Microreattore nucleare: l'US Air Force ne installerà uno presso la base di Eielson, Alaska

di pubblicata il , alle 20:39 nel canale Tecnologia Microreattore nucleare: l'US Air Force ne installerà uno presso la base di Eielson, Alaska

Attualmente l'approvvigionamento di energia della base di Eielson è garantito dal trasporto regolare di tonnellate di carbone atto a generare fino 33,5 MW di potenza elettrica in loco: oltre all'impatto ambientale, tale metodo risulta essere molto costoso, anche dal punto di vista logistico, ed impegna personale militare che potrebbe essere meglio impiegato altrove

 
159 Commenti
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AlexSwitch29 Ottobre 2021, 10:14 #141
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Concordo purtroppo l'unico disastro nucleare con responsabilità umane è Cernobyl, Fukujima purtroppo è stata una tragica fatalità.

Ragazzi, per chi è contro, in Francia ce ne sono tipo 48 attive e se ne salta qualcuna arriva in Italia in un paio di ore quindi il problema non sussiste: l'unico problema in ItaGLia è che per realizzare il nucleare se partissimo domattina lo avremmo pronto nel 2035 avanzato, la centrale di Montalto di Castro, originariamente progettata come nucleare, per varie vicissitudini e complice anche il referendum post Cernobyl, è stata ultimata dopo quasi 15 anni; da poco sono iniziati i lavori per la dismissione.

Allo stato attuale, è molto più immediato andare di fotovoltaico a meno di non fare un'opera che noi italiani non siamo in grado di fare ovvero creare una centrale nucleare in 4 anni, cosa difficile in paesi sviluppati figuriamoci da noi.


A Montalto di Castro c'è poco da dismettere nel sito ex nucleare... Quando si decise di interrompere il programma nucleare a Montalto erano pronte solamente le strutture in cemento armato per accogliere i due reattori, gli edifici dei generatori e la base delle torri di raffreddamento. Di radioattivo non c'era nulla.
Peggio è andata a Caorso, centrale praticamente nuova di zecca, entrata in produzione da pochi anni: tanti soldi pubblici gettati bruciati per nulla e continuerà a bruciare quelli degli utenti ancora per diversi anni. Una follia...
Comunque hai ragione: rispolverare il nucleare in Italia è troppo tardi oramai, ci vorrebbe troppo tempo che non abbiamo!!

Intanto già stiamo pagando il salatissimo conto di non aver mai fatto una politica energetica seria, assicurandoci una riserva energetica strategica da utilizzare in caso di crisi e proteggere l'economia reale del Paese: a Portovesme la Glencore fermerà l'impianto di produzione di zinco ed altri metalli a causa del caro bolletta mettendo i lavoratori in cassa integrazione; a Ferrara la Yara Chimica ha fermato per 4 settimane l'impianto di produzione di urea ( additivo AdBlue ) per il diesel a causa del caro metano. Sempre Yara ha dimezzato la produzione di fertilizzanti per l'agricoltura a causa dell'impossibilità di fare il listino per alcuni prodotti... Motivo? Caro materie prime e caro energetici; solamente per l'energia elettrica si parla di costi più che raddoppiati da Maggio!!
bonzoxxx29 Ottobre 2021, 10:28 #142
Originariamente inviato da: AlexSwitch
A Montalto di Castro c'è poco da dismettere nel sito ex nucleare... Quando si decise di interrompere il programma nucleare a Montalto erano pronte solamente le strutture in cemento armato per accogliere i due reattori, gli edifici dei generatori e la base delle torri di raffreddamento. Di radioattivo non c'era nulla.
Peggio è andata a Caorso, centrale praticamente nuova di zecca, entrata in produzione da pochi anni: tanti soldi pubblici gettati bruciati per nulla e continuerà a bruciare quelli degli utenti ancora per diversi anni. Una follia...
Comunque hai ragione: rispolverare il nucleare in Italia è troppo tardi oramai, ci vorrebbe troppo tempo che non abbiamo!!

