Tesla
La produzione delle batterie Tesla rilascia lo stesso CO2 di 8 anni di guida a benzina, secondo uno studio
di Nino Grasso pubblicata il 23 Giugno 2017, alle 12:41 nel canale TecnologiaUno studio svedese dimostra come per produrre una batteria per un auto elettrica si emettano nell'aria 17,5 tonnellate di diossido di carbonio, circa 8 anni di guida a benzina. Lo studio è già stato affrontato da altre fonti, e pare che per annullare l'impatto ambientale della batteria ci voglia molto meno
195 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVale la stessa cosa per quello fotovoltaico...
suvvia.. gli incentivi per l'elettrico ci sono.. defiscalizzazioni etc.. ma per i veicoli a combustione interna non diciamo fesserie..
e si.. le energie rinnovabili non sono costanti.. mai sentito parlare di Dispacciamento e dei suoi costi per colpa di eolico e fotovoltaico in italia ed europa ?.. l'anno scorso è scoppiata una bomba per colpa di queste spese folli.. e degli incentivi mostruosi di miliardi di euro donati al fotovoltaico..
non diciamo cose senza senso.. l'auto elettrica non è sostenibile perchè non abbiamo produzione elettrica per starle dietro.. lo sarà perchè è la volontà dei politici.. ma..
Da dati GSE risulta un 34/35% di energia prodotta e consumata da fonti rinnovabili:
http://www.gse.it/_layouts/GSE_Port...%20e%20Bilanci/
dati ufficiali, poi Marchigiano afferma che le idroelettriche inquinano e gli elettrodotti fanno male, ma con certi discorsi, mi sa che è meglio lasciar perdere e andare a vivere nella giungla...
mi sa che ti confondi.... sono le tasse applicate al fossile che tengono a galla tecnologie ancora perdenti come il solare e l'auto elettrica...
trovami una fonte di energia che costa 40€ per 1,7MWh poi ne riparliamo
Esistono molti articoli in merito e l'argomento sarebbe molto lungo.
Quello che si dimenticano di dire è la rarità dei materiali impiegati per costruire gli accumulatori, inoltre nessuno spiega come uno stato senza centrali nucleari ( tecnologia ormai accantonata) possa produrre abbastanza corrente per alimentare tutto il parco auto, inquinando poco. Nessuno lo dice perchè allo stato attuale non è possibile!
Le rinnovabili vanno bene ma non sono costanti, potrebbero andar bene SOLO se si distribuissero i picchi e usassimo MOLTA meno corrente , anche senza le auto da ricaricare!
Nessuno parla del costo ( economico e ambientale) dello smaltimento egli accumulatori una volta esausti...
Tesla è l'auto del "segreto di pulcinella" tanta potenza e tante batterie, nulla di nuovo! Una vera strada potrebbe essere l'idrogeno ( toyota Mirai per esempio) e nel mentre le auto a metano potrebbero essere il traghetto verso le nuove tecnologie.
A me sembra solo che ogni tanto qualcuno si sveglia e dice che non va più bene, oggi non va più bene il diesel (forse perchè la tesla è americana e vuole entrare nel nostro mercato e allo stesso tempo non vogliono che le nostre auto entrino nel loro?!). Ieri non andava più bene la benzina verde perchè emetteva troppa c02 e prima non andava bene la benzina rossa perchè aveva il piombo...Lo scopo è venderci un prodotto non duraturo così poi dovremo comprarne di nuovi, l'ambiente è l'ultimo problema degli stati e delle multinazionali!
scusa ma ora vuoi venirmi a dire che le auto elettriche usano elettricità non prodotta da fonti di energia derivante dal petrolio?
