Volkswagen
Volkswagen, nuova stazione di ricarica con batteria integrata: fino 360 kWh
di Carlo Pisani pubblicata il 28 Dicembre 2018, alle 12:41 nel canale Tecnologia
Il grande sistema di accumulo di energia previsto in ciascuna colonnina, si baserebbe sulla stessa tecnologia dei pacchi batterie impiegati nelle piattaforme MEB, base per tutti i nuovi veicoli elettrici Volkswagen di prossima uscita
54 Commenti
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Guardate che le batterie moderne,esempio le lipo ,si caricano ad impulsi, inoltre per ovviare al grosso ampere giorno richiesto,si alza la tensione. Cioè avete la soluzione sotto il naso,i caricabatteria da smartphone, per fare le ricariche veloci e non avere cavi usb type c grossi come pollici, alzano la tensione interna per poi abbassarla vicino al circuito di ricarica.Non so voi ma io da elettrotecnico non vedo tutti sti problemi che ho letto sopra e nemmeno Nikola Tesla se fosse vivo
Cioè, arrivo ad una stazione di ricarica che contiene x batterie già cariche e mi sostituiscono le mie scariche che verranno rimesse in carica dalla stazione...
-Tempo di rifornimento 5/10 minuti
- non è necessario avere colonnine da millemila watt
- non si stressa la rete elettrica
- possibilità di ricarica delle batterie con energie "pulite"
Le plugin/ibride vanno benissimo. Con la mia in città ottengo medie da 33/35 km con un litro e ricarico la batteria con il fotovoltaico ogni due giorni.
Cioè, arrivo ad una stazione di ricarica che contiene x batterie già cariche e mi sostituiscono le mie scariche che verranno rimesse in carica dalla stazione...
-Tempo di rifornimento 5/10 minuti
- non è necessario avere colonnine da millemila watt
- non si stressa la rete elettrica
- possibilità di ricarica delle batterie con energie "pulite"
finchè sono tutte buone le batterie, va bene
ma chi garantisce che il veicolo precedente o l'utente non le abbia massacrate e poi arrivate a te ti esplodono ?
Non so voi ma io da elettrotecnico non vedo tutti sti problemi che ho letto sopra e nemmeno Nikola Tesla se fosse vivo
non sei un elettrotecnico perche paragoni una lampadina con una centrale termonucleare.
I circuiti che dici se anche perdessero il 10% (e sono buono) dell'energia riscaldano il telefono con mezzo watt e un bel chissene per 5C in piu'.
Prendo una tesla da 120KWh da ricaricarsi in 6 minuti sono 1200KW ovvero 120KW di perdite, come dire 100 stufette elettriche domestiche o altrettanti phon.
Non parliamo poi della carica ad impulsi che vuol dire che per alcune unita' di tempo non carichi ma per altre, se manteniamo il tempo, carichi il DOPPIO.
inoltre un cello possiede UNA BATTERIA, un auto o un PC PILE DI BATTERIE.
Capisci che non le carichi a 3.7V partendo da 10KV, e' follia, dovresti mettere tonnellate di trasformatori, salvo che sei cosi' folle da farlo con l'elettronica.
Citare Tesla e' l'indice che non sei un elettrotecnico, con tutti i grandi che si studiano...
Per gli altri è solo questione di abituarsi ad un nuovo paradigma del rifornimento: tanti piccoli rabbocchi invece della ricarica completa in blocco. Risulta più o meno scomodo a seconda che si abbia o meno il garage o si viva in condominio.
Fa sempre piacere leggere qualcuno che fa 2 conti, e si rende conto che, comunque la si giri, la coperta è corta: o i tempi di carica sono lunghissimi, o l'autonomia è ridicola, o servono tensioni/correnti/potenze in gioco altissime, che si portano dietro hardware industriali.
Concetti che non entrano nelle teste vuote di chi sta legiferando in materia.
Tra l'altro, leggendo l'articolo, dice che con 360 kWh ci carica 15 auto.
Sì, con 100 km o poco più di autonomia, però.
Come dire che bastano 100 litri di gasolio per fare rifornimento a 15 auto.
Secondo me la questione è abbastanza diversa.
Le auto elettriche di oggi, SICURAMENTE sono sfruttabili nella vita di tutti i giorni.
La categoria di persone ideale, secondo me, è quella che vive in città/fuori ma che non fa viaggioni lunghissimi.
Diciamo che 200km al giorno massimo in totale, può andare. Sono il 95% degli automobilisti che fanno meno di 200km al giorno.
La vera cosa da fare, è caricare la macchina elettrica ognuno in casa propria nel box (o colonnina del condominio).
Le stazioni di ricarica come quelle in articolo, io le vedo più come soluzione per ricariche di emergenza, meglio farne di meno ma mooolto più potenti.
ma chi garantisce che il veicolo precedente o l'utente non le abbia massacrate e poi arrivate a te ti esplodono ?
Beh semplicissimo e banale.
Ogni volta che si "posano" le batterie, si fa un test di diagnostica e se sono danneggiate non le si rende prelevabili (oltre magari ad addebitare un piccolo costo a chi le ha usate l’ultima volta).
Così capisci subito chi è il cinghiale o chi le tratta normalmente...
I circuiti che dici se anche perdessero il 10% (e sono buono) dell'energia riscaldano il telefono con mezzo watt e un bel chissene per 5C in piu'.
Prendo una tesla da 120KWh da ricaricarsi in 6 minuti sono 1200KW ovvero 120KW di perdite, come dire 100 stufette elettriche domestiche o altrettanti phon.
Non parliamo poi della carica ad impulsi che vuol dire che per alcune unita' di tempo non carichi ma per altre, se manteniamo il tempo, carichi il DOPPIO.
inoltre un cello possiede UNA BATTERIA, un auto o un PC PILE DI BATTERIE.
Capisci che non le carichi a 3.7V partendo da 10KV, e' follia, dovresti mettere tonnellate di trasformatori, salvo che sei cosi' folle da farlo con l'elettronica.
Citare Tesla e' l'indice che non sei un elettrotecnico, con tutti i grandi che si studiano...
Beh ma vedi la tecnologia che usano OPPO e OnePlus, la VOOC.
Effettivamente la batteria del telefono non si scalda per niente, ma solo l’alimentatore.
In questo caso, si scalderebbe solo la colonnina.
E se là si collega, sottoterra ad acqua? Si usa il calore dissipato per riscaldare l’acqua (domestica o industriale) per trasportare l’energia dissipata altrove.
Insomma le soluzioni ci sono, bisogna vedere l’analisi costi/benefici però!
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