Intanto già stiamo pagando il salatissimo conto di non aver mai fatto una politica energetica seria, assicurandoci una riserva energetica strategica da utilizzare in caso di crisi e proteggere l'economia reale del Paese: a Portovesme la Glencore fermerà l'impianto di produzione di zinco ed altri metalli a causa del caro bolletta mettendo i lavoratori in cassa integrazione; a Ferrara la Yara Chimica ha fermato per 4 settimane l'impianto di produzione di urea ( additivo AdBlue ) per il diesel a causa del caro metano. Sempre Yara ha dimezzato la produzione di fertilizzanti per l'agricoltura a causa dell'impossibilità di fare il listino per alcuni prodotti... Motivo? Caro materie prime e caro energetici; solamente per l'energia elettrica si parla di costi più che raddoppiati da Maggio!!


A Montalto stanno dismetteo tutta la centrale non solo la parte nucleare che, come dici tu, non è mai entrata in funzione.

Concordo al 100% con te riguardo la politica energetica che mon c'è mai stata in Italia e più in generale in Europa dove, negli ultimi 20 o 30 anni, ci siamo fatti la guerra economico-politica.
Whelk29 Ottobre 2021, 11:00 #143
Originariamente inviato da: zappy
fonti che confermano quanto ho detto.
e peraltro apprezzo anche io le ricerche di Mparlav in questo ed altri thread, ed anche la voglia che ha di perdere tempo dietro fanboys come te, che per quanto mi riguarda non meritano il mio tempo.


in effetti la tua frase non era chiarissima.


i fanboys non sono "adulti".



Sei poveretto.
zappy29 Ottobre 2021, 11:48 #144
Originariamente inviato da: cronos1990
Sbagliato.

Esempio, proprio negli USA: https://it.wikipedia.org/wiki/Incid...ree_Mile_Island

Situazione di base analoga: problemi tecnici su cui gli operatori non era in grado (per inesperienza e/o ignoranza) di intervenire adeguatamente. Cernobyl semmai è stato il più eclatante e con le conseguenze peggiori.


Torno a leggere il topic, non escludo di poter editare tal messaggio da qui a breve


[ EDIT ]
OK, edito
Peccato che lo stoccaggio in luoghi idonei non esiste, se non nel breve periodo.

Un esempio: http://www.nonuke.altervista.org/
L'articolo è di qualche anno fa, ma il problema in questione è ancora attuale, di difficile soluzione, molto costoso e pericoloso.
E parliamo della Germania, non della Russia o della Tanzania (con tutto rispetto per la Tanzania... solo per la Tanzania ).

Il problema del nucleare è che le scorie radioattive sono una piaga quasi incontrollabile. Per come la vedo io, l'unico mezzo adatto è quello di metterle su un bel razzo diretto contro il Sole


Già che ci sono, concordo con Notturnia che tutto va analizzato con senso critico: l'incidente di Fukushima si verificò in condizioni talmente estreme che ha poco senso prenderlo ad esempio. Certo, fa capire che tutto è possibile, ma se ragioniamo in questo modo neanche usciremo di casa per paura che un fulmine di colpisca durante un temporale.
Mi permetto di dire che lo stesso incidente di Cernobyl fu a seguito di una serie di circostanze che per la sola quantità delle stesse si fa fatica a pensare possa accadere ancora; senza contare la particolarità delle stesse circostanze.
Io negli ultimi anni ho cercato di coibentare per quel che potevo casa... ma vivo in mansarda. E d'estate il Sole quando picchia tutto il giorno sul tetto, puoi anche chiedere aiuto a tutti gli Angeli del Paradiso, la casa diventa un Inferno di calore e umidità.

