Parigi proibirà non solo le auto diesel, ma anche quelle a benzina
di Rosario Grasso pubblicata il 13 Ottobre 2017, alle 11:01 nel canale Tecnologia
L'esecutivo francese ha già fatto sapere che le auto a benzina o diesel non potranno più circolare a partire dal 2040
189 Commenti
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ma cosa c'entra?! anche se io dovessi non andare mai in vita mia a Parigi, questo non toglie che ritengo cosa buona e giusta, sapere, commentare e restare aggiornato su ciò che succede sia a casa che nel resto del mondo! E' quella l'ottusità a cui mi riferivo! Che poi Parigi blocchi o meno nel 2040 alle auto a benzina, probabilmente non mi toccherà, ma ciò che non toglie che essere informati, al giorno d'oggi, è d'obbligo! Probabilmente non per tutti a quanto vedo...
siamo globalizzati sulla carta, forse...si fanno "grandi accordi" ai vari G7/20/30/40/50...poi nella realtà die fatti...meglio lasciar perdere! Senza contare i "furbetti" (vedi VW) che alterano anche i dati...
ma aggiornato de che ..... stiamo parlando del 2040, tra 23 anni, notizia senza senso
Mescoli pere, mele e carciofi...
La globalizzazione o meglio le globalizzazioni sono una cosa, il rispetto degli accordi internazionali un'altra e chi bara sulle emissioni un'altra ancora...
chiaroveggenza
2) 3) beh, nel caso del riscaldamento globale l'imaptto è così catastrofico (uragani, innalzamento dei mari, necessità di delocalizzare intere città ecc.) che non so quanto sia derubricabile a "non prioritario".
4) 'nzomma. Anzichè mettersi sky o comprarsi gli IPhone col mutuo x 5 anni, mettono da parte i soldini x cambiare caldaia, che ci sono anche incentivi fiscali di 65/70%...
Interventi a livelli di NOx e PM si riesce a farli su scala nazionale ed europea, ed i danni causati alla salute sono in un certo senso "immediati".
Quelli per la CO2 devi farli su scala globale, ma l'Europa può muovere solo il suo 10% di emissioni e sperare che gli altri riducano i loro, e nonostante tu possa raggiungere un compromesso tra gli Stati, nessuna impedisce di non rispettarli (vedi accordi di Parigi).
Ma l'impatto della CO2 sulla salute è molto indiretto e legato al cambiamento climatico su scala globale: è questo a renderlo meno prioritario rispetto a PM e NOx.
Ma non significa che non si debba intervenire.
4) Oggi sono al 65-70%, ma già 20 anni fa' erano al 36% con iva ridotta per sostituire una caldaia con una a condensazione (e 20 anni fa' costavano un botto). Ma nella scelta tra una maggiore efficienza e minori consumi, piuttosto che il pavimento o il rivestimento più figo, si è andati su quest'ultimi
Motivo per cui negli anni successivi, fino ad oggi, hanno maggiormente incentivato il discorso energetico prima, quello sismico ed infine la semplice ristrutturazione. Scala di priorità.
Quelli per la CO2 devi farli su scala globale, ma l'Europa può muovere solo il suo 10% di emissioni e sperare che gli altri riducano i loro, e nonostante tu possa raggiungere un compromesso tra gli Stati, nessuna impedisce di non rispettarli (vedi accordi di Parigi).
Ma l'impatto della CO2 sulla salute è molto indiretto e legato al cambiamento climatico su scala globale: è questo a renderlo meno prioritario rispetto a PM e NOx.
Ma non significa che non si debba intervenire.
4) Oggi sono al 65-70%, ma già 20 anni fa' erano al 36% con iva ridotta per sostituire una caldaia con una a condensazione (e 20 anni fa' costavano un botto). Ma nella scelta tra una maggiore efficienza e minori consumi, piuttosto che il pavimento o il rivestimento più figo, si è andati su quest'ultimi
Motivo per cui negli anni successivi, fino ad oggi, hanno maggiormente incentivato il discorso energetico prima, quello sismico ed infine la semplice ristrutturazione. Scala di priorità.
Poi però se per 15 anni si sono vendute stufe ad "eco-pellet" i benefici della riduzione del particolato della auto è stata praticamente annullata, inoltre anche la co2 emessa è maggiore.Risultato? Le auto euro4-5-6 etc sono inutili . Grande intuizione tornare a bruciare legna...Hanno illuso la gente di inquinare poco e spendere poco, illuso sull'inquinamento per quanto detto sopra sul risparmio anche perchè pochi facevano la canalizzazione dell'impianto, si limitavano a mettere una stufa e scaldare una stanza spendendo un pochino meno, ma se avessero scaldato tutta la casa avrebbero speso di più anche rispetto ad una caldaia tradizionale.
Ora nei comunicati dei blocchi compare anche la dicitura "per chi ha 2 sistemi di riscaldamento è tenuto a spegnere quelli a legna, pellet", vorrei sapere chi controlla se tengo spento la stufa. Ecco perchè dico che sono ridicoli.
veramente la motivazione è il risparmio di CO2, sull'"inquinamento" non mi pare si sia detto nulla.
Sono state vendute come eco-pellet, tutte le pubblicità lo dicevano e anche gli installatori.
In realtà al momento per riscaldarsi il meglio che possiamo fare è utilizzare il gas metano.
Con l'uso scellerato di pubblicità ingannevoli, hanno portato molti a spegnere caldaie a metano per accendere stufe a pellet con l'illusione del risparmio e del bio...
Non inquini di meno bruciano legno e derivati rispetto al metano, neanche meno co2.
Quello che ancor apiù mi infastidisce è che gli stessi governanti che hanno promosso questa politica ora impongono spegnimenti e blocchi, il tutto perchè non sanno quello che fanno!
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