Le peggiori password di quest'anno: ecco quali sono
di Riccardo Donati pubblicata il 17 Dicembre 2018, alle 14:01 nel canale Tecnologia
SplashData ha pubblicato la lista annuale delle peggiori password durante tutto il 2018 e per il quinto anno consecutivo ai primi posti troviamo le password più banali: "123456" e "password".
31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSiamo delle scimmie con lo stesso cervello da decine di secoli, il tirar su un sistema che si basa sul ricordare un insieme di caratteri è da sadici malati!
A quanto pare l'attuale società è degenerata così tanto dal percepire come "bello" il continuare a manifestare una ridotta capacità celebrale, vantandosene per giunta.
Aspetta e spera tu.
[LIST]
[*]andOTP per android
[*]Authenticator per iOS
[*]Authenticator Firefox o Chromehttps://addons.mozilla.org/en-US/firefox/addon/foxauth/"]
[*]FoxAuth[/URL] Firefox e Firefox per android
[/LIST]
In questo modo puoi anche utilizzare sempre la stessa password primaria e non avrai alcun problema.
Ma basterebbe anche solo obbligare, per i siti più sensibili compreso l'account mail personale, l'autenticazione mediante SPID e fine di tutti i problemi.
Inquadri il codice con lo smartphone che hai registrato, confermi l'identità con i sensori biometrici, ed entri nel servizio. Facile, veloce, senza troppi cazzi da ricordare.
Se sei accorto per le password hai un backup cifrato o un libretto cartaceo non accessibile dalla rete. Se la dimentichi puoi recuperarla facilmente.
Se si rompe il lettore biometrico del tuo dispositivo, rischi invece di non accederci e basta.
Ben venga l'uso dei parametri biometrici (oddio a me non convince ancora del tutto, soprattutto perchè non puoi cambiarli), ma oggi niente sostituisce una password come "base".
Altro grande difetto dei parametri biometrici e che devi essere presente tu per utilizzarli. Per me cose come dare una password (non vitale, certo) ad una persona fidata capitano abbastanza spesso.
La scansione magari è più difficile (ma anche li... metti l'occhio in un lettore non completamente sicuro e poi scopri che ti ha "rubato" la retina come ti avesse clonato la carta di credito), ma già l'impronta digitale la si trova un po' dappertutto, esistono già oggi modi semplici di eluderla per chi ne avesse davvero l'interesse.
Con l'evoluzione e la diffusione della stampa 3D rischiano di diventare metodi sempre meno sicuri.
A quanto pare l'attuale società è degenerata così tanto dal percepire come "bello" il continuare a manifestare una ridotta capacità celebrale, vantandosene per giunta.
Non lo dico io scimpanzé che fa il gradasso ma gli antropologi.
Le informazioni che un uomo medio immagazzinava 800 anni fa potevano essere contenute in un libro! Oggigiorno la rapida evoluzione della nostra società, incentrata mai come in tutta la Storia umana sulle informazioni, richiede uno sforzo senza precedenti sotto questo fronte. Il nostro cervello da quell'epoca si sta adattando a questa nuova situazione ma non si sta evolvendo nel senso stretto del termine. Tanto per far un esempio, la dimestichezza che oggi abbiamo con le nostre mani e con il dito opponibile non è qualcosa che il cervello ha fatto in una notte ma in SECOLI di evoluzione che ha portato alla modifica di intere aree.
Semplicemente NON può far fronte a ciò che oggi viene implicitamente richiesto dalla nostra Società. Siamo passati dal memorizzare 10 numeri di telefono ad averne 350 salvati su di una memoria. Prima si fa fronte a questa banale verità e prima metteranno in condizione le persone di non utilizzare password da decerebrati perché consapevoli che è uno sforzo vano. Lo si deve fare per TUTTI, non puoi fregartene solo perché ti senti il più figo della cucciolata. Una catena è debole quanto il suo anello più debole e se in un sistema hai un collega debole anche tu sarai messo a rischio.
Quindi, concludendo, se tu l'hai letto come un elogio dell'ignoranza bello mio il tuo problema non è l'imparare qualche password ma di comprensione del testo.
P.S. mi spiace che tu non abbia colto la natura ironica del testo ma non ti preoccupare, son pochi i mammiferi che ci riescono e non te ne faccio una colpa.
.
Ma anche a farsi dire pin o password... e se non te la ricordi rischi pure che ti facciano la pelle.
a me ciclicamente passa per la testa di sottoscrivere un servizio del genere ma poi mi dico, se bucano quel servizio e rubano la master password sono uccelli per diabetici
Bisognerebbe saper prima di tutto scrivere.
Keepass non è un servizio, è un software stand alone che installi sul tuo computer e mantiene le password in forma criptata.
Dipende sempre da cosa usi e da come ti proteggi.
Keepass non funziona come LastPass. Entrambi mantengono la chiave master in forma criptata.
Il primo non lo uso più da parecchio, ma per il secondo è possibile configurarlo con sistemi a doppia verifica, quindi banalmente puoi usare come master password anche 12345 che il secondo passaggio lo devi fare tu dopo tramite smartphone.
Inoltre, se il sistema non riconosce il computer come macchina dalla quale ti colleghi, si blocca e ti chiede conferma.
Ormai anche per entrare sul sito della banca hai bisogno di un sistema a doppia verifica con conferma tramite cellulare abilitato.
Sono sistemi che, per ora, si stanno rilevando più che efficaci. Meglio certamente di usare password poco sicure oppure scriverle su un foglietto che poi lasci nel portafoglio.
Io LastPass lo uso da anni con token a doppia verifica e mi sto trovando molto bene.
Poi anche la mail principale è protetta di sistema a doppia verifica, quindi se bucano il gestore delle password, automaticamente mi arriva una mail dove vengo avvisato di un nuovo accesso da un PC sconosciuto. Insomma....bisogna essere proprio dei tonti per farsi fregare...
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