L'unica alternativa è sempre stata, cosa risolta quest'anno, un bel climatizzatore.
A me fanno impressione quei video di quando parte un terremoto, anche di magnitudo 6-7-8 sulla scala Ritcher, e li vedi continuare tranquillamente a lavorare mentre trema tutto il palazzo

concordo su tutto.
ma Fukushima e Chernobyl sono appunto la dimostrazione che l'"impossibile" è possibile.
zappy29 Ottobre 2021, 11:49 #145
Originariamente inviato da: Whelk
Sei poveretto.

se lo dici tu
bonzoxxx29 Ottobre 2021, 11:57 #146
Originariamente inviato da: cronos1990
Sbagliato.

Esempio, proprio negli USA: https://it.wikipedia.org/wiki/Incid...ree_Mile_Island

Situazione di base analoga: problemi tecnici su cui gli operatori non era in grado (per inesperienza e/o ignoranza) di intervenire adeguatamente. Cernobyl semmai è stato il più eclatante e con le conseguenze peggiori.

Grazie Cronos, non ne ero a conoscenza

Originariamente inviato da: cronos1990

[ EDIT ]
OK, edito
Peccato che lo stoccaggio in luoghi idonei non esiste, se non nel breve periodo.

Un esempio: http://www.nonuke.altervista.org/
L'articolo è di qualche anno fa, ma il problema in questione è ancora attuale, di difficile soluzione, molto costoso e pericoloso.
E parliamo della Germania, non della Russia o della Tanzania (con tutto rispetto per la Tanzania... solo per la Tanzania ).

Il problema del nucleare è che le scorie radioattive sono una piaga quasi incontrollabile. Per come la vedo io, l'unico mezzo adatto è quello di metterle su un bel razzo diretto contro il Sole
Ci sono già siti di stoccaggio di materiale radioattivo, il problema è individuarne altri e sopratutto sperare che i lavori vengano fatti a regola d'arte data la pericolosità del materiale. Cmq sia, convengo con te che è una nota MOLTO negativa.

Io negli ultimi anni ho cercato di coibentare per quel che potevo casa... ma vivo in mansarda. E d'estate il Sole quando picchia tutto il giorno sul tetto, puoi anche chiedere aiuto a tutti gli Angeli del Paradiso, la casa diventa un Inferno di calore e umidità.

L'unica alternativa è sempre stata, cosa risolta quest'anno, un bel climatizzatore.


Il clima purtroppo serve, anche io ho provato a stare senza con casa appena "cappottata" ma purtroppo si tenderà sempre all'equilibrio termico.
Coibentando hai migliorato cmq le performance della mansarda e userai meno energia per stare al fresco.
zappy29 Ottobre 2021, 12:10 #147
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Grazie Cronos, non ne ero a conoscenza

Non eri a conoscenza dell'incidente di Three Miles Island?
è uno dei più famosi, ma ce ne sono comunque molti altri...

Ci sono già siti di stoccaggio di materiale radioattivo, il problema è individuarne altri e sopratutto sperare che i lavori vengano fatti a regola d'arte data la pericolosità del materiale. Cmq sia, convengo con te che è una nota MOLTO negativa.

veramente di definitivi no. Sono tutti provvisori. Il link di Cronos relativo al deposito di Asse (che doveva essere definitivo per milioni di anni ed invece ha perdite dopo poche decine) dimostra proprio che NON ci sono (nè probabilmente ci saranno mai) depositi definitivi sicuri.
In pratica si farà sempre il gioco delle 3 carte spostando i rifiuti di qua a là, con tutti i rischi del caso.
An.tani29 Ottobre 2021, 12:20 #148
Il problema del nucleare non sono le centrali ma lo stoccaggio delle scorie.

700.000 anni !

La soluzione sono reattori che producono scorie con tempi di decadimento molto più bervi: reattori autofertilizzanti di nuova generazione, reattori al torio
cronos199029 Ottobre 2021, 12:21 #149
Originariamente inviato da: zappy
Non eri a conoscenza dell'incidente di Three Miles Island?
è uno dei più famosi, ma ce ne sono comunque molti altri...
Non c'è da stupirsi, in realtà l'episodio passò molto sotto traccia. Da un lato non volevano far sapere dell'accaduto (l'U.R.S.S. a suo tempo sarà stata quello che è stato, ma anche gli U.S.A. non sono certo dei santarellini e non difettavano certo di omertà e si fece di tutto per non far circolare la notizia. D'altronde eravamo anche in pieno periodo di Guerra fredda.

