Il Seaglider elettrico di Regent ottiene dalla guardia costiera americana il permesso per i test
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 30 Agosto 2024, alle 12:01 nel canale Trasporti elettriciUn po' barca, un po' aliscafo ed anche un po' aereo, il Seaglider promette di rivoluzionare i trasporti in zone marittime
Circa un anno e mezzo fa vi avevamo parlato di Regent, una start up che stava sviluppando un nuovo mezzo di trasporto, ispirandosi a modelli noti come ekranoplani.
All'apparenza un idrovolante, in realtà il Seaglider di Regent si muove come un'imbarcazione, e ad una certa velocità si alza sopra il pelo dell'acqua con il tipico effetto aliscafo, simile a quanto fanno le barche elettriche di Candela. All'aumentare della velocità, però, con la creazione di un cuscino d'aria, il Seaglider si alza completamente in volo, anche se non si allontana mai dalla superficie dell'acqua. Nel nostro vecchio articolo potete anche vedere un video.
Dopo diversi mesi di sviluppo del progetto ci sono novità, in quanto Regent ha ottenuto dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti il permesso di effettuare dei test in condizioni reali. L'azienda vuole infatti vendere il mezzo di trasporto come nuova soluzione per zone marittime, rendendo il viaggio via mare veloce e confortevole come quello in aereo. La tecnologia utilizzata infatti permette a Seaglider, che è completamente elettrico, di utilizzare pochissima energia rispetto a un traghetto, e senza risentire del moto ondoso dal quale si distacca.
I primi test dovrebbero iniziare entro la fine dell'anno, con i primi "voli" pianificati per l'inizio del 2025. L'azienda ha incassato il sostegno di Mark Cuban (che è anche proprietario dei Dallas Mavericks), Lockheed Martin e di numerose compagnie aeree, tra cui Hawaian Airlines e Japan Airlines, che contano appunto di utilizzare il Seaglider nelle loro zone.
Il modello per cui si vuole ottenere l'autorizzazione è quello da 12 passeggeri, che può viaggiare alla velocità di quasi 300 km/h, per un'autonomia di 290 km. Si stima però che a progetto completo l'autonomia possa arrivare a 400 miglia nautiche (più di 700 km), utilizzando le banchine esistenti, e le stesse infrastrutture di ricarica che stanno nascendo per le barche elettriche.
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