Dazi alle moto americane, ANCMA preoccupata: "il Made in Italy rischia la ritorsione"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Marzo 2025, alle 14:29 nel canale Moto Elettriche
L'associazione del ciclo e motociclo chiede a gran voce che le moto non rientrino nella guerra commerciale. In caso di ritorsione le nostre esportazioni sono nettamente superiori ed avremmo un danno enorme
Nella giornata di ieri vi abbiamo raccontato dei dazi che l'Europa vuole imporre, come risposta a quelli istituiti da Donald Trump contro i prodotti nostrani. In un primo pacchetto verrebbero penalizzati il whisky e le motociclette, per poi passare a molti altri prodotti in una seconda fase.
Oggi ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, ha reagito alla questione con un comunicato che esprime grande preoccupazione. L'incipit è eloquente: "via le moto dalla guerra commerciale, Italia estremamente penalizzata". Ma da cosa deriva questo ragionamento?
ANCMA spiega che l'Italia, come piuttosto noto, è uno dei principali produttori di moto al mondo, e che importa veicoli per un valore di soli 1,2 milioni di euro. L'esportazione invece, spesso diretta verso gli Stati Uniti, è di ben 238 milioni d euro, grazie ad una produzione di oltre 420.000 veicoli, al primo posto in Europa.
Secondo il Presidente dell'associazione, Mariano Roman, la reazione della Commissione Europea è doverosa, ma nel caso del settore delle moto, se gli Stati Uniti dovessero decidere di rispondere con la stessa moneta, il Made in Italy rischia tantissimo, proprio per i numeri esposti sopra.
Per l'Italia significherebbe mettere a rischio 10 miliardi di euro di fatturato, e oltre 36.000 posti di lavoro. Pertanto ANCMA ha già inviato una lettera alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UE a Bruxelles, e Roman ne parlerà con il ministro Adolfo Urso durante il tavolo Automotive.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLe associazioni tendono sempre a esagerare sui dati pur di portare acqua al proprio mulino...
https://media1.tenor.com/m/HXB-18hC...nd-millions.gif
Tutto senza senso.
I dazi sono anti capitalisti, limitano la proprietà privata, aumentano i prezzi e riducono la scelta.
https://media1.tenor.com/m/HXB-18hC...nd-millions.gif
Cala, cala...
Forse leggo male i numeri, ma da qui mi sembra di capire che mediamente vengono esportate moto dal valore di circa 550€ l'una? (238M/420k = 566,7)
I 10 miliardi tornano di più con le 420.000 moto, darebbero un valore medio di circa 23.000€
Rotfl, hai dimenticato di dire che l'ucraina ha attaccato la russia ed il quadro è completo
Per fortuna l'UE non cala le braghe e si mette a 90 con un certo salvinuccio a cui piacciono certe cose
Certo, non ci faremo intimidire (cit.)
Le associazioni tendono sempre a esagerare sui dati pur di portare acqua al proprio mulino...
I conti non tornano, vendiamo agli americani un singolo veicolo ] mediamente a 566 euro (238 milioni per 420mila mezzi)...
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Letto ora il commento di dav1deser
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Letto ora il commento di dav1deser
420.000 è la produzione, non è il numero di veicoli che viene esportato.
Ma se rovini l'esportazione di 238 milioni di euro, alcune aziende potrebbero rischiare grosso, ed è per questo che l'ANCMA nell'ipotesi di rischio indica tutto il settore. Se si innesca un meccanismo a cascata ci rimettono tutti.
L'UE è vassallo degli USA dalla fine della seconda guerra mondiale, da molto prima che Salvini nascesse.
Ad oggi è il principale e unico esportatore di tecnologia, in particolare elettronica avanzata e servizi digitali.
Tutti questi politici che ora fan finta di non esserlo attraverso dichiarazioni sfarzose sono a fine mandato o addirittura continuano a governare senza maggioranza e cercano di guadagnare qualcosa nei sondaggi dopo la loro politica fallimentare basata sull'appoggio incondizionato delle politiche dell'amministrazione Biden e soprattutto del Green.
Compreso Starmer in UK e che non fa parte dell'UE.
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