Dall'altro non ci furono conseguenze roboanti. Anche per Cernobyl cercarono di insabbiare tutto, si venne a sapere anche con una certa rapidità per il semplice fatto che quello che ne conseguì fu talmente evidente che solo se abitavi su Marte potevi non accorgertene.
Mparlav29 Ottobre 2021, 12:48 #150
Originariamente inviato da: Whelk
L'idrogeno verde non ce l'ha presente nessuno, perché nessuno lo produce in significative quantità, lo stocca, lo riconverte in energia e reimmette in rete elettrica. Quindi mostrami impianti reali che siano in grado di farlo per almeno 1Gw di potenza e poi ne riparliamo. Queste sono speranze NON realtà.
Idem il resto dei sistemi da te citati.
Una cosa è un impianto sperimentale una cosa è sostenere per giorni un paese industrializzato.

Si è visto cosa è successo poche settimane fa un UK e Germania quando per qualche giorno NON ha soffiato vento...

Dai dati che posti tu, si vede che il life capacity factor di UK e Germany e sotto il 40% quello di nuovi impianti è del 50%, quello del nucleare francese è del 70% perché ne hanno tanto, il perché è spiegato in dettaglio di seguito.

https://www.world-nuclear.org/infor...a-f/france.aspx

Tipicamente per il nucleare è del 90%. Quindi è comunque circa il doppio del vento e soprattutto le eventuali fermate sono pianificabili, con il vendo non tanto.

Per il vento come per il solare saremo comunque condizionati dall'estero, visto che non mi risulta che in Italia abbiamo significative produzioni di terre rare o sbaglio?

Cmq sia anche tu mi pare sfuggi a certe domande, su aspetti geopolitici, di spazi richiesti, ecc.

Sul decommissioning, se ho tempo leggerò il documento di 260 pagine, ma visto che sicuramente tu lo hai detto, mi dici in che pagine c'è scritto che non vengono rispettati tempi e costi?
Ma soprattutto i tempi e costi di smaltimento di pale eoliche e pannelli e delle milioni di tonnellate di rifiuti minerari per ottenere i materiali alla fonte quanto costeranno? Chi lo fa? Dove? Come?

Mi pare che ci si ponga il problema solo per il nucleare (giustamente e fin dalle origini di questa tecnologia) mentre questa attenzione non venga posta su altre tecnologie. Perché?

Siamo almeno d'accordo sul fatto che tutte le fonti energetiche sono sussidiate.

Vedremo nel futuro se moriremo di fossili o troveremo un equilibrio fra fonti diverse.


Hai voglia di aspettare una decina di anni dall'approvazione di una centrale nucleare fino alla produzione di un solo KWh ad uso civile, e poi non vuoi aspettare MOLTO meno tempo per la realizzazione dei progetti di idrogeno green, o degli altri sistemi che ho citato, che stanno realizzando ed evolvendo da qualche anno?
Ne trovi quanti ne vuoi di progetti di questo tipo.
Un esempio:
https://www.rinnovabili.it/energia/...-valley-puglia/

Sono progetti reali che verranno ampliati molto prima di quando tu [U]decida[/U] qualsiasi cosa in ambito nucleare, dalla grande centrale di IV generazione, al piccolo SMR.

