Roma, ecco il primo autobus connesso in 5G
di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Luglio 2020, alle 17:01 nel canale Trasporti elettrici
Procede la sperimentazione del 5G e delle sue applicazioni nella Capitale. Roma, insieme a Fastweb ed Ericsson, ha presentato il pirmo autobus connesso in 5G della città e alcuni scenari applicativi realizzati.
43 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl fatto che ci siano Anziani non è un problema. I figli/nipoti potrebbero aiutarli. I miei hanno entrambi più di 70'anni e usano tutte le app che gli servono ed in maniera autonoma, usano il BT in macchina, e maps come navigatore. Quindi se l'Anziano non vuole usare l'app sono problemi suoi, il servizio c'è ed è di facile utilizzo.
Nei paesi del Nord europa, la PA è esclusivamente on-line. Persone di 90'anni usano tranquillamente un PC e vanno su internet, informano il loro stato di salute al medico di famiglia attraverso lo smartphone.
Caso mai esistono 30'enni che non usano l'app e neanche la cercano perché non sono in grado di scaricarla dallo store, usano solo le app preinstallate. Quando li becchi su una macchina da 40k (che ha sicuramente il vivavoce BT integrato) che usano il telefono con la mano e al semaforo gli dici che il Bluetooth lo hanno inventato 15 anni fa, loro ti rispondono: "Il Blu che?" C'è una analfabetizzazione digitale in Italia gigantesca è che non dipende tanto dall'età ma dalla mancanza della voglia di imparare.
E' una vita che combatto contro questa mentalità retrograda...
Tanto più che amando molto viaggiare, ho visto cose che voi umani...
Ho citato gli anziani perchè maggiormente sono quelli che faticano ad adattarsi alle nuove tecnologie, anche se come giustamente hai evidenziato spesso è una chiusura mentale che è molto più grave.
Almeno a Roma, il problema dell'attesa si pone solo per i mezzi pubblici dei quartieri periferici. Preso il mezzo in periferia con l'app, una volta arrivato in zona più centrale, il secondo mezzo che prenderò passerà ogni 5/10 minuti, quindi l'app neanche ti serve.
Da turista preferisco non preoccuparmi molto dei tempi... magari non vedrò tutto, ma alla fine non si deve tornare in patria per bearsi di tutto quello che si è fatto, quanto di aver fatto quello che si voleva senza troppi patemi d'animo dovuti alla fretta e allo stress (quelli preferisco tenerli quando devo andare a lavoro).
Probabilmente Roma non è stata concepita per il flusso di residenti e non attuale. Le strade non mi sembra sia adatti per una grande capitale e salvo abbattere interi quartieri o si lavora molto sui mezzi pubblici o si potrà solo peggiorare in futuro.
Diciamo che sicuramente deve sottostare a delle problematiche che altre città non affrontano come le continue manifestazioni e la presenza dei palazzi del potere che implicano numerosi disagi oltre al "prestigio".
Penso comunque che prima di elargire soldi, andrebbero sistemati i bilanci... altrimenti con un certo status sarebbe semplice rubare a mani basse.
Gli anziani non si fanno problemi a chiedere più che altro, cmq atac aveva iniziato a installare delle comodissime paline elettroniche che davano i tempi di arrivo degli autobus alla fermata...paline che con il tempo sono state prontamente rimosse in quanto le persone si lamentavano con gli autisti per i tempi di attesa biblici.
A Parigi ho atteso un autobus 35 minuti esattamente come a Roma e ho anche preso una metro che in Italia non avrebbe rispettato neanche le norme minime di sicurezza, ne tantomeno quelle per far salire i disabili...il 19 a confronto era il top della tecnologia...ho anche fatto acquisti in un negozio ancora in allestimento, con gli operai che montavano i pannelli dei camerini, e i commessi che sistemavano ancora gli scaffali...viva la sicurezza
Abito in centro e almeno fino a prima del lockdown prendevo quotidianamente i mezzi per recarmi a lavoro, tutti i giorni aspettavo minimo 20 minuti l'autobus, se passa stracolmo per me è come se non passasse, e le metropolitane che te lo dico a fare...riuscivo a salire sopra intorno al quarto o quinto treno.
