Ecco la prima locomotiva completamente elettrica alimentata a batteria
di Rosario Grasso pubblicata il 20 Maggio 2021, alle 17:21 nel canale Trasporti elettriciWabtec è un'azienda che si occupa di tecnologie ferroviarie. Ha presentato una nuova locomotiva completamente elettrica che potrebbe contribuire a ridurre l'impronta ambientale dei servizi di trasporto delle merci pesanti
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Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn Italaia la ferrovia Crotone-Timpa Grande, detta anche Ferrovia della Val di Neto, era una linea ferroviaria industriale a trazione elettrica a scartamento ridotto della Calabria oggi non più esistente è la più lunga linea ferroviaria italiana esercitata con trazione ad accumulatori (locomotive a batteria). Il suo percorso toccava i comuni di Crotone, Scandale, Rocca di Neto, Belvedere Spinello e Caccuri.
In Italaia la ferrovia Crotone-Timpa Grande, detta anche Ferrovia della Val di Neto, era una linea ferroviaria industriale a trazione elettrica a scartamento ridotto della Calabria oggi non più esistente è la più lunga linea ferroviaria italiana esercitata con trazione ad accumulatori (locomotive a batteria). Il suo percorso toccava i comuni di Crotone, Scandale, Rocca di Neto, Belvedere Spinello e Caccuri.
Non è del tutto vero, basta una ricerca rapidissima:
C'erano anche questi:
https://de.wikipedia.org/wiki/DB-Baureihe_ETA_150
In conclusione: treni a batteria ci sono, ma l'utilizzo è limitato a linee molto più che secondarie e a composizioni estremamente ridotte.
In quale romanzo di fantascienza l'hai letto?
Tutta fuffa... no. Diciamo che può tornare utile per tradotte e/o manovra pesante, a condizione di avere tempi morti che consentano la ricarica delle batterie.
Dipende da come viene prodotta e dall'efficienza reale (tenuto conto delle perdite dovute al trasporto).
Ni. Sul merci, la potenza (o meglio, la forza di trazione) serve (e tanta) in accelerazione e in salita. Su tratte pianeggianti e a velocità costante (vmax = 100 per il merci medio europeo, in usa penso meno), il treno praticamente "va da solo"... in altre parole, la loco deve fornire una forza di trazione ridicola (relativamente) per tenere il tutto in movimento.
Casca l'asino se sono da superare pendenze e se la loco viaggia su linee trafficate, con tante fermate e ripartenze (o decelerazioni e successive accelerazioni).
Ma, se non ho capito male da altri articoli, questa loco è pensata per essere messa in composizione con altre loco (diesel) e aiutarle negli spunti/salite e recuperare (in parte) energia tramite frenatura elettrica nelle discese. Se ho veramente capito bene, allora non è malaccio come soluzione, anche se i risultati non sono eclatanti (10-15% di risparmio).
Questo è elettrico e indipendente avendo sue batterie. Quelli che dici tu prendono energia dalla rete costantemente tramite i pantografi. C'è una bella differenza. Non è che siccome entrambi vanno ad elettricità allora sono la stessa cosa...
E anche se fosse ti sembra poco? Tanti il mercato americano è piccolo...
Se mi dimostri che il totale della CO2 prodotta con il treno oggetto della notizia (includendo l'estrazione dei materiali, produzione della batteria ed eventuale smaltimento a fine vita, oltre alla CO2 prodotta in esercizio) è comunque inferiore rispetto a quella che si produrrebbe elettrificando la rete e usando un normale treno elettrico, allora ok.
Ma ho tanto il sospetto che non sia così.
In effetti.........
Quindi l'idea è buona...la sola domanda sono i tempi di ricarica...anche se frenare un treno merci in corsa ne deve produrre di energia di ricarica...
L'utilizzo idale di questo tipo di locomotiva, considerando anche i tracciati tipici californiani, è quello di venire sfruttata utilizzando tutta la sua carica nel tratto di salita, al posto di quelle diesel, e ricaricarsi in discesa, senza contare che sicuramente avranno anche previsto l'integrazione con i freni dinamici delle altre locomotive.
E conoscendo gli americani e la loro ingegnosità in ambito ferroviario, se la cosa si rivela economicamente conveniente, presto faranno degli slug di batterie.
In realtà le locomotive americane sono già ibride, nel senso che i motori non sono collegati direttamente alle ruote, inoltre esistono anche dei modelli con la doppia alimentazione diesel-elettrico, utilizzati da Amtrak sulla costa est.
Quello che hanno fatto in questo caso è stato sostituire i motori diesel con un pacco batterie.
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