Ma ritorni a citare i dati del fattore di capacità che ho già riportato, correttamente io, per ben 2 volte
Non ho voluto mettere in mezzo il fattore di capacità medio del nucleare in Giappone, perchè ci ha messo [U]7 anni[/U], per risollevarsi a livelli accettabili, dopo Fukushima.
Se mi parli di qualche mese di bonaccia o con le nuvole per le rinnovabili, dobbiamo parlare anche di quando le centrali vanno "in manutenzione periodica e straordinaria" e non producono quanto previsto.
Sebbene siano intermittenze di ordini completamente diversi, vanno tutte considerate nel computo dei pro/contro.

Il fattore di capacità della Russia, con molti reattori vecchiotti, viaggia intorno all'80%, al di sotto di quello USA che ho preso a riferimento per il 90%.

Quindi non attaccarti a questo valore come ad un assoluto, è molto variabile nel tempo, da Paese a Paese e da centrale a centrale.

Differenza tra dipendenza dall'estero per l'Italia: se compri una pala eolica o dei pannelli fotovoltaici, sei dipendente per le componenti acquistate una volta ogni 25-30 anni e nei momenti di manutenzione periodica (salta un inverter, un pannello, una turbina, etc etc).
Esempio di una grossa installazione.
Per le piccole installazione, avrai le stesse oscillazioni sulla diponibilità di materie prime che ha per mille altre cose, e lo stiamo vedendo quest'anno visto che il PIL mondiale da qualche parte la deve prendere la "benzina" per ripartire.

Se costruisci una centrale nucleare, sei dipendente alla progettazione e tecnologia (c'è solo quella francese, inutile girarci intorno), per gran parte della costruzione (10 anni, diciamo un'impresa italiana in partnership con una francese), per l'uranio e relativo arricchimento (che NON farai in Italia perchè ha senso solo se hai molti reattori da alimentare come), per la manutenzione periodica delle componenti (diciamo italiana)

Questo ogni santo anno per tutta la durata della centrale.

Faresti riserva strategica come già fai oggi per metano, petrolio e carbone, ma sei continuamente dipendente dall'estero.

Una differenza sostanziale, tant'è che ritengo di gran lunga preferibile, anzichè sobbarcarsi tutti gli oneri e le incognite per il nucleare, di continuare ad acquistare energia elettrica da Francia e Svizzera, che devono comunque produrre per altri 15-20 anni fino allo smantellamento.

Aspetti geopolitici: le rinnovabili hanno maggiori problemi delle fonti fissili? Direi di no, compri petrolio e metano ogni anno da Paesi geopoliticamente "critici", ormai da decenni e vedi le oscillazioni su prezzi e forniture.

Compreresti uranio dal Kazakistan o dalla Russia per arricchirtelo in Italia?
No, prenderesti il prodotto finito dai cugini francesi che non dovrebbe crearci problemi da qui ad un secolo

Per le rinnovabili, compri pannelli fotovoltaici finiti e magneti per le turbine eoliche dalla Cina.
Geopoliticamente rischioso?
Sì, ma non più di quanti problemi abbiamo già avuto per metano e petrolio.

E per centinati di altre materie prime, prodotti semilavorati e finiti che importiamo dalla Cina.
Ma questo va' avanti da oltre 20 anni, non è che lo scopri oggi, se ci fosse una crisi con la Cina, i pannelli fotovoltaici sarebbero l'ultimo dei tuoi problemi.

Ti sei mai posto il problema dell'impatto ambientale del petrolio, per esempio?
Vogliamo parlare di quanti miliardi di danni ambientali hanno causato e causano l'estrazione ed il trasporto del greggio?
E dell'uranio?
Ciad? Kazakistan? Australia? Scegli tu la miniera di cui vogliamo parlare e confrontiamole con le terre rare.
Si parla del cobalto (che è destinato a scomparire dalle batterie) e non una parola dell'uranio?
Le terre rare e l'uranio sono disponibili in Europa, la stessa Francia molto lo estrae in patria per le sue centrali, ma che non le vogliamo per via dei costi (economici ed ambientali).

Spazi richiesti?
La normativa è diventata più stringente in Italia per le rinnovabili, a seguito degli abusi passati.
Anche troppo, vedi problemi per approvazione dei progetti eolici offshore, che solo ora dovrebbero essere alleggeriti.
Si può fare sempre meglio.

