Ecco le barche a idrogeno e a zero emissioni che faranno da supporto alla prossima America's Cup

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Trasporti elettrici Ecco le barche a idrogeno e a zero emissioni che faranno da supporto alla prossima America's Cup

Bluegame, cantiere della galassia Sanlorenzo, ha consegnato le prime imbarcazioni d'appoggio per la prossima America's Cup. Sono catamarani di 10 metri di lunghezza con un foil anteriore e uno posteriore e 280 chilometri di autonomia.

 

BGH-HSV (Hydrogen Support Vessel) è l'imbarcazione d'appoggio a idrogeno e a zero emissioni di Bluegame, la realtà italiana che fa parte del gruppo Sanlorenzo. È stata presentata nei giorni scorsi, in occasione dell'evento per la consegna al team American Magic, che farà parte della 37ma edizione della America's Cup. Ma non sarà l'unico a utilizzare questo catamarano dalla lunghezza di 10 metri: se ne servirà, infatti, anche il prestigioso team Orient Express Racing Team, a sua volta challenger di questa edizione dell’America’s Cup.

Nel 2021 il team New Zealand aveva informato le altre compagini che avrebbero fatto parte della competizione di essere al lavoro su una chase-boat alimentata a idrogeno. Come vuole il Protocollo della Coppa, è proprio il vincitore della gara precedente a stabilire le regole per l’edizione successiva, e questo ha obbligato tutti i team partecipanti a dotarsi di un'imbarcazione di supporto con queste caratteristiche.

Bluegame BGH-HSV

Le chase-boat della America's Cup seguono da vicino gli yacht da regata durante le competizioni per fornire assistenza tecnica immediata. Trasportano pezzi di ricambio, attrezzi, e altri materiali necessari per eventuali riparazioni rapide o modifiche all'imbarcazione durante la regata. Queste barche fungono anche da base mobile per i team, consentendo ai tecnici e agli strateghi di monitorare le prestazioni della barca da regata in tempo reale. Possono essere equipaggiate con tecnologie avanzate per la raccolta di dati, comunicazione radio, e monitoraggio delle condizioni meteo e marine.

Le imbarcazioni della famiglia BGH voleranno sui foil (ali) alla velocità massima di 53 nodi (93 km/h) e garantiranno 180 miglia di autonomia, pari a 280 chilometri. Il foil anteriore di questa imbarcazione si comporrà di due alberi, fusoliere ed eliche, uniti da un’unica ala frontale, mentre quello posteriore avrà albero e ala. All'interno una plancia di comando permetterà di controllare l'elettronica, mentre sedute singole con sedili avvolgenti e protetti accoglieranno il personale che supervisionerà i test. Queste imbarcazioni di appoggio, infatti, devono ospitare 6 persone.

Per quanto riguarda il powertrain, questo si compone di varie parti, con due motori elettrici da 200 kW e due fuel cell da 80 kW che servono a convertire l'idrogeno in energia elettrica attraverso un processo elettrochimico. Quanto all'idrogeno, è stoccato in due bombole per un totale di 33 kg. Ci sono anche due batterie al litio da 63 kWh ciascuna e un PMS, Power Management System, adibito alla gestione della potenza.

L'America's Cup 2024 si disputerà dal 12 ottobre 2024 a Barcellona, in Spagna. L'evento sarà una serie di match-race con la vincente al meglio delle sette regate.

3 Commenti
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Kuriosone12 Agosto 2024, 16:56 #1
Bellissime e super sicure, ecosostenibili, che ci vuole ad intrappolare e stoccare l'idrogeno! e sicuramente molto economici alla portata di tutti.
BulletHe@d13 Agosto 2024, 08:12 #2
è proprio la creazione dell'idrogeno il problema per crearne da zero ci vuole molta energia, tanto che qui hai 2 fuel cell adibite proprio a quello, sulla sicurezza alzo le mani non sono nessuno per dare giudizi rispetto ai progetisti di questa imbarcazione però anche qui se non è adottato in massa credo qualche dubbio ci sia, poi le tecnologie avanzano veloci e sicuramente mi sbaglio, che poi anche sull'idrogeno ci sono 2 vie principali o come qui con le fuell cell che fanno l'elettrolisi per ricavare l'idrogeno e chi invece ha impostato di usare idrogeno come fonte al posto dei careburanti sui motori termici però se sono decenni che ci studiano e puntano e non prende piede qualche motivo ci sarà se no avrebbe preso piede prima dell'eletrico
WOPR@Norad13 Agosto 2024, 14:05 #3
Originariamente inviato da: BulletHe@d
è proprio la creazione dell'idrogeno il problema per crearne da zero ci vuole molta energia, tanto che qui hai 2 fuel cell adibite proprio a quello, sulla sicurezza alzo le mani non sono nessuno per dare giudizi rispetto ai progetisti di questa imbarcazione però anche qui se non è adottato in massa credo qualche dubbio ci sia, poi le tecnologie avanzano veloci e sicuramente mi sbaglio, che poi anche sull'idrogeno ci sono 2 vie principali o come qui con le fuell cell che fanno l'elettrolisi per ricavare l'idrogeno e chi invece ha impostato di usare idrogeno come fonte al posto dei careburanti sui motori termici però se sono decenni che ci studiano e puntano e non prende piede qualche motivo ci sarà se no avrebbe preso piede prima dell'eletrico


Le fuel cell fanno esattamente il contario rispetto a quello che hai scritto. Prendono l'idrogeno (caricato nelle bombole a bordo come si fa con il metano per le auto a metano) e lo convertono in energia elettrica, per alimentare i motori elettrici per la propulsione.

Le barche in questione non producono il proprio carburante, che deve essere prodotto esternamente alla barca (con un dispositivo che si chiama elettrolizzatore, che sulla barca non è presente).

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