Tesla
Musk: Tesla rimarrà senza soldi entro 10 mesi. Nuovi tagli nel personale in arrivo?
di Nino Grasso pubblicata il 21 Maggio 2019, alle 08:21 nel canale Tecnologia
Sembra che la strategia commerciale e finanziaria non sia sostenibile, con Musk che ha appena dichiarato che insieme al nuovo CFO dovrà rivedere le spese sul personale
115 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE sarà anche vero che in futuro ci saranno auto elettriche economiche ma perchè la transizione la devi pagare io finanziando le case automobilistiche con veicoli tecnologicamente non pronti e cari arrabbiati ? Quando hai disponibile un auto elettrica che fa 800 km di autonomia e che si ricarica in cinque minuti la presenti sul mercato. Nel frattempo fai i tuoi esperimenti a tue spese. Invece qui con il terrorismo dei blocchi del traffico, centri storici vietati, svalutazione dell'usato, ecc stanno spingendo molte persone a finanziare la ricerca per auto semi inutili che tra qualche anno saranno ancora meno utili a causa di batterie degradate e (si spera) dei veicoli preistorici a confronto di vetture elettriche più evolute.
3) Lo dici tu che una rete elettrica non è fatta per rispondere ad una richiesta massiva. Le politiche di gestione sono sicuramente complesse e si basano anche su statistiche storiche ma la rete ha dei meccanismi per attingere a fornitori alternativi in caso di richieste straordinarie. Fatto sta che non riusciamo neanche a gestire i climatizzatori d'estate figuriamoci le automobili elettriche.
4) questa affermazione non ha senso. Se io parcheggio la mia auto diesel con il pieno o con mezzo serbatoio so benissimo, in qualsiasi momento mi possa servire, quanta autonomia ho disponibile. Con l'elettrica non lo sai. La metti in carica ma se ti serve dopo dieci minuti potresti non riuscire ad utilizzarla. Se per caso la notte c'è un blackout (anche di poche ore) la mattina potresti non avere l'autonomia che pensavi di avere. Potrebbe esserci una richiesta anomala di energia per altri motivi e le colonnine potrebbero non erogare la potenza che pensavi di ricevere e di conseguenza non avere l'autonomia che pensavi di avere. Inoltre, non so se è possibile, qualche buontempone potrebbe staccarti il cavo di ricarica durante la notte.
5) Bella cosa la prenotazione. Peccato che se prenoto io tu non carichi e sei costretto a procedere alla prossima stazione (se te lo puoi permettere con l'autonomia) sempre che la stessa non sia già stata prenotata.
Ma è tanto difficile vedere tutti i compromessi ai quali ti costringe una vettura elettrica ? Se vogliamo fare i tifosi non arriveremo mai ad un accordo e ognuno rimarrà della propria idea.
1) l'installazione di una colonnina non è la purga che descrivi
3) L'eventualità in cui 40 milioni di automobilistici tutti insieme nello stesso istante si attaccano alla presa e succhiano tutti insieme 50kw di potenza ciascuno è così statisticamente remota che potrebbe non verificarsi nemmeno in tutta la vita dell'universo, costruire una rete elettrica in grado di reggere un'eventualità così remota è uno spreco di denaro.
4) Il concetto è che tu hai sempre l'auto con il pieno, quando la metti in carica ti mancano 50km al pieno (perchè la stragrande maggioranza degli italiano fa questi km al giorno non non di più
Le aziende automobilistiche sono già finanziate pesantemente con aiuti statali per produrre auto a combustione interna, anzi i soldi che diamo alle aziende automobilistiche tradizionali sono di gran lunga di più di quelli che diamo alle aziende che producono auto elettriche.
Siamo sicuri che se togliessimo tutti i finanziamenti alle aziende automobilistiche di qualsiasi tipo, non comincerebbero a diventare più competitive quelle elettriche?
Non capisco il senso di andare a cercare una discussione di anni fa (già inutile allora) solo per spammare discorsi del genere. Comunque, in ordine sparso:
- la diffusione delle stazioni di ricarica elettriche è regolata dalla legge economica del rapporto fra domanda e offerta: al crescere del parco elettrico circolante crescerà in proporzione la rete di rifornimento, né prima né dopo. Installare una colonnina di ricarica è enormemente più semplice e veloce che installare una pompa di benzina, e molto meno inquinante per il suolo e per l'aria e pericoloso per la salute. In ogni caso anche a regime la necessità di rifornimento per strada sarà inferiore rispetto ai veicoli fossili perché tutti coloro che ne hanno la possibilità caricheranno soprattuto a casa, o nei parcheggi dei posti di lavoro (la percorrenza media giornaliera delle auto italiane è 30 km, pari alpiù a 6 kWh che si caricano in 3 ore da una qualsiasi presa domestica).
La progressiva riduzione dell'uso dei carburanti fossili ridurrà anche il relativo traffico di autocisterne, anch'esso inquinante e pericoloso.
- la cavolata della "rete elettrica insufficiente" è appunto una cavolata priva di qualsiasi fondamento (già dimostrata tale enne volte, dati alla mano).