Su luogo ed uso delle risorse locali (vedi riserve d'acqua) da parte di una centrale nucleare, non ho voluto parlarne perchè è un altro grosso problema in Italia.

Questo oltre alle resistenze della popolazione locale, da mettere sempre in conto (ce ne sono stati e ce ne sono ancora oggi in Francia e Giappone dove la gente è "nata" col nucleare dietro casa).

Perchè devi essere [B][U]davvero[/U][/B] credibile come Stato quando dichiari di voler costruire una centrale nucleare, sotto [B][U]tutti[/U][/B] gli aspetti.
Se mi dici oggi 10 miliardi (ottimistico) per 2 reattori EPR da 1.2GW in una centrale nucleare da realizzare ex novo in 10 anni, DEVI rispettarlo, ancor più quando la maggior parte degli italiani NON la voleva ovviamente nella propria Regione, ma al limite, in Barbagia in Sardegna, dove non la "vede nessuno", o in Molise "che non esiste" (sono ironico).
Di spese gonfiate ne abbiamo viste fin troppe, ma +/- "miliardi" di euro, ha un impatto molto diverso.

Per i tempi e costi smantellamento, prendi i progetti delle centrali mondiali per le quali è stata annunciata la chiusura ed avviato (la stragrande maggioranza è ancora in corso quindi NON hai idea del costo reale fino a quando non sarà concluso
Ti faccio un esempio. al di là del documento che ho già postato:
https://en.wikipedia.org/wiki/Nucle...nda-20190704-13

leggi quanto sono cambiate le cifre in 17 anni: pensi che la spesa finale sarà [U]davvero[/U] quella riportata nell'ultimo report cambiando il tasso di sconto?
Io no e non ci credono nemmeno loro, imho
La conoscerai quanto meno quando avranno finito di "tombare le centrali" e l'unico costo residuo sarà quello del deposito delle scorie, spalmato in decenni.

Anche sulle rinnovabili è posta attenzione sul discorso estrazione e riciclaggio, perchè sì, già sono in gran parte riciclabili e c'è un ulteriore evoluzione per renderli ancora più sostenibili (vedi articoli passati sulle pale eoliche e resine epossidiche).
Tra l'altro l'Italia è tra i leader mondiali del settore, con percentuali di riciclaggio molto elevate.
Per i pannelli, un esempio tra tanti, l'obbligo di ritiro e riciclaggio è in vigore da 7 anni e si supera il 90%.

E' tutto rose e fiori?
Assolutamente no, c'è da vigilare sempre
https://www.corriere.it/pianeta2020...bcf91bb8d.shtml

c'è il traffico di rifiuti da affrontare e vale anche per quelli radioattivi.

Inutile ricordare che di una centrale nucleare non ricicli quasi nulla, il più viene smaltito nei siti di stoccaggio a seconda del diverso livello di radioattività: quantitativo di gran lunga inferiore, ma costoso e comunque più pericoloso (i siti di stoccaggio potrebbero non essere così "infallibili" per secoli, come inizialmente preventivato, il che significa sobbarcarsi altri costi per rimediare al problema, non preventivati)

Ed è inutile ricordare che di scandali, tangenti, insabbiamenti su incidenti e controlli, ce ne sono stati parecchi anche nel settore nucleare (soprattutto in quello che spesso viene disegnato come il "virtuoso" Giappone), nonostante sia un'industria strategica nazionale "supercontrollata" e non "dispersiva" come le installazioni fotovoltaiche ed eoliche.

Non lo "trascurano" l'argomento per le rinnovabili, viene affrontato di continuo, perchè così come vedi i conteggi per la CO2/KWh per il nucleare, lo vedi anche per le rinnovabili, da sempre, partendo dalla fase di estrazione allo smantellamento finale e riciclaggio.
Lo stesso vale per le batterie

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