Addio H2, dopo dieci anni la Germania annuncia l'abbandono dei treni ad idrogeno

di pubblicata il , alle 18:36 nel canale Trasporti elettrici Addio H2, dopo dieci anni la Germania annuncia l'abbandono dei treni ad idrogeno

Il progetto del LNVG è partito nel 2012, con l'intento di sostituire le vecchie motrici diesel con alternative più pulite e performanti: la scelta era ricaduta su quelle a idrogeno, ma un decennio dopo gli alti costi hanno portato a dei ripensamenti

 

Idrogeno od elettrico? Una domanda tutt'altro che banale, quantomeno se si esce dal settore automobilistico. In Germania, nel 2012, la risposta fu "idrogeno" e la compagnia ferroviaria statale LNVG [acronimo di Landesnahverkehrsgesellschaft Niedersachsen] iniziò i lavori per sostituire – gradualmente – le vecchie locomotive diesel per le più efficienti e sostenibili versioni ad idrogeno, in teoria anche economiche.

La scelta fra queste e quelle a batteria era stata presa proprio sulla base del fattore economico, che aveva individuato nell'opzione a idrogeno le più convenienti, ma dopo 85 milioni di euro spesi dallo stato della Bassa Sassonia (cui se ne devono aggiungere altri 8,4 da parte del governo federale tedesco) per cambiare 14 treni, LNVG ha iniziato a riconsiderare la scelta.

Treni idrogeno Germania

Uno studio del 2022, commissionato dal Baden-Württemberg, ha poi ulteriormente rimescolato le carte in tavola, facendo desistere la compagnia ferroviaria federale dal proseguire su questa strada anche per le restanti 126 locomotive diesel. Il documento, infatti, ha messo in luce come i treni ad idrogeno siano fino all'80% più costosi delle opzioni ibride a batteria.

"L'analisi ha preso in esame un totale di 16 tratti di percorso non elettrificati per l'utilizzo di veicoli ferroviari locali a zero emissioni. Nella maggior parte dei casi, i treni ibridi a batteria si sono rivelati la soluzione migliore", ha affermato un portavoce dello stato meridionale, in un comunicato stampa.

"In un confronto diretto, questa tecnologia non è stata in grado di affermarsi su nessuna delle rotte esaminate nel Baden-Württemberg, a causa dell'infrastruttura e delle caratteristiche operative", ha proseguito il portavoce "l'idrogeno sta iniziando a sembrare una bolla economica, di conseguenza, i treni a celle a combustibile a idrogeno non saranno più presi in considerazione nel prossimo futuro per vari motivi operativi ed economici".

Al di là dello studio del 2022, va' sottolineato che i lati negativi della scelta a favore dell'idrogeno sono emersi quasi subito, fra questi:

  • costose stazioni di servizio (cui si lega a doppio filo il costo e la disponibilità dell'idrogeno verde, ovvero quello ottenuto utilizzando l'energia prodotta da fonti rinnovabili);
  • bassa efficienza ed autonomia (col rischio di dover aumentare il numero di treni in esercizio);
  • alto consumo energetico;
  • costo elevato;

Inoltre, l'addestramento dei macchinisti e dei rifornitori ha aggiunto altre voci all'elenco.

Treni idrogeno Germania

Numeri alla mano, sulla linea Westfrankenbahn, il TCO [ndr, Total Cost of Ownership] di una flotta ferroviaria alimentata a idrogeno sarebbe di 849 milioni di euro, contro i 506 milioni di euro per un ibrido a batteria e ai 588 milioni di euro per i treni elettrici convenzionali.

Sulla Nagoldtalbahn, le differenze sono ancora più marcate, con l'idrogeno che arrivava a 476 milioni di euro, rispetto ai 262 milioni di euro dell'ibrido a batteria, ovvero l'81% in meno.

142 Commenti
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Opteranium10 Agosto 2023, 18:55 #1
serviva davvero tutto questo impegno per rendersi conto che l'idrogeno è una perdita di tempo?
Darkon10 Agosto 2023, 18:57 #2
Originariamente inviato da: Opteranium
serviva davvero tutto questo impegno per rendersi conto che l'idrogeno è una perdita di tempo?


Ovviamente no ma la Germania ha da sempre uno dei partiti "verdi" più fuori di testa del mondo.

Basti pensare che pur di spegnere il nucleare hanno fatto dei disastri ecologici col carbone e sono comunque contenti come se fossero stati virtuosi.
Hypergolic10 Agosto 2023, 19:20 #3
Originariamente inviato da: Darkon
Ovviamente no ma la Germania ha da sempre uno dei partiti "verdi" più fuori di testa del mondo.

Basti pensare che pur di spegnere il nucleare hanno fatto dei disastri ecologici col carbone e sono comunque contenti come se fossero stati virtuosi.


In realtà dopo aver chiuso le centrali nucleari hanno aumentato di molto le rinnovabili, e diminuito le emissioni.
Non ci sono stati disastri ecologici con il carbone (non più di quanti non ne facessero già prima, diciamo)
Perseverance10 Agosto 2023, 19:57 #4
Sembra che l'analisi abbia considerato solo i costi venali ma è normale che siano più alti, aldilà del mero costo di esercizio però non viene detto di nessuna problematica riscontrata; quindi secondo me è una tecnologia funzionate e non andrebbe abbandonata per il solo fatto che costa di più.

