Ancora uno studio conferma che i veicoli elettrici sono più ecologici delle auto a motore termico
di Rosario Grasso pubblicata il 26 Marzo 2022, alle 12:01 nel canale Energie RinnovabiliLe emissioni di gas serra nel ciclo di vita di un'auto a batteria sono già inferiori del 65% rispetto a un'auto a benzina con caratteristiche equivalenti, e questo in riferimento all'attuale scenario nel Regno Unito
Veicoli elettrici di gran lunga più ecologici rispetto alle auto a motore termico e già nelle condizioni attuali di produzione dell'energia elettrica. Inoltre, si prevede un'ulteriore riduzione delle emissioni del 76% entro il 2030 quando diventeranno operative più fonti di energie rinnovabili. I dati emergono da un nuovo studio pubblicato da Ricardo, società di consulenza ambientale specializzata in energia e trasporti.
Veicoli elettrici fondamentali per la transizione ecologica
L'analisi mostra come i propulsori elettrici (xEV) utilizzati nei veicoli stradali nel Regno Unito ridurranno l'impatto complessivo dei gas serra. I veicoli a batteria (BEV), in particolare, si comportano costantemente meglio dei mezzi con altri propulsori. Il dato riguarda l'attuale scenario nel Regno Unito, nel quale una tipica auto elettrica a batteria si stima comporti il 65% delle emissioni di gas serra in meno nel suo ciclo vitale rispetto a un'auto a benzina convenzionale con caratteristiche equivalenti.
In particolare, questo è dovuto miglioramenti alla tecnologia e alle modalità di produzione delle batterie e al trattamento a fine vita di queste ultime, studiato in modo tale ridurre significativamente le emissioni di gas serra. Contribuisce anche la decarbonizzazione della rete elettrica, con impatto ecologico ulteriormente ridotto nel momento in cui più fonti di energie rinnovabili contribuiranno alla produzione di energia elettrica. Entro il 2050, con ulteriori fonti di energie rinnovabili la riduzione delle emissioni potrebbe toccare l'81%.
Anche i veicoli elettrici a celle a combustibile a idrogeno (FCEV) offrono un'occasione per la riduzione delle emissioni, seppure in misura minore rispetto ai BEV. Entro il 2050, un autoarticolato FCEV potrebbe consentire emissioni di gas serra inferiori del 73% rispetto a un camion diesel. Se si prendono in considerazione tecniche come la produzione di energia tramite biomassa o la cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), inoltre, si potrebbero ottenere ulteriori significative riduzioni alle emissioni.
I veicoli elettrici, inoltre, rispetto ai veicoli a idrogeno sfruttano in maniera molto più efficiente le energie rinnovabili per via della perdita in termini di capacità energetica che si viene a creare nel processo di produzione di carburante a idrogeno e quindi nella riconversione di questo in elettricità a bordo dei FCEV.
Secondo lo studio, ulteriori ottimizzazioni alle emissioni potrebbero scaturire da pratiche per la sostituzione delle batterie alla fine del ciclo vitale per quanto riguarda le auto e i mezzi di trasporto pesanti che vengono usati in maniera intensa. Inoltre, il passaggio alla propulsione elettrica comporterà benefici sulla salute delle persone poiché le emissioni di inquinanti atmosferici sono inferiori e si verificano più lontano dalle aree altamente popolate, che normalmente vedono la presenza di molte auto a combustibile.
Per approfondire lo studio completo vi rimandiamo a questo indirizzo.
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87 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoServirebbe un generatore d'energia installato su ogni vettura che produce energia per caricare le batterie costantemente(possibilmente non nucleare).
Questo sarebbe un passo avanti.....
che spettacolo in un momento di crisi dove viene chiesto di RIDURRE gli sprechi perchè da ottobre 2022 si rischia il blackout.. e qui che si fa.. si incentiva lo spreco con auto a pile..
follia per chi non lavora nel settore e segue gli incontri, ormai settimanali, sull'andamento dei mercati.. intanto in Italia siamo sotto il 10% di riempimento degli stoccaggi.. ma chi se ne frega.. vai di batterie ... ipocrisia.. e studi ridicoli..
I piedi permettono di spingere i pedali delle biciclette per spostamenti più rapidi a costo zero (basta un cioccolatino per fare 30 km).
I piedi permettono di salire anche sui treni che favoriscono lunghe percorrenze a basso costo e basso impatto ambientale.
I piedi hanno una durata media di 70 anni, ma possono funzionare anche per più anni se curati e manutenuti bene (tronchesino, pietra pomice, crema)
Lo studio conferma che gli altri studi sono inutili e prezzolati poiché non tengono conto che saremo presto a corto di energia se non si cambierà un po' la mentalità.
"Passo" e chiudo
Adesso cerchiamo di concentrarci sull'autonomia energetica, l'automotive e' un discorso di secondo piano.
I piedi permettono di spingere i pedali delle biciclette per spostamenti più rapidi a costo zero (basta un cioccolatino per fare 30 km).
I piedi permettono di salire anche sui treni che favoriscono lunghe percorrenze a basso costo e basso impatto ambientale.
I piedi hanno una durata media di 70 anni, ma possono funzionare anche per più anni se curati e manutenuti bene (tronchesino, pietra pomice, crema)
Lo studio conferma che gli altri studi sono inutili e prezzolati poiché non tengono conto che saremo presto a corto di energia se non si cambierà un po' la mentalità.
"Passo" e chiudo
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io ve lo dissi...
I piedi permettono di spingere i pedali delle biciclette per spostamenti più rapidi a costo zero (basta un cioccolatino per fare 30 km).
I piedi permettono di salire anche sui treni che favoriscono lunghe percorrenze a basso costo e basso impatto ambientale.
I piedi hanno una durata media di 70 anni, ma possono funzionare anche per più anni se curati e manutenuti bene (tronchesino, pietra pomice, crema)
Lo studio conferma che gli altri studi sono inutili e prezzolati poiché non tengono conto che saremo presto a corto di energia se non si cambierà un po' la mentalità.
"Passo" e chiudo
Simpatico
L' elettrico al momento continua a Non Convincermi .
I piedi permettono di spingere i pedali delle biciclette per spostamenti più rapidi a costo zero (basta un cioccolatino per fare 30 km).
I piedi permettono di salire anche sui treni che favoriscono lunghe percorrenze a basso costo e basso impatto ambientale.
I piedi hanno una durata media di 70 anni, ma possono funzionare anche per più anni se curati e manutenuti bene (tronchesino, pietra pomice, crema)
Lo studio conferma che gli altri studi sono inutili e prezzolati poiché non tengono conto che saremo presto a corto di energia se non si cambierà un po' la mentalità.
"Passo" e chiudo
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