Reelight, luci per bicicletta ad alimentazione magnetica e senza batterie
di Carlo Pisani pubblicata il 17 Luglio 2017, alle 09:31 nel canale Tecnologia
La grossa innovazione di questo prodotto? l'assenza di batterie da ricaricare, in quanto queste luci di segnalazione funzionano esclusivamente con l'energia magnetica prodotta dal magnete montato sui raggi della ruota
Nuova campagna su Kickstarter per l'azienda danese Reelight la quale propone ai ciclisti un nuovo valido accessorio da montare sulla propria due ruote: parliamo delle luci di segnalazione CIO LED sostenute già da oltre 1.200 finanziatori come si può vedere sulla pagina dedicata alla campagna.
La grossa innovazione di questo prodotto? l'assenza di batterie da ricaricare, in quanto queste luci di segnalazione funzionano esclusivamente con l'energia magnetica prodotta dal magnete montato sui raggi della ruota: CIO LED è un dispositivo privo di batterie, impermeabili e in grado di lampeggiare autonomamente mentre la bici è in movimento ed anche quando è ferma.
Particolare attenzione è stata dedicata alla realizzazione del sistema di montaggio, specificatamente progettato con caratteristiche antifurto, queste luci vengono fissate al telaio della bici per mezzo di fili in acciaio inossidabile rivestiti, da tensionare con una chiave dedicata, sistema che garantisce complessivamente una buona protezione contro manomissioni e danni.
Tornando al funzionamento delle luci, l'energia necessaria a far accendere i LED viene prodotta dal campo magnetico che si viene a creare tra il magnete in movimento, posto sui raggi della ruota, ed il piccolo generatore integrato nel blocco luci; ogni dispositivo è dotate anche di un sistema di backup interno che ne garantisce il funzionamento per svariati minuti anche a ruote ferme.
Attualmente questa tecnologia è limitata alla sole lampade di segnalazione con funzionamento intermittente, in quanto, non ancora sufficientemente potente per consentire l'azionamento di una luce fissa in grado di illuminare la strada davanti a se; nel 2015 Reelight aveva già intrapreso una prima campagna su Kickstarter con la sua prima luce autoalimentata NEO che sicuramente non colpiva per dimensioni compatte e design ricercato.
La CIO LED invece ha ingombri più contenuti e uno stile che passa inosservato, inoltre riesce a produrre un'energia circa sei volte superiore rispetto alla versione precedente: "Quelli che un tempo erano due moduli magnetici da 4,7", montati su ogni ruota, ora è solo un piccolo magnete con le dimensioni di una moneta", precisa la società.
In Danimarca le biciclette sono il mezzo più utilizzato in assoluto, si pensi solo che a Copenaghen ci sono più bici che auto private; questo dispositivo completamente autosufficiente assicura che ogni qualvolta si utilizzi la propria bici le luci di segnalazione siano sempre in funzione rendendo ben evidente la propria presenza in strada.
Per quanto riguarda il costo, i primi a sostenere questa campagna possono ottenere una luce anteriore e una posteriore per 278 corone danesi cioè circa 38 €, maggiori informazioni, anche su altri prodotti Reelight, sul sito del produttore.
37 Commenti
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Csàààdàdòàdòd
https://youtu.be/i7kgzgcqe5s
Il problema mi pare di capire è che genera anche poca corrente tanto che il led deve per forza lampeggiare dato che non ha energia per restare fisso... interessante come soluzione ma credo continuero ad usare le mie luci cinesi a led a batterie che cambio una volta l'anno circa... saranno anche meno ecologiche e cool ma almeno vedo dove vado e con 38 euro ci vado avanti una vita.
In soldoni SI.
Però è una versione molto moderna, funziona senza parti meccaniche e non ha attriti quindi efficienza massima.
Produce anche molta meno energia che però è abbastanza per far funzionare dei led al posto delle vecchie luci ad incandescenza.
In soldoni.. fai molta meno fatica a far funzionare questo dinamo moderno.
Boh, se trovano finanziatori meglio per loro.
Ciao
comunque rispetto alla dinamo (attrito volvente) non vedo come si possa definire coppia meccanica resistente...non c'è nulla a contatto...piuttosto tensione indotta bassa dato dal lieve magnetismo.
Se si pedala troppo velocemente, si ottiene l'effetto contrario...si genera poca tensione.
Bisogna trovare il giusto equilibrio fra forza magnetica e velocità...
Boh, se trovano finanziatori meglio per loro.
Ciao
Stavo per scriverlo anche io. L'unica aggiunta che vorrei fare é che c'é un'ulteriore affinamento della tecnologia "storica": viene annullata la dispersione di energia dovuta alla rotazione meccanica e agli attriti in generale.
Questo ha un impatto relativamente piccolo nei sistemi con luci a filamento ma percentualmente grande nei sistemi a luci led lampeggianti (non mi stupirei se fosse la componente piú grande)
Personalmente proverei a modificarla mettendo un magnete su ogni raggio della ruota, non uno solo su tutta la ruota. Secondo me dovrebbe bastare per farla funzionare a luce continua.
comunque rispetto alla dinamo (attrito volvente) non vedo come si possa definire coppia meccanica resistente...non c'è nulla a contatto...piuttosto tensione indotta bassa dato dal lieve magnetismo.
Se si pedala troppo velocemente, si ottiene l'effetto contrario...si genera poca tensione.
Bisogna trovare il giusto equilibrio fra forza magnetica e velocità...
Chissá, mi domandavo anche io se non potrebbero semplicemente aumentare il numero dei magneti (o forse si riservano di farlo per il nuovo e "miglior dinamo di sempre"
Peró la coppia meccanica resistente effettivamente esiste: far scorrere i magneti uno accanto all'altro richiede ovviamente energia che si oppone alla rotazione della ruota
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