Anche il coltan come il litio costa ma lo si può far estrarre ai bambini in Congo come in Cile-Argentina-Bolivia ed abbattere così i costi di produzione col beneplacito di tutti gli stati che ne traggono i benefici; e quei costi magicamente non ci sono.

Secondo me basarsi solo sulla questione economica dei costi per giudicare una tecnologia in una fase di transizione come quella che stiamo vivendo è molto rischioso.
agonauta7810 Agosto 2023, 20:02 #5
I treni vanno già benissimo così con alimentazione elettrica , quelli diesel di ultima generazione sono dotati di FAP ed emissioni bassissime . È abbastanza ovvio che idrogeno e batterie non sono fatti per treni ,aerei e navi .
Mparlav10 Agosto 2023, 20:04 #6
La decisione è stata presa dall'SPD che governa da sempre in Bassa Sassonia con la CDU.
FirePrince10 Agosto 2023, 20:16 #7
E ora chi lo racconta a tutti i minus habens convinti che l’idrogeno sia il futuro dell’auto 😂😂😂
Hypergolic10 Agosto 2023, 20:26 #8
Originariamente inviato da: Perseverance
Sembra che l'analisi abbia considerato solo i costi venali ma è normale che siano più alti, aldilà del mero costo di esercizio però non viene detto di nessuna problematica riscontrata; quindi secondo me è una tecnologia funzionate e non andrebbe abbandonata per il solo fatto che costa di più.

Anche il coltan come il litio costa ma lo si può far estrarre ai bambini in Congo come in Cile-Argentina-Bolivia ed abbattere così i costi di produzione col beneplacito di tutti gli stati che ne traggono i benefici; e quei costi magicamente non ci sono.

Secondo me basarsi solo sulla questione economica dei costi per giudicare una tecnologia in una fase di transizione come quella che stiamo vivendo è molto rischioso.


L'idrogeno per la mobilità è mostruosamente sbagliato, hanno fatto la scelta giusta.
Il coltan serve più per gli smartphone che per i mezzi elettrici.
E le celle a combustibile sono fatte con metalli come il platino, e quello sì che è un casino da estrarre.
Perseverance10 Agosto 2023, 20:46 #9
L'idrogeno è comunque una risorsa (inesauribile?) e probabilmente è anche sostenibile produrlo. Che non sia economico è vero ma non si può sperare di fare la transizione energetica dai fossili credendo che costerà meno che del fossile anche xkè manca tutta la filiera, l'adozione ed in generale la struttura che fisiologicamente ne diminuisce i costi.

Con le batterie fai presto ad abbattere i costi: colonizzi economicamente i paesi che hanno le materie prime, schiavizzi uomini donne e bambini nelle miniere ed ottieni i minerali a basso costo che vai poi a processare in "stati satellite" che chiudono bocca e occhi sull'inquinamento infine fai produrre i mezzi dove costa meno e dove non esistono diritti.

Ma per fare i mezzi e l'elettronica che li gestisce, controller batterie comprese, c'è bisogno del coltan che và estratto con le stesse metodiche di abuso, sfruttamento, depauperazione di nazioni colonizzate.

Su questo vai tranquillo che se lo scopo è fare la mobilità elettrica in questo modo è garantito che funzionerà. Di questo sono sicuro.

Ma non si parli di mobilità elettrica sostenibile. Di sostenibile non ha niente.
Mars9510 Agosto 2023, 20:51 #10
Ci sono voluti 11 anni e una vagonata di euro buttati per capire quello che era di una banalità imbarazzante?

Originariamente inviato da: Perseverance
L'idrogeno è comunque una risorsa (inesauribile?) e probabilmente è anche sostenibile produrlo. Che non sia economico è vero ma non si può sperare di fare la transizione energetica dai fossili credendo che costerà meno che del fossile anche xkè manca tutta la filiera, l'adozione ed in generale la struttura che fisiologicamente ne diminuisce i costi.

Con le batterie fai presto ad abbattere i costi: colonizzi economicamente i paesi che hanno le materie prime, schiavizzi uomini donne e bambini nelle miniere ed ottieni i minerali a basso costo che vai poi a processare in "stati satellite" che chiudono bocca e occhi sull'inquinamento infine fai produrre i mezzi dove costa meno e dove non esistono diritti.

Ma per fare i mezzi e l'elettronica che li gestisce, controller batterie comprese, c'è bisogno del coltan che và estratto con le stesse metodiche di abuso, sfruttamento, depauperazione di nazioni colonizzate.

Su questo vai tranquillo che se lo scopo è fare la mobilità elettrica in questo modo è garantito che funzionerà. Di questo sono sicuro.

Ma non si parli di mobilità elettrica sostenibile. Di sostenibile non ha niente.


L'idrogeno non è una fonte energetica, è solo un vettore.
Un vettore inefficiente e scomodo da stoccare.

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