ok quindi nei giorni nuvolosi non si torna a casa ma si dorme in brandina dentro la fabbrica... bello
mi facessero una pista ciclabile in cui non rischio di essere investito ogni 2 secondi mi starebbe pure bene, anche in cambio di pagare un bollo e un'assicurazione sulla bici
sicuro? mi pare molto meno, considerando la parte idroelettrica che considerarla impatto zero è fuori luogo
a grazie graziella
Secondo l'ultimo rapporto in Italia il 40% del fabbisogno elettrico ed il 19% dell'energetico (elettricità, trasporti e climatizzazione) fornito da produzioni rinnovabili. Per assurdo l'instabilità delle rinnovabili è data dall'idroelettrico e non dal fotovoltaico o dal vento. nel 2015 avevamo coperto il 42% siamo calati perché minori piogge hanno calato il contributo idroelettrico del 10% e quest'anno forse sarà ancora peggio, visto che i grandi bacini del Nord sono già vuoti oggi che l'estate è solo appena iniziata. Di contro i cambiamenti climatici che hanno portato meno giorni di pioggia, ma piogge e vento più violenti, a parità di installato, il contributo del fotovoltaico e del vento è aumentato sia in valori assoluti sia in rapporto all'installato sebbene siano terminati i contributi statali.
Il solo Fotovoltaico contribuisce per il 19% all'elettrico e per il 9% a tutta l'energia. questo viene fatto coprendo solo il 3% delle superfici del tetto di ogni edificio o magazzino presenti in Italia. Coprendone il 15% con le tecnologie attuali, che hanno una efficienza doppia rispetto all'installato medio, avremmo coperto l'intero fabbisogno elettrico e il 90% di quello energetico. Calcolo in realtà molto pessimista, visto che i motori elettrici hanno una efficienza tripla di quelli a ciclo 8. E se mettiamo ci vorranno 30 anni per raggiungere tali numeri, nel frattempo la tecnologia sarà anche migliorata visto che attualmente l'efficienza dei pannelli fotovoltaici è "solo del 25% (l'installato medio è del 13%) e dell'80% degli inverter, ma nei prossimi 30 anni potremmo raggiungere efficienze complessive vicino al 90%. Il problema è solo economico, volessimo farlo oggi, cittadini ed industrie private dovrebbero spendere oltre 300mld. 1/7 dell'intero debito pubblico italiano, 1/5 del PIL
Non c'è quindi un problema tecnologico ma solo economico
Secondo me anche le quantità fossero uguali non c'è comunque paragone.
"Non evolve" se non la conosci.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
http://www.gse.it/_layouts/GSE_Port...%20e%20Bilanci/
Appunto, quel 34% include idroelettrico, fotovoltaico, eolico, biomasse (che sinceramente è rinnovabile fino ad un certo punto) e geotermico (che è risibile). Dove sarebbe il "più della metà"? (qui trovi i dati del 2016 e faccio notare che rispetto al 2015 la produzione rinnovabile è leggermente calata, -1,2%).
vai a chiedere a quelli del vajont quanto era fresca e buona l'acqua che gli è caduta addosso. vai a vedere il cambiamento climatico che avviene quando si forma un qualsiasi bacino artificiale. quando una diga diventa a rischio bisogna applicare protocolli di evacuazione degni del peggior incidente nucleare altro che...
gli elettrodotti liberissimo di andare ad abitare sotto uno da 400kv, a quel punto meriti anche gli incentivi per la tesla, come anche chi sta a meno di 40km da una centrale termica, merita incentivi, ma gli altri dovrebbero stare zitti perchè ogni km con la tesla significa che un poveraccio sotto l'elettrodotto o vicino a una centrale riceve una bella dose di inquinante, mentre lui fa il figo con la tesla in centro a milano credendo di essere la persona più buona del mondo...
Hai scritto una grossa sciocchezza.
Evidentemente la hai sentita-letta e la stai ripetendo come un pappagallo.
Di solito quando una o più zone sono instabili, il prezzo sale.
Il prezzo viene deciso da accordi fra i grandi produttori che a seconda delle necessità ,tagliano o aumentano la produzione.E il mercato si regola di conseguenza (legge della domanda e dell'offerta).
A ciò va aggiunta la speculazione,che solitamente non incide per più di 10us$ sul prezzo.
Un esempio di accordi fra produttori è quello risalente a 7-8 mesi fa fra KSA e Russia.
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