Trenitalia
Anche le FS puntano sull'ibrido: ecco Blues, treno a tripla alimentazione, anche a batteria
di Roberto Colombo pubblicata il 07 Marzo 2022, alle 10:57 nel canale Trasporti elettrici
L'approccio Gruppo FS Italiane per abbattere le emissioni delle tratte non elettrificate passa da un approccio 'ibrido'. Trenitalia (Gruppo FS Italiane) ha infatti presentato Blues, treno di nuova generazione a tripla alimentazione, elettrica, diesel e a batterie
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infospendere più soldi per avere lo stesso risultato.
Il fatto che in un sistema pesante che deve funzionare quasi H24 e durare svariati anni si punti all'affidabilità mi pare comprensibile.
ma non capisco perché questo debba andare in contrasto con la riduzione dei consumi. alla fin fine un treno elettrico emetterà sempre meno inquinanti di uno a gasolio.
prendo tutti i giorni un treno proveniente dalla Val di Sieve (non elettrificata), che però fa metà percorso su di una linea elettrificata.
se in quel tratto potesse alzare il pantografo ed andare in elettrico emetterebbe meno inquinanti e produrrebbe meno rumore.
certo così facendo si hanno due motori sul treno, ma se il tutto si riesce a far stare in un treno di analoghe dimensioni mi viene da pensare che la quantità di materiali (e conseguentemente di peso) utilizzata per la costruzione del mezzo non sia enormemente superiore e tale da ridurne il vantaggio ecologico.
anche solo il poter stare fermo in stazione con i motori spenti è un bel plus.
e visto che si tratta di un mezzo molto attuale ed aggiornato anche l'efficienza del motore diesel sarà superiore ai locomotori anni 80-90 che si vedono ancora in giro.
Meglio per la tratta via Pontassieve che può sfruttare l'alimentazione elettrica fino a questa stazione, ma viene sfruttata poco a causa della necessità di " girare " il convoglio per Faenza a Borgo S. Lorenzo.
Sostanzialmente un treno inutile.
ma non capisco perché questo debba andare in contrasto con la riduzione dei consumi. alla fin fine un treno elettrico emetterà sempre meno inquinanti di uno a gasolio.
prendo tutti i giorni un treno proveniente dalla Val di Sieve (non elettrificata), che però fa metà percorso su di una linea elettrificata.
se in quel tratto potesse alzare il pantografo ed andare in elettrico emetterebbe meno inquinanti e produrrebbe meno rumore.
certo così facendo si hanno due motori sul treno, ma se il tutto si riesce a far stare in un treno di analoghe dimensioni mi viene da pensare che la quantità di materiali (e conseguentemente di peso) utilizzata per la costruzione del mezzo non sia enormemente superiore e tale da ridurne il vantaggio ecologico.
anche solo il poter stare fermo in stazione con i motori spenti è un bel plus.
e visto che si tratta di un mezzo molto attuale ed aggiornato anche l'efficienza del motore diesel sarà superiore ai locomotori anni 80-90 che si vedono ancora in giro.
Magari anni 80/90... Le D445 sono state progettate nel 1970 mentre le D443, accantonate nel 2018, risalivano al 1964.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".