La domenica poi il top è l'applicazione che ti dice 2 minuti all'arrivo e poi passa un autobus fuori servizio
In orari non di punta è come dici, anche se non sempre, a volte gli autisti dei bus saltano le corse perché il mezzo è parzialmente vuoto, quindi i tempi di attesa si dilatano lo stesso...ma negli orari di punta i mezzi pubblici romani sono un disastro, oggi sono vivibili perché non li prende quasi più nessuno, infatti c'è stato un crollo verticale della vendita di biglietti e abbonamenti, tanto che atac deve richiedere una ripianificazione del concordato preventivo, perché nuovamente a rischio fallimento.
Sulla nomentana all'interno di Roma c'è la preferenziale...che poi sia ugualmente trafficata è un altro discorso...spesso la colpa è degli autobus guasti che la bloccano, praticamente uno al giorno.
Non cambierebbe niente, non puoi buttare giù una città intera per rifarla a misura di auto e mezzi pubblici...Roma è Roma proprio perché è così.
Non cambierebbe niente, non puoi buttare giù una città intera per rifarla a misura di auto e mezzi pubblici...Roma è Roma proprio perché è così.
mica la butti giù la città, ne cambi solo lo status politico.
Il comune di Madrid fa parte della regione Madrid che comprende la sua intera Provincia che composta essenzialmente dalla capitale ed i suoi sobborghi.
Il comune di Parigi è minuscolo, solo 100Kmq, praticamente è l'area centrale che si visita da turisti, solo quell'area è il comune di Parigi. Poi c'è la Regione Grande Parigi, che comprende oltre alla capitale i 3 comuni che formano una corona intorno alla capitale
Londra è un caso a parte. Alcuni distretti di Londra (quelli che si chiamano "city of ..."
Anche Berlino è una una Land autonoma, ma in Germani è un po' particolare perché ha un federalismo disomogeneo, ogni città ha delle autonomie diverse dalle altre.
A mio modo di vedere noi viviamo in città e credo che, oltre a rendere Roma una regione, andrebbe federalizzata l'Italia, non solo a livello regionale, ma soprattuto a livello comunale.
Ho vissuto due anni a Siviglia e la loro irpef che pagavo era così distribuita
Essendo straniero, usufruivo della legge "Salva Messi" che faceva pagare agli stranieri un massimo del 24% di tasse sul reddito (la nostra irpef, quindi contributi e assicurazione esclusi)
il 14% lo pagavo al Comune di Siviglia
il 4% lo pagavo alla Regione Andalusia
il 6% lo pagavo al Regno di Spagna
A roma l'irpef è così divisa
lo 0.9% si paga al comune
lo 0.3% alla regione Lazio
tra il 23 ed il 27% allo Stato Italiano
Ecco perché quando un italiano va a vedere Siviglia (come qualsiasi capoluogo di regione Spagnolo) si meraviglia dell'efficienza dei servizi pubblici e della pulizia delle strade, oltre alla cura dei particolari del centro trasformati in salottini.
La stessa cosa vale per tutte le capitali europee, roma è l'unica che non ha uno status speciale. A parte il nome (invece di chiamarsi Città di Roma, come tutti i capoluoghi di provincia, si chiama Roma Capitale) e l'unci "premio che ha, sono qualche centinaio di milioni che a una tantum, quindi ad ogni bilancio statale, vengono dati alla Capitale. Mentre le altre hanno bilanci di decine di miliardi di euro l'anno, Roma supera di poco il miliardo.
Ricordo anche che Roma è la seconda città più grande dell'Europa geografica, e la prima di quella Politica, La 3a per popolazione, ma l'ultima per introiti.
Ma in quelle zone le auto vanno per lo più sul raccordo appunto, quindi a che pro una preferenziale...anche chi non va sul raccordo difficilmente prende i mezzi pubblici per venire in centro, fanno giri assurdi...lo so perché li ho presi una volta per andare da un amico, mai più.
E che cambia? Tanto i soldi che le danno sempre quelli sono.
