Primo volo di prova già nel 2018 per l'XB-1, successore del Concorde
di Carlo Pisani pubblicata il 27 Marzo 2018, alle 09:01 nel canale Tecnologia
La startup Boom Supersonic, con sede in Colorado, ha annunciato tramite un twitt di essere in attesa di ricevere i motori per il loro aereo ultrasonico XB-1, affettuosamente chiamato Baby Boom, i quali, molto probabilmente, permetteranno di veder sfrecciare un prototipo prima della fine del 2018
La startup Boom Supersonic, con sede in Colorado, ha annunciato tramite l'account twitter del proprio CEO Blake Scholl, di essere in attesa di ricevere i motori per il loro aereo supersonico XB-1, affettuosamente chiamato Baby Boom, i quali, molto probabilmente, permetteranno di veder sfrecciare un prototipo prima della fine del 2018.
Milestone coming up: XB-1 engines are on a truck and will arrive at @boomaero hangar within a week
— Blake Scholl (@bscholl) 20 marzo 2018
I motori turbojet sono dei J85 di derivazione militare, prodotti dalla statunitense General Electric, permetteranno a questo nuovo aereo di portare fino 55 passeggeri facendoli viaggiare a velocità superiori a Mach 2, arrivando a toccare quota 2.716 km/h, 500 km/h in più rispetto al Concorde, ultimo aereo supersonico commerciale in pensione dal 2003.
In totale sarebbero già cinque le compagnie aeree interessate al Baby Boom, per una stima di circa 76 aeromobili già ordinati: tra i maggiori interessati Virgin Galactic e Japan Airlines, i cui loghi figurano già sul sito della compagnia, l'ultima delle due già attiva dallo scorso mese di dicembre con un investimento alla startup di ben 10 milioni di dollari in concomitanza di un pre-ordine di 20 velivoli.
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In linea teorica il nuovo XB-1 dovrebbe riuscire a garantire un servizio più "economico" rispetto al predecessore Corcorde, in virtù di tecnologie all'avanguardia in grado di massimizzare il rendimento durante il viaggio e contenere i costi di gestione.
Tramite la pagina boomsupersonic.com dell'azienda costruttrice, vengono indicate già delle ipotetiche rotte come New York - Londra in 3:15 ore al costo di circa 2.500 $ a tratta, oppure Tokyo - San Francisco in 5:30 ore a 3.200 $ a tratta.
Non ci resta che aspettare di vedere il prototipo di questo "sinuoso razzo" prima della fine dell'anno ed entro il 2023 dovrebbero essere consegnati i primi esemplari alle due compagnie sopra citate.
26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOvviamente non hanno molto senso per quelli dell'economy da 600$.
Impressionante la somiglianza estetica con progetti vecchi di quasi 50 anni come il Concorde o il Tupolev TU-144.
Ricordo di avere vecchi poster e libri con disegni dei concorde, sembravano astronavi all'epoca.
Quindi siamo ben lontani da un prototipo commerciale che sarà inevitabilmente molto diverso e dovrà affrontare altri problemi.
Se l'esperienza di volare a velocità supersonica ( per 50 passeggeri, quasi la metà del Concorde ) dovrà essere paragonabile ad una business class tradizionale e ad alta efficienza di costi, voglio vedere come risolveranno il problema del rumore interno, lo spazio ridotto per il vano passeggeri... bella sfida comunque!!
Refusi a parte, il problema principale del Concorde era l'enorme consumo di carburante, qua come hanno risolto?
Con 10 milioni forse riesci a fare un modellino in scala 1:10
spero poi che l'investimento non fosse di miseri 10 milioni perchè credo che un singolo motore li passi abbondantemente..
detto questo sarebbe ora vedere nuovamente qualcosa di nuovo nei cieli
spero poi che l'investimento non fosse di miseri 10 milioni perchè credo che un singolo motore li passi abbondantemente..
detto questo sarebbe ora vedere nuovamente qualcosa di nuovo nei cieli
Dieci milioni è quanto investito dalla sola Japan Airlines per dare una mano a Boom Supersonic, non il totale degli investimenti.
La sicurezza è un problema che non si pone. Per voli di linea bisogna sottoporsi a commissioni di valutazione che sono decisamente stretti e rigorosi.
Space X era una start-up, eppure oggi lancia razzi nello spazio.
Essere una start-up non vuol dire che sono tutti principianti allo sbaraglio, eh!
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