Licenziato perché aveva rifiutato di inquinare in aereo, il ricercatore ha vinto la causa
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 27 Gennaio 2025, alle 15:31 nel canale Trasporti elettriciDopo che si era rifiutato di tornare in Germania in aereo, preferendo nave e terra, Gianluca Grimalda aveva perso il posto di lavoro
Il ricercatore Gianluca Grimalda era diventato famoso suo malgrado. Nell'ottobre del 2023 aveva scelto di tornare dalla Papua Nuova Guinea, dove stava conducendo una ricerca, via nave e via terra, rifiutando l'uso dell'aereo.
Questo perché Grimalda è un climatologo, ed è anche attivista, ed aveva scelto di inquinare molto meno (circa 10 volte in meno) tornando in Germania nel modo scelto. In Germania poiché era dipendete del prestigioso Kiel Institut für Weltwirtschaft (IfW), che in un primo momento aveva accordato il piano di ritorno.
After 6 months of fieldwork in Bougainville🇵🇬, I'm ready to embark on leg 1 of my #NoFly journey to Germany. Travelling by🚢,🚅,&🚌over 27,000km, I'll emit ~535kg of CO2, 10 times less than✈️. This decision cost me my job, but I still think it was the right thing to do. 1/🧵 pic.twitter.com/nT6zJvCLFX
— dr. gianluca grimalda (@GGrimalda) October 15, 2023
Tuttavia successive difficoltà logistiche avevano allungato i tempi, ed infine l'istituto aveva scelto di interrompere il rapporto di lavoro per "divergenze ideologiche". Ma lo studioso non si è dato per vinto, ed aveva fatto causa al suo ex datore di lavoro.
Ora, dopo più di un anno, la Corte Regionale del Lavoro di Kiel gli ha dato ragione, considerando il licenziamento ingiustificato, e proponendo un accordo monetario, che Grimalda ha accettato. Non è dato sapere a quanto ammonti la cifra, ma sappiamo però che del compenso, 75.000 euro saranno devoluti a progetti per la protezione del clima.
43 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTutto questo ovviamente dando per scontato che le politiche nazigreen servano a qualcosa e non siano dettate da interessi politico-economici (vedasi recente scandalo al parlamento europeo...)!
ma OVVIO che non è servito a un bel niente, perchè non ha volato lui ma avrà volato qualcun altro
Questa è tutta gente che si può permettere economicamente alla "stra-grande" questo tipo di "stravaganze", di follie. Probabilmente i rapporti con l'azienda erano già deteriorati per altri motivi dei quali solo gli interessati sono a conoscenza e ne ha approfittato per fare un'uscita plateale, d'effetto.
Altrimenti dai, qualsivoglia datore di lavoro, presumo anche i proprietari di questa testata, se i dipendenti per tornare dalla Cina, dagli Stati Uniti cominciassero a rispondere, "no prendo la nave e poi la bici per inquinare di meno" metterebbero alla porta con la lettera di licenziamento. Meritatamente aggiungerei !
Se si costruiva una zattera e andava in bici, o meglio a piedi, inquinava ancora di meno. Sarebbe stata una soluzione ancora più grEEn.
La dirigenza o il responsabile di turno di solito queste cose se le legano al dito.
No, non lo licenzieranno ma gli affideranno incarichi poco piacevoli e lo metteranno nella posizione di volere essere lui ad andarsene.
O semplicemente non gli rinnoveranno il contratto.
Non solo ha trascinato la sua azienda in una causa legale ma gli ha pure fatto perdere 75mila euro, non è qualcosa che passa inosservato.
Ora può tornare a spaccare automobili e vetrine per salvare il pianeta e fermare le guerre.
A nuoto sarebbe stato ancora più green!
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