Niente Model 2 o Model Q, la Tesla più economica è una Model Y ridotta all'essenziale
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Marzo 2025, alle 11:40 nel canale Auto Elettriche
Dalla Cina sono sicuri, per proporre una vettura a prezzo più basso Tesla sta preparando una Model Y sulla falsa riga di quanto fatto in Messico con la Model 3
Si è parlato spesso di modelli Tesla più economici, e magari anche più compatti, dato che la casa americana presidia più che altro il segmento D. La capacità di portare alla massima convenienza le economie di scala, con margini operativi molto elevati, potrebbe portare ad auto con prezzi intorno ai 25.000-30.000 euro.
Ma proprio quando sembrava che questo piano si stesse concretizzando, con una nuova piattaforma più semplice da assemblare, e con una nuova fabbrica in Messico, Elon Musk ha messo in pausa il progetto. Il CEO, in buona sostanza, si è accorto che il freno alla domanda dei suoi veicoli di punta, Model 3 e Model Y, stava rendendo sotto utilizzate le fabbriche già esistenti.
Per questo l'idea è virata su modelli derivati da quelli già esistenti, ma semplificati. Il primo esempio lo abbiamo avuto con la Model 3 venduta in Messico, che propone una versione ridotta all'osso, con meno accessori negli interni, con sedili in tessuto, ma sostanzialmente lo stesso powertrain, ma a un prezzo di alcune migliaia di dollari inferiore.
Ora dalla Cina, per parola dell'attendibile media locale 36kr, sono sicuri che stia per accadere lo stesso anche per la Model Y. Le indiscrezioni vengono direttamente da fonti all'interno del mercato cinese, secondo cui Tesla ha un piano di riserva se la Model Y Juniper non dovesse avere il successo sperato.
Anche in questo caso telaio, motore e batteria, rimarrebbero gli stessi, intervenendo perlopiù sugli interni, ridotti all'essenziale, e magari anche sulle opzioni di configurazione, ulteriormente semplificate. Se le vendite non saranno soddisfacenti, questa versione della Model Y potrebbe essere lanciata nella seconda metà dell'anno, e senza necessità di attese o modifiche agli impianti di produzione.
Tesla deve far fronte in Cina ad una concorrenza che è diventata agguerrita e anche molto preparata. Successi forse inattesi, come quelli del brand Onvo, di proprietà di NIO, o della Xiaomi SU7, hanno intaccato pesantemente gli ordini per il marchio americano, senza considerare le varie XPeng, BYD, Changang ed altre case emergenti. Ma anche le linee di produzione americane ed in Germania potrebbero sfornare molte più auto rispetto ai livelli attuali, quandi la Model Y "stripped" potrebbe essere una possibilità a livello globale.
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