- "transizione forzata"? Nessuno ti sta obbligando ad acquistare un veicolo elettrico, o ti sta vietando di acquistarne uno fossile (ancora per molti anni).
- per tua info: una Focus sw a benzina un poco accessoriata passa di slancio i 30.000 euro, e non c'è motivo perché fra qualche anno la sua versione elettrica non possa costare uguale se non meno. I produttori al momento sono perlopiù dedicati ai segmenti alti del mercato per vari motivi, fra cui l'eccesso di domanda (perché dovrei dedicare la scarsa capacità produttiva a segmenti a basso margine se ancora ho eccesso di domanda nei segmenti ad alto margine?) e il costo ancora importante delle batterie, ma col tempo arriveranno anche i modelli "per le masse".
Il grosso problema della transizione alla mobilità elettrica è che poteva e doveva essere iniziata almeno 10 anni prima se non 20, e questo ritardo è stato forzato (questo sì
Ma è tanto difficile vedere tutti i compromessi ai quali ti costringe una vettura elettrica ? Se vogliamo fare i tifosi non arriveremo mai ad un accordo e ognuno rimarrà della propria idea.
I contro ci sono sicuramente ma ci sono anche i pro. La stai guardando dal tuo punto di vista senza considerare che ci sono tantissime altre persone che non hanno i tuoi requisiti. Io per esempio, l'ansia che hai tu della ricarica non ce l'ho, anzi! mi sono liberato di un peso. Prima dovevo andare alla ricerca del distributore aperto ora invece arrivo a casa e ogni 3-4 giorni perdo 2 secondi netti (quando ho sonno) per attaccare la spina. zero sbattimenti, zero mani puzzolenti. L'auto è sempre tra il 50 e l'80 % che mi permette di affrontare qualsiasi situazione di emergenza (anche se dovessi dimenticarmi di ricaricarla per qualche notte consecutiva): se devo correre in ospedale ho comunque l'autonomia per arrivarci; se devo partire subito per un viaggio ho comunque l'autonomia per arrivare ad un supercharger. Devo andare a Milano? vabeh perdo 20 minuti per ricaricare + 30 al ritorno, per un viaggio che capita di rado non è un problema.
Se l'auto elettrica non fa per te, non prenderla, nessuno ti costringe (ancora). Le BEV attualmente sono per molti ma non per tutti.
se aspetti una auto con quelle caratteristiche prima di immetterla nel mercato, aspetterai altri 100 anni. Fortunatamente le cose non funzionano così, un prodotto innovativo viene immesso nel mercato quando è ancora acerbo e caro per molti, i pochi disposti a comprarlo (per n motivi) finanziano la ricerca e lo sviluppo di prodotti migliori e più economici. Man mano che le caratteristiche migliorano e che il mercato diventa più appetibile, il processo diventa sempre più veloce e magari quei 100 anni diventano 20. Se poi ci aggiungi anche gli incentivi quei 20 possono diventare 10.
é sempre stato così e sempre sarà.
sono orientati così anche per motori tradizionali...
prova a ordinare una panda, la aspetti 12 mesi...
e tu che ne sai?
il 30 % della batteria corrisponde a 22.5 kWh
considerando un consumo esagerato di 170 Wh/km significano dai 12 mila ai 16 mila km anno ( 33-44 km al giorno) senza considerare i viaggi fuori routine.
quindi si, contribuisco ad un minor inquinamento anche senza considerare i pannelli fv.
se poi la confrontiamo con la mia vecchia auto (una alfa 159 diesel) che per gli stessi tragitti faceva 11 km con un litro (si, 11! ho tragitti extraurbani brevi ma numerosi e il motore fatica ad entrare in temperatura prima ancora di arrivare), allora posso dire che con la mia attuale spendo circa 715 € anno (14 mila km con 0.3 € al Kwh), mentre con l'alfa avrei speso 2.290 € anno (1.8 € a litro). In 6 anni (dopo 6 anni tendo a vendere l'auto) risparmio circa 9000 €. Quindi si, raggiungo tranquillamente il pareggio economico.
- la diffusione delle stazioni di ricarica elettriche è regolata dalla legge economica del rapporto fra domanda e offerta: al crescere del parco elettrico circolante crescerà in proporzione la rete di rifornimento, né prima né dopo. Installare una colonnina di ricarica è enormemente più semplice e veloce che installare una pompa di benzina, e molto meno inquinante per il suolo e per l'aria e pericoloso per la salute. In ogni caso anche a regime la necessità di rifornimento per strada sarà inferiore rispetto ai veicoli fossili perché tutti coloro che ne hanno la possibilità caricheranno soprattuto a casa, o nei parcheggi dei posti di lavoro (la percorrenza media giornaliera delle auto italiane è 30 km, pari alpiù a 6 kWh che si caricano in 3 ore da una qualsiasi presa domestica).
La progressiva riduzione dell'uso dei carburanti fossili ridurrà anche il relativo traffico di autocisterne, anch'esso inquinante e pericoloso.
- la cavolata della "rete elettrica insufficiente" è appunto una cavolata priva di qualsiasi fondamento (già dimostrata tale enne volte, dati alla mano).
