quindi sarebbe perfetto.
Nessuna scoperta sulla fusione... sono riusciti solamente ad ottenere dal processo più energia di quanto ne serve per innescarlo. E' un risultato importante ma non così eclatante come la stampa lo sta dipingendo, visto che si è trattato di un singolo " lampo ". Per arrivare ad una reazione più duratura nel tempo serve ancora tempo, così come per sfruttare il calore prodotto per produrre energia.
Sotto questo aspetto sono molto più promettenti i progetti ITER e JET, basati sul confinamento magnetico del plasma in una camera toroidale visto che stanno già lavorando sui dei deflettori bersaglio per produrre energia. ITER al momento è l'unico che prevede come obiettivo principale del progetto di produrre 500MW per 10 minuti continuativi nonché di perfezionare le tecniche di rimozione delle particelle alpha dal plasma. Il primo plasma sarà acceso nel 2025 ( se tutto andrà bene ). Finite le fasi di test ITER dovrebbe essere spinto fino a raggiungere i 720MW di potenza assorbendone 620 per il suo funzionamento.
Per avere un reattore a fusione commerciale indipendentemente dalla tecnologia usata ci vorranno almeno altri 20 anni, per averne uno piccolo da poter inserire nello scafo di una nave ci vorrà ancora più tempo.
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