Il comune di Parigi è minuscolo, solo 100Kmq, praticamente è l'area centrale che si visita da turisti, solo quell'area è il comune di Parigi. Poi c'è la Regione Grande Parigi, che comprende oltre alla capitale i 3 comuni che formano una corona intorno alla capitale
Londra è un caso a parte. Alcuni distretti di Londra (quelli che si chiamano "city of ..."
Anche Berlino è una una Land autonoma, ma in Germani è un po' particolare perché ha un federalismo disomogeneo, ogni città ha delle autonomie diverse dalle altre.
Anche Roma è divisa in municipi, tutti in lotta tra loro e tutti uniti contro il sindaco
E' anche una città che ogni anno lascia andare fondi europei perché nessuno al municipio si fa briga di richiederli e stanziarli per farci qualcosa...eh già, devono leggere, riempire moduli, magari progettare qualcosa di concreto che non sia solo buttare soldi in qualcosa che non verrà mai finito o fatto, tipo i famosi chioschi a forma di frutta per Ostia...ricordiamo anche che a ogni evento che la città decide di organizzare c'è sempre quello che tira fuori la vela di Calatrava tra le opere da finire con i soldi dell'organizzazione, opera ormai fatiscente e che più che finirla andrebbe buttata giù e tolta di mezzo.
Non sono molto convinto della parte in grassetto.
Per esempio ci sono molto fabbriche al Nord che vendono in tutta Italia.
In base alla tua logica se io ho una fabbrica in Veneto che vende il 10% nel Lazio, a quest'ultimo dovrei dare le relative tasse per quella quota?
Ma il Lazio cosa ha fatto per me per giustificare tale vantaggio?
Inoltre in questa maniera si accentrerebbero maggiormente le entrate tributarie laddove vi è già maggiormente consumo di beni perchè si ha un reddito mediamente più alto.
Immagina una situazione paradossale.
Io metto una fabbrica di auto in Sicilia. Pago le tasse sul lavoro e alcune altre a questa regione.
Poi il 90% del mio fatturato lo faccio nella ricca Lombardia... seguendo il tuo ragionamento, il 90% delle mie tasse andrebbe a questa regione, lasciando di fatto la regione Sicilia a prendersi tutti gli oneri e pochi vantaggi (solo quelli occupazionali).
P.S. So che quanto dico è parzialmente in contraddizione con quanto sostenuto nella lotta contro i paradisi fiscali... ma qui parliamo di redistribuzione di tasse all'interno del medesimo stato e non di risparmio di tassazione...
Ed è proprio questo il punto: ci lamentiamo delle nazioni che classifichiamo come paradisi fiscali, ma agiamo allo stesso modo internamente.
Ed è proprio questo il punto: ci lamentiamo delle nazioni che classifichiamo come paradisi fiscali, ma agiamo allo stesso modo internamente.
Perdonami, ma hai letto la mia risposta?
Se io metto una fabbrica in SICILIA, ma vendo in Lombardia (perchè hanno banalmente più soldi in media).
Pagando le tasse in LOMBARDIA, renderai ancora più ricca quella regione.
Quindi invece diminuire eventuale differenze, potresti acuirle.
Inoltre ripeto che non puoi parlare di paradiso fiscale regionale, in quanto la tassazione (eccezion fatta per le addizionali regionali e comunali) è sostanzialmente uguale in tutto il territorio.
Quindi il discorso con nazioni che invece fanno pagare anche la metà delle nostre tasse non regge.
E che cambia? Tanto i soldi che le danno sempre quelli sono.
Vedo che di istituzioni ci capisci ben poco. Le tasse regionali sarebbero dalla regione Roma, in più avrà il controllo completo della Viabilità, della sanità e del trattamento dei rifiuti, cosa che oggi è in mano alla regione Lazio. Verrebbero triplicate le entrate e aumenterebbe di molto il potere e l'autonomia di agire.
Anche Roma è divisa in municipi, tutti in lotta tra loro e tutti uniti contro il sindaco
i municipi non sono comuni, non hanno nessuna gestione economica, fanno solo delle proposte al comune che costano tot ed il comune di roma decide se permetterglielo, sovvenzionandole, o no. Stanno sempre contro il Sindaco, perché quasi sempre gli boccia i progetti visto che non ci sono soldi.
