La Cina spinge sull'idrogeno per i mezzi di trasporto: 50 mila veicoli entro il 2025
di Rosario Grasso pubblicata il 26 Marzo 2022, alle 13:01 nel canale Trasporti elettriciLa Cina punta ad avere circa 50.000 veicoli alimentati a idrogeno e produrre da 100.000 a 200.000 tonnellate di idrogeno verde all'anno entro il 2025
La Cina sempre più verso l'idrogeno per quanto riguarda la sua rete di trasporti nazionale secondo un piano pubblicato dalla National Development and Reform Commission (NDRC) e dalla National Energy Administration (NEA). Il paese aumenterà la produzione di idrogeno verde, un combustibile a zero emissioni generato da fonti di energia rinnovabile, per raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality prefissati.
La Cina verso l'idrogeno
Entro il 2025, la Cina metterà in atto un sistema di sviluppo del settore dell'energia a idrogeno con processi innovativi e nuove tecnologie alla base. "Miriamo a compiere grandi progressi nella produzione, stoccaggio e trasporto di idrogeno prodotto da energia pulita, migliorare la competitività del mercato e stabilire un sistema di approvvigionamento basato principalmente sull'idrogeno verde", afferma il piano.
Entro il 2030, si punta a rifinire un layout industriale per la produzione di idrogeno da energie rinnovabili su grandi volumi in modo tale che, entro il 2035, la quota di idrogeno prodotta da energia rinnovabile possa aumentare in modo significativo, contribuendo alla transizione ecologica del paese. La Cina punta ad avere circa 50.000 veicoli alimentati a idrogeno e produrre da 100.000 a 200.000 tonnellate di idrogeno verde all'anno entro il 2025
Le banche sono esortate a offrire servizi finanziari precisi e differenziati all'industria dell'idrogeno verde. Il governo richiede supporto anche ai fondi di capitale e alle aziende qualificate che possono contribuire alla trasformazione. Le aziende più virtuose saranno accreditate per essere quotate su ChiNext, il NASDAQ cinese.
L'NDRC sottolinea anche che sussiste attualmente una concorrenza disordinata nel settore, e chiede una disposizione razionale dei progetti di idrogeno in base alle risorse e alla domanda del mercato.
La notizia conferma come, a livello globale, l'idrogeno sia diventato un'importante scelta strategica per le principali economie nel tentativo di accelerare la trasformazione e riqualificazione energetica. La Cina è attualmente il più grande produttore di idrogeno al mondo, con una produzione annua di circa 33 milioni di tonnellate.
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19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSI sarà ci sarà anche rifiutata di firmare l'accordo di riduzione dei gas serra ma non è che non stia facendo niente.
Alla fine l'importante è che si muova comunque in quella direzione anzi considerando le logiche del governo cinese quali sicuramente fanno prima che non l'Europa a ridurre il proprio impatto
Alla fine l'importante è che si muova comunque in quella direzione anzi considerando le logiche del governo cinese quali sicuramente fanno prima che non l'Europa a ridurre il proprio impatto
La Cina ha un disperato bisogno di nuove fonti di energia perché il suo fabbisogno energetico continua a crescere ed attualmente dipende troppo da petrolio e carbone che viene importato via nave (e che gli USA possono bloccare facilmente).
Per questo ci sono investimenti ad ampio spettro sia su combustibili fossili, energia nucleare e fonti rinnovabili.
Non é che "crede" nell'idrogeno, semplicemente prova tutte le alternative visto che nessuna di esse al momento sarebbe sufficiente a coprire le sue necessità .
A parte che se dimostrassero realmente di essere in grado di produrre veicoli ad idrogeno entro quella data, entrerebbero in estrema concorrenza con i vari produttori che puntano tutto sull'elettrico ed introdurrebbero un prodotto innovativo, per così dire. Quindi la cosa è estremamente vantaggiosa per la loro stessa economia interna....
In secondo luogo, la Russia che attualmente si trova sotto embargo da parte del mondo globalizzato, rimane fedele ai propri obblighi finanziari, pagando le cedole del proprio debito pubblico, stando ai vari mezzi di comunicazione.
Cosa non proprio semplicissima. I russi hanno riserve d'oro per centinaia di miliardi di dollari custoditi nei loro confini...ed in particolare stando a Wikipedia 960 MG (megagrammo, ovvero 1000 kg)
I Cinesi detengono una buona parte del debito pubblico sovrano USA e praticamente mezzo continente africano, detengono 1.162 MG di oro in crescita, dopo 14 anni hanno subito un ribasso leggero del proprio PIL...diciamo che sono stati abbastanza solvibili e solidi...se intendi questo per affidabili.
Nel club dei non affidabili io invece ci farei entrare in ottica futura la meravigliosa Taiwan .... quando la Cina sarà la prima superpotenza economica e militare colpirà.
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