- "transizione forzata"? Nessuno ti sta obbligando ad acquistare un veicolo elettrico, o ti sta vietando di acquistarne uno fossile (ancora per molti anni).
- per tua info: una Focus sw a benzina un poco accessoriata passa di slancio i 30.000 euro, e non c'è motivo perché fra qualche anno la sua versione elettrica non possa costare uguale se non meno. I produttori al momento sono perlopiù dedicati ai segmenti alti del mercato per vari motivi, fra cui l'eccesso di domanda (perché dovrei dedicare la scarsa capacità produttiva a segmenti a basso margine se ancora ho eccesso di domanda nei segmenti ad alto margine?) e il costo ancora importante delle batterie, ma col tempo arriveranno anche i modelli "per le masse".
Il grosso problema della transizione alla mobilità elettrica è che poteva e doveva essere iniziata almeno 10 anni prima se non 20, e questo ritardo è stato forzato (questo sì
Queste risposte sono la prova lampante che si parla spinti dal tifo e non si ragiona emettendo suoni a caso. Le stazioni di ricarica aumenteranno al crescere della domanda. Quindi io potrei aprire un albergo con un bagno solo e metterne altri se le prenotazioni saranno sufficienti a spingermi a farlo ? Chi ci verrebbe nel mio albergo ? Per me è lo stesso motivo. Sei tu che stai sviluppando e vendendo un prodotto che richiedere colonnine di ricarica. Se ce ne sono a sufficienza io compro il prodotto altrimenti te lo tieni. L'auto elettrica non è un elemento distinto dalle colonnine. E' un unico prodotto, senza l'uno non c'è l'altro e al momento il prodotto è incompleto per la maggior parte degli utenti.
Chi ne ha la possibilità caricherà a casa ? Ma chi ? Quanti ? Quante sono le persone che hanno una villa in Italia ? Grazie a loro quanto inquinamento ridurremo. Stai disegnando un prodotto per ricchi e/o estremamente benestanti. La maggior parte delle persone tiene le auto in strada dove le colonnine di ricarica non ci sono. E' tanto difficile vederlo. Ve lo scrivo grande: LE COLONNINE IN STRADA NON CI SONO. Dove abito ce ne sono cinque per 30.000 persone. Dove lavoro ce ne sono UNA.
Una Focus diesel accessoriata costa 27.000 euri e i 30.000 non li supera.
La rete elettrica è insufficiente e vorrei vedere questi dati che dimostrano il contrario. Se fosse stata sufficiente, l'anno scorso a Milano d'estate, non ci sarebbero stati diversi blackout a causa della concomitante accensione di svariate migliaia di condizionatori e darei una letta anche qui: https://www.google.com/url?sa=t&...OJpi547SR0ZJa0y
Riguardo alla forzatura ti sbagli assolutamente. Ogni tre per due leggo sui giornali o ascolto nei telegiornali di blocchi ai motori a combustione nei centri storici, ZTL inaccessibili e altro. Mi sento psicologicamente forzato a temere ostacoli alla libera circolazione per la mia auto che non ha neanche due anni di vita.
Se l'auto elettrica non fa per te, non prenderla, nessuno ti costringe (ancora). Le BEV attualmente sono per molti ma non per tutti.
se aspetti una auto con quelle caratteristiche prima di immetterla nel mercato, aspetterai altri 100 anni. Fortunatamente le cose non funzionano così, un prodotto innovativo viene immesso nel mercato quando è ancora acerbo e caro per molti, i pochi disposti a comprarlo (per n motivi) finanziano la ricerca e lo sviluppo di prodotti migliori e più economici. Man mano che le caratteristiche migliorano e che il mercato diventa più appetibile, il processo diventa sempre più veloce e magari quei 100 anni diventano 20. Se poi ci aggiungi anche gli incentivi quei 20 possono diventare 10.
é sempre stato così e sempre sarà.
Vedi qual'è il problema ? Tu parli dal tuo punto di vista privilegiato. Tu arrivi a casa e colleghi l'auto alla presa ma non è che risolviamo il problema dell'inquinamento e tutti possono comprare l'auto elettrica perchè tu hai la villa o il garage con la wallbox. Sono discorsi un po snob. Tu ti devi mettere nei panni della maggior parte delle persone che hanno la possibilità di parcheggiare l'auto solamente in strada. Il 90% (secondo me di più
Per il secondo punto il discorso non è proprio come dici tu. Negli anni 70 sono usciti i primi cellulari. Erano delle valigette anche pesanti costosissime. Non è però che hanno cominciato a dire che i telefoni pubblici sarebbero stati tolti dalle strade, che sarebbero stati gravati da un superbollo o che non li avresti trovati più nei centri storici. Se avevi i soldi ti compravi il cellulare costosissimo altrimenti ne facevi a meno e questo è applicabile a moltissimi altri prodotti durante la loro fase di introduzione sul mercato e di sviluppo, compresi i computer. Qui il discorso è diverso. Se non ti fai l'auto elettrica rischi di non poter circolare liberamente come prima e di venire discriminato.
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