E' anche una città che ogni anno lascia andare fondi europei perché nessuno al municipio si fa briga di richiederli e stanziarli per farci qualcosa...eh già, devono leggere, riempire moduli, magari progettare qualcosa di concreto che non sia solo buttare soldi in qualcosa che non verrà mai finito o fatto, tipo i famosi chioschi a forma di frutta per Ostia...ricordiamo anche che a ogni evento che la città decide di organizzare c'è sempre quello che tira fuori la vela di Calatrava tra le opere da finire con i soldi dell'organizzazione, opera ormai fatiscente e che più che finirla andrebbe buttata giù e tolta di mezzo.
Innanzitutto i fondi europei di iniziativa pubblica sono gestiti dalle regioni e non dai comuni, e riguardano le sole regioni del Sud, da Abruzzo e Campania in giù. Roma non ha mai avuto fondi europei in tutta la sua storia. Ci sono poi i fondi europei di iniziativa privata, che possono essere usati ovunque, ma per quelli è il privato che presenta un progetto per il quale vuole i fondi europei, ma è sempre la regione che da l'OK, e questi finiscono sempre, non bastano mai[QUOTE]
Per esempio ci sono molto fabbriche al Nord che vendono in tutta Italia.
In base alla tua logica se io ho una fabbrica in Veneto che vende il 10% nel Lazio, a quest'ultimo dovrei dare le relative tasse per quella quota?
Ma il Lazio cosa ha fatto per me per giustificare tale vantaggio?
Inoltre in questa maniera si accentrerebbero maggiormente le entrate tributarie laddove vi è già maggiormente consumo di beni perchè si ha un reddito mediamente più alto.
Immagina una situazione paradossale.
Io metto una fabbrica di auto in Sicilia. Pago le tasse sul lavoro e alcune altre a questa regione.
Poi il 90% del mio fatturato lo faccio nella ricca Lombardia... seguendo il tuo ragionamento, il 90% delle mie tasse andrebbe a questa regione, lasciando di fatto la regione Sicilia a prendersi tutti gli oneri e pochi vantaggi (solo quelli occupazionali).
P.S. So che quanto dico è parzialmente in contraddizione con quanto sostenuto nella lotta contro i paradisi fiscali... ma qui parliamo di redistribuzione di tasse all'interno del medesimo stato e non di risparmio di tassazione...
In Italia funziona che tutte le tasse sul reddito sono pagate allo stato con % a salire in base al reddito, per le imprese la tassa è fissa al 12%!
Ogni regione o comune può richiedere una aliquota irpef addizionale (quindi si aggiunge a quella statale) per un massimo dello 0.4%. Le regioni inoltre hanno diverse accise come quelle sull'assicurazione RCA, e alcune sui carburanti. I comuni possono incassare denaro anche con la tassa di soggiorno e l'IMU sulle seconde case.
L'IVA che è al 22%, viene suddivisa in 2 parti, circa il 15% va ai comuni dove è stata effettuata la spesa, il restante 85% allo stato.
Nel resto d'europa, con % diverse funziona così:
La loro irpef è divisa in 3 parti, la più grande va ai comuni circa il 50%, il 30% allo stato ed il 20% alle regioni (è una media molto approssimativa ogni stato è differente)
L'IVA resta tutta nel comune dove viene effettuato l'acquisto.
Insomma una Città come Siviglia, di 700'000 ab. Incassa 5 volte Roma e 4 Volte Milano e parliamo della 4a città Spagnola. Le capitali come Madrid, Londra, Parigi o Berlino, da sole, hanno un bilancio superiore a tutti i comuni e la regione Lombardia messe insieme!
Per fare un Esempio le 10 linee Metro di Madrid se le è progettate, approvate e costruite da sola, in soli 35 anni. Per fare una Linea metro a Roma servono i soldi e l'approvazione di Comune, Regione, Ministero dei Trasporti, Ministero dello Sviluppo Economico e del Parlamento, con tanto di legge nazionale dedicata.
Capite quali sono i motivi per i quali le città europee funzionano meglio?
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