Aquon One, lo yacht che ricarica le celle a combustibile con l'acqua marina
di Vittorio Rienzo pubblicata il 06 Aprile 2023, alle 09:46 nel canale Trasporti elettriciSono aperte le vendite di AQUON One, lo yacht a emissioni zero capace di convertire l'acqua marina in idrogeno. Una soluzione che offre un'autonomia potenzialmente illimitata ad un prezzo che supera gli 8 milioni di euro.
Il rivenditore di yacht MYSEA ha recentemente aperto gli ordini per AQUON One, una barca di lusso che offre (potenzialmente) un'autonomia illimitata. L'imbarcazione è dotata di un rivoluzionario sistema in grado di utilizzare l'acqua marina per la produzione di idrogeno utile ad alimentare i due motori elettrici.
Si tratta sostanzialmente di uno yacht simile ad altri di cui abbiamo già parlato, che utilizza un'alimentazione ibrida solare e a idrogeno. Dispone di ben 64 metri quadrati di pannelli solari che ricaricano i moduli batteria agli ioni di litio per uno stoccaggio a breve termine dell'energia.
Ad affiancare il sistema solare, come anticipato, c'è quello a idrogeno che sfrutta celle a combustibile. Naturalmente, è possibile fare rifornimento presso i distributori, ma nel caso in cui questi dovessero mancare è possibile utilizzare la superficie marina per produrre l'idrogeno in autonomia.
La tecnologia adottata dagli ingegneri consente di raccogliere l'acqua desalinizzata direttamente dal mare. Questa viene poi convertita in idrogeno gassoso che viene compresso a 300 bar e immagazzinato nei serbatoi in carbonio installati a bordo. A questo punto, le celle a combustibile convertiranno l'idrogeno in energia ogni volta che sarà necessario per alimentare i motori.
L'aspetto più interessante di questo sistema è che per la conversione dell'acqua in idrogeno puro sfrutta esclusivamente l'energia solare. Una volta ricaricate le unità batteria, l'energia in eccesso raccolta con i pannelli solari viene utilizzata a questo scopo fornendo un'autonomia potenzialmente illimitata navigando a 4-6 nodi (purché ci sia sufficiente luce solare).
Ne risulta, quindi, un'imbarcazione capace di garantire diversi giorni di navigazione senza la necessità di rifornimento, con emissioni che si riducono a semplice acqua e calore termico. Quest'ultimo, inoltre, viene utilizzato per riscaldare le cabine e fornire acqua calda ai passeggeri.
Ma il costo? Ebbene, inutile dire che l'AQUON One è riservato ad un pubblico estremamente ristretto che può investire la bellezza di 7,4 milioni di euro IVA esclusa (8,1 milioni di euro). Seppur indirizzato a pochi, però, è senza dubbio un importante passo avanti nella salvaguardia dell'ecosistema marino.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infol'unica mia perplessità riguarda l'efficienza della ricarica e stoccaggio idrogeno rispetto all'utilizzare i pannelli solari semplicemente per ricaricare delle grosse batterie visto che il processo di elettrolisi per produrre l'idrogeno già di per se è parecchio inefficiente, se ci aggiungiamo l'energia richiesta per la desalinizzazione dell'acqua diventa abbastanza energivoro come processo.
l'unica mia perplessità riguarda l'efficienza della ricarica e stoccaggio idrogeno rispetto all'utilizzare i pannelli solari semplicemente per ricaricare delle grosse batterie visto che il processo di elettrolisi per produrre l'idrogeno già di per se è parecchio inefficiente, se ci aggiungiamo l'energia richiesta per la desalinizzazione dell'acqua diventa abbastanza energivoro come processo.
Credo che sia una questione di peso.
Se leggi bene, delle (piccole) batterie litio ci sono già, quindi con capacità limitata. Esaurita quella capacità di carica, si passa a immagazzinare idrogeno.
Sono ignorante (nel senso che ignoro) ma se l'hanno studiata così è perchè immagazzinare idrogeno ha un rapporto peso/autonomia migliore.
Di sicuro gli costava parecchio meno aggiungere più pacchi batteria, ma ad occhio e croce, in 8 milioni di euro dovrebbero comunque starci con i costi
Tutto ciò va però rapportato anche all'efficienza di utilizzo della fonte di energia.
Ad esempio la benzina ha una densità di 9,6 KWh/l ma si riesce a convertirne circa il 30%. Il motore a idrogeno si aggira anche sul 50% di efficienza e quello elettrico raggiunge il 90%.
se non ho scritto castronerie (purtroppo i dati in rete sono eterogenei rispetto a unità di misura ecc.) abbiamo 0,8 KWh/l utili per l'idrogeno e 0,4 KWh/l per le batterie, appena il doppio.
sperando non piova mai
Tutto ciò va però rapportato anche all'efficienza di utilizzo della fonte di energia.
Ad esempio la benzina ha una densità di 9,6 KWh/l ma si riesce a convertirne circa il 30%. Il motore a idrogeno si aggira anche sul 50% di efficienza e quello elettrico raggiunge il 90%.
se non ho scritto castronerie (purtroppo i dati in rete sono eterogenei rispetto a unità di misura ecc.) abbiamo 0,8 KWh/l utili per l'idrogeno e 0,4 KWh/l per le batterie, appena il doppio.
Devi calcolare anche il processo per creare idrogeno, che è inefficiente (70%) e anche il peso delle
bombole da 700bar, non leggere.
ma sbaglio o quest'anno sei entrato in modalità capitan ovvio?
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".