Treni a idrogeno in Italia, si può fare: il piano di Alstom e Snam
di Manolo De Agostini pubblicata il 05 Giugno 2020, alle 16:01 nel canale Trasporti elettriciAlstom e Snam hanno firmato un accordo per lo sviluppo dei treni a idrogeno in Italia. L'obiettivo è realizzare, già ad inizio 2021, progetti di mobilità ferroviaria comprensivi sia dei treni alimentati a idrogeno sia dell'infrastruttura necessaria.
Alstom e Snam hanno siglato un'intesa quinquennale per sviluppare i treni a idrogeno in Italia, veicoli green con emissioni assolutamente non inquinanti, trattandosi di acqua calda e vapore acqueo. L'accordo, dopo una prima fase dedicata agli studi di fattibilità che si concluderà in autunno, ha l'obiettivo di realizzare, già ad inizio del 2021, progetti di mobilità ferroviaria comprensivi sia dei treni alimentati a idrogeno sia dell'infrastruttura tecnologica necessaria all'approvvigionamento, oltre che dei servizi di gestione e manutenzione dei mezzi.
Alstom svelò il primo treno a celle a combustibile al mondo nel 2016, il Coradia iLint, attivo dal settembre 2018 su una tratta regionale in Germania. Nell'ambito dell'accordo italiano, Alstom si occuperà della fornitura e della manutenzione dei treni a idrogeno, di nuova realizzazione o convertiti, mentre Snam lavorerà allo sviluppo delle infrastrutture per la produzione, il trasporto e il rifornimento.
"Con questa iniziativa", ha commentato l'amministratore delegato di Snam Marco Alverà, "vogliamo dare un ulteriore contributo alla decarbonizzazione dei trasporti e allo sviluppo di una economia dell'idrogeno in Italia. L'idrogeno prodotto da rinnovabili diventerà competitivo con le fonti fossili nel giro di pochi anni e avrà un ruolo centrale nella transizione energetica, in particolare nell'industria, nel riscaldamento e nel trasporto pesante".
"Sarà un pilastro del Green New Deal europeo e degli investimenti per la ripartenza post-Covid. Snam sta investendo e innovando per rendere la propria rete compatibile con l'idrogeno, per favorire lo sviluppo di nuove tecnologie e creare una filiera italiana perché il nostro Paese ha l'opportunità di essere tra i protagonisti mondiali nel settore, cogliendo i benefici ambientali ed economici di questa leadership climatica", conclude Alverà.
"Crediamo nell'idrogeno e per questo abbiamo siglato una partnership con Snam. Coradia iLint, il primo treno alimentato a idrogeno, è già in servizio passeggeri tra le città di Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehudehe in Germania. Ci auguriamo che il treno a idrogeno diventi presto una realtà anche in Italia. Grazie ad un partner come Snam saremo in grado di rispondere al mercato offrendo una soluzione completa", ha affermato Michele Viale, presidente e amministratore delegato di Alstom Italia e Svizzera.
17 Commenti
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FS e SNAM vogliono usare anche il metano per rimpiazzare il diesel:
https://www.rinnovabili.it/mobilita/treni-a-metano/
perché ormai è passato di moda, l'idrogeno fa più ecochic
Giustamente mi pare più comodo ed immediato il metano per rimpiazzare un diesel.. boh.
Ma per propulsione ad idrogeno cosa intendono? Celle a combustibile abbinate a more elettrico o idrogeno direttamente in un motore a combustione?
Ma sta cosa dell'idrogeno è fattibile in sicurezza?
L'drogeno liquido è pericoloso, difficile da maneggiare ed estremamente infiammabile (ANCHE DA SOLO).
Vale la pena usarlo per i treni? Cosa succede se c'è un incidente?
Che preghi di non essere su quel treno
Se c'è un serbatoio di idrogeno liquido prega pure di essere ad una distanza più che consona dal luogo dell'incidente.
Suppongo la prima dato che nell'articolo stesso si accenna al fatto che "Alstom svelò il primo treno a celle a combustibile al mondo nel 2016"
con una brevissima ricerca ho trovato anche quest'altro articolo
Due treni a idrogeno superano i test in Germania circoleranno dal 2022
e anche qui si parla di celle combustibili, comunque se in Germania e Olanda ha superato tutti i test di sicurezza si spera sia una soluzione valida...
Per quanto riguarda l'approvvigionamento dovrebbe essere la società stessa ad occuparsene, nell'articolo stesso mi pare si accenni a ricavarlo da "fonti rinnovabili" e altrove si accenna a "eletrolisi" mah...
e quindi concorrenziale, altrimenti siamo sempre a drenare soldi dalla fiscalità
generale per finanziare dei benefit per abbienti che così si possono
spacciare per ecologisti.
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